Capitolo 1.

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Ore 05:48

- "No ti prego, io non voglio giocare con te! Mamma, papà vi prego aiutatemi! Voglio ritornare nella mia stanza, ti prego lasciami andare via!"
- "Tu adesso farai la brava bambina e vedrai che insieme ci divertiremo. Sarai la mia bambolina. Non piangere, non ti farò del male se mi ubbidirai"
- "Noooo io non vogliooo,lasciamiiii!"

Mi svegliai. "Marta era solo un incubo, tranquilla"
Adesso si,era davvero solo un incubo, era tutto finito.
Guardai l'orologio, erano quasi le sei. Decisi di alzarmi dal letto e di farmi una bella doccia per liberarmi da quei brutti pensieri, sarebbe stato il mio primo giorno di scuola e non me lo sarei fatto rovinare.

Ore 8:00

Appena entrata in classe vidi un banco libero accanto ad una ragazza.
- "Posso?" Le chiesi.
- "Certo, siediti pure" mi disse regalandomi uno di quei sorrisi che io non ero mai riuscita a donare ad un'altra persona.
- "Tu dovresti essere la nuova ragazza italiana, giusto? Piacere Steffy!"
- "Marta" risposi e subito presi l'occorrente per iniziare il mio primo giorno di scuola.
La mattinata trascorse in fretta e,a dir la verità,non ascoltai molto i vari professori. Ero stata catturata dalla bellezza di quella ragazza che mi stava accanto. Potevo dire che era l'esatto mio opposto: alta, occhi color oceano, solare, amichevole, estroversa. Tutte qualità che io non avevo. Ero stata privata di tutto.
-"Marta?" Mi girai e vidi Steffy.
-"Ciao Steffy" cercai di sorriderle ma forse fu un tentativo alquanto scarso.
-"Io vado a casa di un mio amico. Di solito dopo le lezioni ci riuniamo tutti lì per stare un po' insieme. Mi chiedevo se volessi venire con noi, così sarà anche un'occasione per farti conoscere la mia banda" Mi disse mettendosi subito dopo a ridere.
-"Grazie Steffy ma preferisco ritornare a casa. Sai devo ancora aggiustare un po' di cose" Mentii.
-"Va bene dai sarà per la prossima volta. Mi raccomando ci conto"
-"Certo, grazie ancora. Divertiti" Le dissi e la salutai.

Ero stato davvero una stupida a non accettare, ma non avevo trovato il coraggio per incontrare nuove persone.
Sarebbe stata un'occasione per distrarmi, sarebbe stata un'occasione per divertirmi come si é soliti fare ai ragazzi di sedici anni. Ma io ero cresciuta già da un bel pezzo.
Mi ero fatta di nuovo assalire dal passato.
Lui era tornato di nuovo a cercarmi.
Lui vinceva sempre.

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