«Ispettore?» disse una voce che sembrava provenire da una galassia lontana milioni di anni luce. «Ispettore, mi sente?»
Biddle giaceva con la fronte schiacciata sulla scrivania e una mano stretta attorno al manico della sua tazza da caffè privo di conoscenza.
«Ispettore?» l'agente Higgings iniziò a scuoterlo per una spalla. «Ispettore?»
«Groah!» riuscì finalmente a grugnire qualcosa.
«Nottataccia, eh?»
«Uhm» ribadì mantenendo la testa china sulla scrivania; posizione in cui, aveva giusto da poco deciso, sarebbe rimasto per il resto della sua vita.
«Su, ispettore, non abbiamo molto tempo!» disse Higgings, aiutandolo a sollevarsi.
Biddle aveva un aspetto tremendo. Si teneva a stento in piedi, aveva gli occhiali appesi per una stanga a un orecchio, la camicia fuori dai pantaloni, la cravatta allentata, i capelli in ribellione e due graffette appiccicate sulla fronte. L'inappuntabile ispettore Horatio Anicet Biddle, che nelle foto appese nel suo ufficio era immortalato sorridente e fiero accanto a celebrità di tutto il mondo, sembrava non essere disponibile in quel momento.
«Do-dove, dove sono?» chiese barcollante.
«È nel suo ufficio, signore» rispose l'agente mentre riempiva e gli porgeva la tazza di caffè bollente. «Tenga, questo l'aiuterà a riprendersi».
«Nel mio ufficio, dici?» corrugò la fronte nello sforzo di ricordare qualcosa della notte precedente ma ci rinunciò quasi subito, giudicando quell'esercizio troppo faticoso. «E che ore sono?» domandò passandosi una mano sulla faccia.
«È già mattino inoltrato, ispettore» rispose l'agente, mentre gli infilava la giacca e un raccoglitore nella mano libera. «Deve aver lavorato fino a tardi ieri sera».
«Davvero?» rispose confuso. «Ricordo solo di aver fatto uno stranissimo sogno...» disse dopo aver sorseggiato un po' di quel terribile caffè. «Ero a casa di qualcuno e c'era una lampada su un tappeto e io cercavo di sollevarla ma non ci riuscivo e poi... poi non ricordo più niente. Solo nebbia».
«È stato solo un incubo, ispettore. Non è il caso di preoccuparsi» lo confortò Higgings, «questo caso sta mettendo un po' tutti sotto pressione».
«Eppure, era così dannatamente vivido» disse Biddle ancora frastornato.
«Caspita. È tardissimo!» esclamò l'agente, guardando l'orologio al suo polso. «Il segretario Ferguson la attende da quasi mezz'ora nella sala riunioni».
«Il segretario di stato è qui?» chiese sbalordito. «E che cosa accidenti ci è venuto a fare?»
«Per conoscere le evoluzioni del caso e riaffermare le nefaste conseguenze di un fallimento, temo!» disse l'agente che, con un agitato gesto della mano, lo invitò a oltrepassare la soglia.
Biddle lo seguì lungo il corridoio che portava alla sala conferenze, evitando di guardare la sua pietosa immagine riflessa sulle vetrate.
«Ehi, Higgings!» gridò un poliziotto seduto a una scrivania vedendoli passare. «Questa l'hanno appena lasciata per te» e si inclinò con la sedia per lanciargli una cartellina gialla.
L'agente alzò una mano in segno di ringraziamento e si mise a scorrere le pagine camminando.
«Dia un'occhiata qui, signore!» e indicò a Biddle un tratto del rapporto.
Gli occhi dell'ispettore lessero e rilessero quelle pagine con grande attenzione.
«Ovviamente potrebbe trattarsi soltanto di una coincidenza» disse l'agente.
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Dralon e l'Avventura nel Mondo Contrario (Italian version)
Fantasy✨ Vincitrice Wattys 2023 ✨ Premio speciale per la miglior trama✨ La famiglia Moffet è una famiglia come tante. Conduce una vita semplice e tranquilla in una graziosa casetta a due piani nei sobborghi di Londra... questo fino a quando non riceve, per...