Capitolo 3

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Ora che ci penso, perché mi aveva chiesto cosa avrei fatto più tardi? D'altronde manco ci conosciamo.

Uscì dalla classe e mi incamminai verso l'uscita della scuola. Appena misi piede fuori dal cancello, mi ritrovai davanti a Selene.
"Ti stavo aspettando" disse lei.
"Scusa, stavo guardando una cosa." Dissi facendo dei passi in avanti.
"Chi prima arriva davanti la stanza vince?"
"Ci sto"

Poco dopo, ormai affiatate, arrivammo davanti la stanza.
"Mancava poco e avrei vinto" dissi.
"Pareggio"
Aprii la porta ed entrammo dentro.
La prima cosa che feci fu quella di buttarmi sul letto.
Mi misi a guardare un po il telefono, quando Selene entrò nella stanza.
"Oii" disse con calma, quasi sussurando.
Cosa un po' strana.
"Dimmi" mi girai verso di lei.
"Oggi ho fatto conoscenza con delle persone e, visto che volevano uscire con me e non voglio lasciarti da sola in stanza, vieni con me?" Chiese guardandomi dritto negli occhi.
Oggi non avrei fatto nulla, perciò perché non provare a fare amicizia con altre persone?
Decisi di accettare la sua proposta.
"D'accordo"

Io e Selene passammo un po di tempo a parlare e a scherzare finché non le arrivò un messaggio.
"Arrivano fra poco" disse spegnendo lo schermo dopo averlo visualizzato.
"Oke, allora vado a sistemarmi un po' " dissi recandomi in bagno.
Quando finii, uscii dalla stanza liberandola a Selene, che si fiondò subito dentro.
Mi sedetti sul divano e mi misi a guardare il telefono, aspettando che lei finisse ciò che stava facendo.

Poco dopo qualcuno suonò, perciò mi alzai e andai ad aprire.
I miei occhi si posarono su una ragazza bassa.
"Di nuovo tu?" Chiesi.
La ragazza mi guardò incredula.
"Ho sbagliato stanza, scusa." Disse abbassando lo sguardo sul cellulare.
"No aspetta, è questa la stanza n.18.." continuò.
"Ei Eva, arrivo.. aspetta che mi metto le scarpe" Selene uscì velocemente dal bagno, probabilmente sentendo la voce di Eva.
"Va bene" disse la rossa.

Rimanemmo solo io e lei, da sole.
Ebbi un momento per guardarla meglio da vicino.
Aveva il viso coperto dalle lentiggini che nascondevano il colore della sua pelle.
I suoi occhi erano marroni, ma non come gli occhi degli altri. Erano di un colore particolare. Erano color castagna, coperti però dalla frangetta che ricadeva sulla fronte. Li guardai. Anche questi erano di un colore strano, ma bello. Non erano il solito "rosso", erano più un color rame, con riflessi più scuri.
I miei occhi incontrarono i suoi e, forse, mi persi dentro.

𝐀𝐦𝐚𝐧𝐝𝐨𝐭𝐢 || 𝐠𝐢𝐫𝐥𝐱𝐠𝐢𝐫𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora