Capitolo 5

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Alla fine tornai a casa prima di Selene, mi annoiavo a morte.
E poi mi sentivo anche in imbarazzo.

Mi feci una doccia e poi mi misi sul divano a leggere un po'. Avevo portato da casa una pila abbastanza alta di libri, perciò non mi sarei annoiata nel tempo libero.
Poi avevo anche la musica.
Decisi di chiudere il libro e mettere un po' di bella musica.
Iniziai a cantare a squarciagola.
Nessuno era a casa, perciò potevo urlare quanto volevo.
Neanche Eva era nel suo appartamento, credo fosse ancora fuori.
Vidi che la libreria presente in salotto non era ancora del tutto sistemata, perciò presi alcuni libri e iniziai a sistemarli. In realtà non era per niente sistemata, aveva solo 2 libri.
In tutto ciò stavo ancora cantando a sguardciagola. Un giorno perderò la voce, sicuro.
All'improvviso qualcuno bussò, perciò a malincuore spensi la parte più bella della canzone ed andai ad aprire.
Di nuovo? Mi perseguita.
"Hai una bella voce ma puoi abbassarla un po'? Sto leggendo e non mi va di sentire qualcuno che continua a urlare come una pazza. Mi deconcentri." Disse.
"Va bene." Dissi solo.
Rimasi a guardarla, sembrava che non voleva andarsene.
"Bello quel libro, l'ho letto." Disse, probabilmente aveva intravisto la copertina del libro sul comodino presente vicino alla porta di ingresso.
"Lo sto leggendo"
Stava appoggiata alla cornice della porta, perciò non esitai a chiederglielo.
"Vuoi entrare?"
Mi guardò per un secondo.
"D'accordo" disse per poi oltrepassare la porta.
Non seppi che fare, non seppi di cosa parlare.
"Stavi sistemando i libri?" Mi girai.
Stava guardando com'era il salotto.
Si girò verso di me in cerca di una risposta, anche se era chiaro che quest'ultima era un si.
Annui.
"Ti aiuto" disse precipitandosi alla libreria.
"Non serve. Faccio da sola, non ti preoccupare."
"Lasciati aiutare" disse prendendo un libro in mano e girandosi verso di me, incontrando i miei occhi.
Rimase a guardarmi. Ero in pigiama, composto da pantaloncini corti e una maglietta larga.
"Grazie" Risposi, continuando a guardare quei occhi color nocciola.
Erano stupendamente belli.

"Posso mettere un po' di musica?" Chiese la rossa rompendo il silenzio che si era creato.
Questa richiesta mi sorprese, non pensavo che le piacesse la musica.
"Certo" Risposi.
Prese il suo telefono dalla tasca dei pantaloni e digitò qualcosa, poi alzò lo sguardo verso il mio.
"Posso mettere quello che voglio o hai una richiesta?" Domandò.
"Fai tu"
Poco dopo averle risposto, iniziò "Blank Space" di Taylor Swift.
Appoggiò il telefono sul comodino e continuò a sistemare la libreria.
Anche questo mi sorprese.
Non mi sarei mai aspettata che una ragazza dall'aspetto forte e affascinante ascoltasse una che continua a parlare d'amore, Taylor Swift.

𝐀𝐦𝐚𝐧𝐝𝐨𝐭𝐢 || 𝐠𝐢𝐫𝐥𝐱𝐠𝐢𝐫𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora