Intanto, al numero 13 di Crocks Pot Road, le gobbe della sera albeggiarono puntuali e diligenti come ogni dì.
Una lunga mano oscura s'insinuò lenta e silenziosa sull'anonima abitazione in Bromley, cancellando ogni traccia del giorno appena passato. Ombre cupe avanzarono nelle stanze come colanti rivoli di calda cera liquida. Si mossero languide su pareti, mobili e pavimenti riempendo generose ogni cruna e preparando la strada a una nuova e agitata notte.
Solo il salotto, illuminato dai pacchiani abat-jours francesi acquistati da Eleanor per quattro penny al mercatino di Convent Garden, riuscì a sfuggire all'inarrestabile ingordigia di quelle avvolgenti tenebre. Lì, il buio dovette fermarsi sull'uscio e attendere paziente il momento propizio per un nuovo arrembaggio. In quella stanza, alla luce calda e soffusa dei lumi di seconda mano, Peter, Michael e Kate attendevano il ritorno dei genitori vicino alla misteriosa lampada a olio comparsa sul tappeto semi-persiano del loro salotto, cercando di non cadere nelle grinfie del sonno.
«Ma dove saranno finiti tutti?» si domandò Peter avvicinatosi alla finestra per dare un'occhiata in strada. «Non vi sembra strano che siano andati via senza dirci nulla?»
«Io non mi preoccuperei così tanto se fossi in te» lo tranquillizzò Michael, mentre steso sul tappeto giustiziava una merendina al cioccolato e frutta passita. «Forse li hanno riportati alla centrale per consegnargli una medaglia al merito» disse, mettendosi le braccia incrociate sotto il capo.
«Ma la volante è ancora qui» disse Peter.
«Saranno andati a piedi» rispose Michael passandosi poi la lingua tra i molari per disincastrare un pezzetto di uvetta bloccatosi nel bel mezzo. «Dammi retta. È inutile aspettare. Io voto per un bel sonnellino. Chi è con me?»
«Io non riesco a dormire se papà non mi rimbocca le coperte e mi legge qualche storia» reclamò Kate mentre sistemava su Clementine, la sua bambola di pezza, una copertina ricavata da un vecchio strofinaccio da cucina.
«Beh! Stasera, invece, ne dovrai fare a meno» le rispose spiccio Michael.
«Ma io ho paura di dormire se mamma e papà non ci sono!» frignò la bimba.
«E di cosa?» il fratello era esasperato.
La bambina fece spallucce e si strinse al petto la bambola che aveva in braccio.
«Ho capito!» disse Michael fattosi d'un tratto serio. «Tu hai paura del terribile fantasma di Winchmoore. Non è così? Quello che intorno alla mezzanotte si sveglia e va in giro per Londra a sgozzare le bambole di pezza» e iniziò a ululare e agitare le braccia saltando da un divano all'altro.
«AAAHHH!» gridò terrorizzata la bambina, nascondendosi sotto il tavolo. «Il fantasma vuole decapitare la mia Clementine!»
«Michael!» esclamò Peter, caricando il nome con tutto il disappunto possibile. «La vuoi piantare di tormentare Kate e agitarti sul divano come un orango ammattito».
«Pfff!» sbuffò risentito il ragazzino. «Io non ho fatto altro che accontentarla. Non l'ha forse detto lei stessa che non riesce a dormire senza una storia?»
«Accendiamo la lampada!» suggerì Kate tornata di colpo di buon umore.
«Ci ho già provato, ma non funziona!» le rispose deluso Peter senza distogliere lo sguardo dalla strada.
«Secondo me, è rotta!» disse Michael.
«O forse per farla funzionare bisogna chiederglielo gentilmente» ipotizzò la bambina.
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Dralon e l'Avventura nel Mondo Contrario (Italian version)
Fantasy✨ Vincitrice Wattys 2023 ✨ Premio speciale per la miglior trama✨ La famiglia Moffet è una famiglia come tante. Conduce una vita semplice e tranquilla in una graziosa casetta a due piani nei sobborghi di Londra... questo fino a quando non riceve, per...