Avevo appena finito di fare i compiti di scuola. Mi ero alzata dalla sedia ed ero corsa alla porta. La mamma mi aveva chiamata appena prima di svignarmela.-Sunny! Dove stai andando?!
-A giocare...
-Quante volte devo dirti che una bambina per bene non sta con certe compagnie!
-Ma sono gli unici amici che ho.
-Non voglio che tu stia con loro!
-Allora vado alla bottega ad aiutare il nonno.
La mamma sospirò. Si rendeva conto di quanto fossi sola senza amiche della mia età.
-Ok, fa come vuoi...- si convinceva alla fine. -Ma sta attenta a quei combina guai!
Quel giorno le strade erano completamente deserte e dei maschiacci neanche l'ombra. Arrivai fino alla "casa" e sentii strane voci provenire da lì. I maschiacci formavano un cerchio e dentro ad esso vi era qualcuno che si stava azzuffando. Me ne ero accorta da come gli altri incitavano ritmicamente. Quando scoprii che si trattava di William e Dani rimasi esterrefatta.
-Ma che stanno facendo?! Perché si prendono a botte?!- chiesi a Claudio distogliendolo dal suo sfrenato tifo.
-Stanno lottando per te!- disse lui riprendendo a scandire il nome di Dani.
-Per me? Ma perché?!
Allora non riuscivo a capire cosa significassero quelle parole, ma evidentemente la faccenda della contesa tra loro andava avanti da molto tempo.
-IL SOLE TORNA A SPLENDERE-
Si fece giorno. Quando aprii gli occhi mi prese uno spavento perché di fronte a me c'era una persona che mi fissava. Me li strofinai forte e quando riuscii a mettere a fuoco mi accorsi che quella persona ero io... o meglio che quella statua era uguale a me! Mi alzai a sedere ancora intontita.
-Buongiorno. -disse Liam dolcemente spuntando da dietro alla statua. -...Ti piace?
-...Sei stato davvero bravo ma... non credo che il sindaco o gli abitanti di Falldown vogliano ancora una statua di me.
-...Perché non sanno ancora la verità!
Abbassai gli occhi titubante.-Ehi Sun...Che hai?...- chiese lui sedendosi di fianco a me e circondandomi con il braccio.
-Non so che fare adesso. Se Dani raccontasse tutto io verrei scagionata ma poi... cosa succederebbe a lui? E' vero che non voleva farti del male ma forse sarebbe meglio se tu...
-No, Sunny! Nessuno deve sapere che io sono vivo!- esclamò tirando via il braccio e agitandosi.
-E allora tu cosa mi consigli di fare?!
Lui sospirò facendo uscire il fiato di colpo.
-Liam... cerca di capire... Io voglio stare con te ma tu non puoi continuare nasconderti.
Lui rimase in silenzio.
-Accidenti!...- esclamai balzando in piedi. -...Avevo detto a Dani di tornare alla "casa" stamattina! Quando arriverà non troverà nessuno! Io devo andare...
-Non voglio che tu vada!- disse trattenendomi per un braccio.
-Di cosa hai paura?
-Temo che Dani possa farti qualcosa.
-Ma che stai dicendo?
-Non mi fido di lui.
-Liam non posso stare qui dentro per sempre. Forse tu ci riesci, ma io no!- dette queste cose in modo brusco, lo lasciai lì e corsi alla "casa". Era ancora presto e per strada non c'era nessuno. Il freddo pungente penetrava nella mia pelle da sembrare tanti spilli.
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I Misteri di Falldown-1. Lo scultore di gessi
RandomFalldown è lo scenario di questo racconto. È qui che inizia tutto. Sunny ha lo stesso nome del sole e infatti da quando manca dal suo paese, uno strano posto situato su un dirupo spaventoso, tenebre lo invadono. Suo nonno sparito sette anni prima i...