Ciao Marti

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Interno notte, camera mia.
Sono disteso sul letto col computer sulle gambe, a cazzeggiare su Metagram perché sia mai intratterenere una conversazione interessante in questa casa, soprattutto se manca Olivia che deve ancora tornare da lavoro. In realtà spulcio il profilo di Pan e facendolo mi viene voglia di sentire Martina. Che poi sentire non è il termine più adatto, dato che da quando è partita per il Canada ha tagliato ogni rapporto con me e non legge neanche più i miei messaggi. Però io continuo a scriverle. Anzi, a dirla tutta a mandarle degli audio, più o meno lunghi, in cui le racconto quello che mi succede, le cose che faccio e quelle che penso. Lo faccio in media ogni sera, più o meno da quando è partita. E lei li visualizza, li ascolta, ma non mi ha mai risposto. Sicuramente vuole farmela ancora pagare per quello che le ho fatto, e non posso darle torto. Sono stato veramente un coglione. Anche se pensavo che il tempo e la distanza giocassero in mio favore. O almeno, che attenuassero la sua delusione, la sua amarezza.
Insomma anche stasera prendo il cellulare sul comodino, apro la nostra chat che ormai è diventata un lungo monologo, e inizio a registrare.

Ciao Marti! Come stai? Senti, questo è il messaggio numero... - tiro a caso - quattrocentoventuno, tipo. Ormai sono quasi sicuro che non mi risponderai ma... come si dice? La speranza è l'ultima a morire! Senti, ti volevo raccontare che oggi ho... ho rivisto l'artista. E... continuo a chiedermi come sia possibile che una persona del genere voglia passare del tempo con me. Aspetto il momento in cui si accorga che sono uno sfigato... ma vedremo! Per il resto... nulla di nuovo qua. Ti voglio tanto bene.
Ah, non infrangere troppi cuori canadesi eh! Che poi quelli son pieni di fucili e non basta lo sciroppo d'acero per addolcirli. Mh? Un bacio, ciao.

Perfetti || Eros + FabioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora