Nessuno è come me

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Oggi ho rivisto l'artista. Abbiamo fatto sesso nei bagni dell'Università.

La stessa dove Olivia è convinta che vada ogni giorno a seguire le lezioni di Filosofia e, sì, la stessa dove, anche stamattina, ho barattato un libro usato di Kant per una confezione di cioccolata alle nocciole con Christian. Che per la prima volta ha avuto la brillante idea di chiedermi: "Se proprio non vuoi frequentare, perché continui a venire in Università?"
E come glielo spiego, che è l'unico posto dove posso vedere Pan senza dare nell'occhio?

Ci siamo conosciuti tre mesi fa, su un'applicazione per rimorchiare. Una roba squallida che mi sono convinto a scaricare poche settimane dopo aver rotto con quello stronzo di Antonio. Per provare a dimenticarlo sulla pelle di un altro, di uno a caso, ma che non ho mai utilizzato sul serio finché non ho trovato lui. Dice di essere entrato lì per un progetto, anche se non gli ho mai creduto del tutto. Insomma, due settimane passate a scriverci, e poi abbiamo deciso di vederci. Sempre e solo fuori casa, per adesso. E mai in pubblico. Lui non sa praticamente niente di me e io non so praticamente niente di lui, anche se quella che si è creata fin dal primo giorno è un'affinità assurda. E poi è un ottimo amante, particolare assolutamente da non sottovalutare. Potrei quasi dire che è esattamente la mia metà mancante, se non fosse per il nostro tacito patto: niente di più di qualche scopata, e nessun coinvolgimento emotivo. Non posso correre il rischio di affezionarmi ad un'altra persona, non dopo quello che è successo. E poi per adesso mi va più che bene così. Mi sono rassegnato all'idea che l'amore non fa per me e che probabilmente non lo troverò mai. Preferisco lasciarlo alla gente illusa come mia sorella, che dopo un anno sta ancora sotto a Francesco, il quale nel frattempo se ne è andato in Canada per dei mesi.

Ma torniamo all'artista. Lui è perfetto così com'è, forse proprio perché è l'esatto opposto di me. Con i suoi capelli schizzati, un filo di barba, i tre buchi all'orecchio, gli anelli e il kajal. E poi è un amante dolcissimo, che bacia in maniera sublime e soprattutto che non mi chiede niente.

O almeno, non l'ha mai fatto... prima di questa mattina.

Quando mi ha detto che dovremmo scambiarci i numeri.
"Perché?" gli ho domandato io mettendolo con le spalle al muro e fiondandomi sulle sue labbra - le sue labbra che mi ricordano il sapore delle fragole - subito dopo. "Così posso darti la buonanotte?"
"No" ha riso lui afferrandomi per il giubbotto e capovolgendo le nostre posizioni fino a mettere me con le spalle al muro. "Così puoi cancellare quell'applicazione di merda" è stata la sua risposta, sussurrata sui miei denti un istante prima di avvicinare di nuovo la sua bocca - famelica - alla mia.

È questo che mi piace di lui, il suo saper tenermi testa. Quel prendere in mano la situazione una volta sì e l'altra pure, dandomi allo stesso tempo l'illusione di tenere ancora io le redini di tutto.
"Poi dove li trovo dei bei manzi come te?" l'ho provocato quindi, un filo di voce, annullando quasi del tutto la poca distanza che ci separava.

Al resto ci ha pensato lui, rispondendo alla mia provocazione con un "Nessuno è come me" per poi spostare la mano sulla mia nuca e incollare di nuovo con foga le sue labbra alle mie, trascinandomi in un cesso subito dopo e chiudendo a chiave la porta. 

Perfetti || Eros + FabioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora