12. Il sole torna a splendere

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Avevo appena finito di fare i compiti di scuola. Mi ero alzata dalla sedia ed ero corsa alla porta. La mamma mi aveva chiamata appena prima di svignarmela.

-Sunny! Dove stai andando?!

-A giocare...

-Quante volte devo dirti che una bambina per bene non sta con certe compagnie!

-Ma sono gli unici amici che ho.

-Non voglio che tu stia con loro!

-Allora vado alla bottega ad aiutare il nonno.

La mamma sospirò. Si rendeva conto di quanto fossi sola senza amiche della mia età.

-Ok, fa come vuoi...- si convinceva alla fine. -Ma sta attenta a quei combina guai!

Quel giorno le strade erano completamente deserte e dei maschiacci neanche l'ombra. Arrivai fino alla "casa" e sentii strane voci provenire da lì. I maschiacci formavano un cerchio e dentro ad esso vi era qualcuno che si stava azzuffando. Me ne ero accorta da come gli altri incitavano ritmicamente. Quando scoprii che si trattava di William e Dani rimasi esterrefatta.

-Ma che stanno facendo?! Perché si prendono a botte?!- chiesi a Claudio distogliendolo dal suo sfrenato tifo.

-Stanno lottando per te!- disse lui riprendendo a scandire il nome di Dani.

-Per me? Ma perché?!

Allora non riuscivo a capire cosa significassero quelle parole, ma evidentemente la faccenda della contesa tra loro andava avanti da molto tempo.

-IL SOLE TORNA A SPLENDERE-

Si fece giorno. Quando aprii gli occhi mi prese uno spavento perché di fronte a me c'era una persona che mi fissava. Me li strofinai forte e quando riuscii a mettere a fuoco mi accorsi che quella persona ero io... o meglio che quella statua era uguale a me! Mi alzai a sedere ancora intontita.

-Buongiorno. -disse Liam dolcemente spuntando da dietro alla statua. -...Ti piace?

-...Sei stato davvero bravo ma... non credo che il sindaco o gli abitanti di Falldown vogliano ancora una statua di me.

-...Perché non sanno ancora la verità!
Abbassai gli occhi titubante.

-Ehi Sun...Che hai?...- chiese lui sedendosi di fianco a me e circondandomi con il braccio.

-Non so che fare adesso. Se Dani raccontasse tutto io verrei scagionata ma poi... cosa succederebbe a lui? E' vero che non voleva farti del male ma forse sarebbe meglio se tu...

-No, Sunny! Nessuno deve sapere che io sono vivo!- esclamò tirando via il braccio e agitandosi.

-E allora tu cosa mi consigli di fare?!

Lui sospirò facendo uscire il fiato di colpo.

-Liam... cerca di capire... Io voglio stare con te ma tu non puoi continuare nasconderti.

Lui rimase in silenzio.

-Accidenti!...- esclamai balzando in piedi. -...Avevo detto a Dani di tornare alla "casa" stamattina! Quando arriverà non troverà nessuno! Io devo andare...

-Non voglio che tu vada!- disse trattenendomi per un braccio.

-Di cosa hai paura?

-Temo che Dani possa farti qualcosa.

-Ma che stai dicendo?

-Non mi fido di lui.

-Liam non posso stare qui dentro per sempre. Forse tu ci riesci, ma io no!- dette queste cose in modo brusco, lo lasciai lì e corsi alla "casa". Era ancora presto e per strada non c'era nessuno. Il freddo pungente penetrava nella mia pelle da sembrare tanti spilli.

I Misteri di Falldown-1. Lo scultore di gessiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora