Capitolo 4.

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La serata proseguì tranquillamente: tutti mi fecero tantissimi complimenti per la pasta.
Di Louise non si ebbe più nessuna notizia fino a quando, mentre stavo lavando i piatti, non mi sentii cingere dai fianchi.

"Ehi bambola, perché non mi hai lasciato niente da mangiare?" Mi sussurrò all' orecchio "Pensavo fossi una ragazza un po' piu dolce" e mi diede un bacio sul collo.
Mi voltai di scatto e gli diedi uno schiaffo
-"Ma si può sapere cosa diavolo vuoi da me? Io non sono come le altre ragazze. Se hai bisogno di scopare e di sentirti uomo vai da un'altra parte"
Lui si toccò la guancia che era appena stata colpita e mi disse quasi urlando
-"Coooosaaaaaa? Stai scherzando vero?!" Mi minacciò con lo sguardo.
-"No ch-"
-"no ora stai zitta" mi indicò il dito contro "ti sei fatta un grosso film mentale. Ti piacerebbe se ti prendessi qui, adesso, su questo tavolo ma non é cosí mi dispiace. Ho appena finito di divertirmi lì sopra e credimi quella era una donna,una vera donna; io non ho bisogno di ragazzine 'per sentirmi uomo' "

-"Cosa diamine sta succedendo qui?" entrò di corsa Steffy "perché stai urlando Louise?"
-"Fatti gli affari tuoi Steffy" le rispose ed uscì dalla cucina sbattendo la porta.

Ma chi diavolo si credeva di essere quel ragazzo. Mi avevano ferito le sue parole. Io non era una donna, questo lo sapevo ma non erano state d'aiuto quelle frasi per la mia autostima.
Basta Marta, é solo un ragazzo arrogante e viziato che ha avuto tutto dalla vita e che non sa cosa significa lottare per avere una cosa. Cercavo di ripetermi all'infinito questa frase, ma in fondo anche io pensavo tutte quelle cose che mi aveva detto Louise.

-"Allora Marta, vuoi rispondermi almeno tu?" Mi chiese Steffy distogliendomi dai miei pensieri.
-"Niente, non è successo niente. Davvero Steffy non preoccuparti"
-"Non devo preoccuparmi?!" Alzò un po' il tono "Ma se ho sentito urlare Louise dal piano di sopra. No, tu adesso ti siedi e mi racconti tutto. Ti puoi fidare di me" mi disse tornando la Steffy che avevo conosciuto pochi giorni fa.
-"E va bene ma non é successo nulla di grave. Stavo lavando i piatti quando Louise é entrato facendomi sobbalzare. Mi ha preso dalla vita e mi ha chiesto il motivo per non avergli lasciato un po' di pasta. Dopo mi ha dato un bacio sul collo e io non ci ho visto più: gli ho dato un ceffone. Si, forse ho esagerato ma non mi piace che una persona si prenda troppa confidenza con me".
Steffy, ascoltandomi, si mise a ridere e io ne rimasi sbalordita.
-"Steffy ma perché ridi adesso?" Le chiesi.
-"Scusami, ma non posso non ridere" mi sorrise "Louise é fatto cosi, ti avevo avvisata. Ma non ti preoccupare é innocuo;anzi dopo il due di picche che gli hai appena dato, credimi non ti disturberà piu"
-"Speriamo".

P.O.V. LOUISE

Ma tu quarda quella sfacciata, mi aveva rifiutato.
Avevo una gran voglia di lei, di farla mia dalla prima volta in cui la vidi.
E lei che fa? Mi rifiuta dandomi uno schiaffo?! In realtà io non ero mai stato rifiutato da nessuno: anzi erano le ragazze che mi pregavano di stare con loro ed io naturalmente accettavo perché ai piaceri della carne non si può dire di no.
E ora perché questa mi aveva rifiutato?! Puzzavo?! Controllai,ma non era cosí. Non riuscivo davvero a trovare un motivo valido.

L'unica cosa che sapevo e che ci avrei ritrovato. Si, le avevo detto il contrario solo perché ero in preda all'orgoglio maschile che ti assale ogni qual volta rimani deluso.

Sarebbe caduta ai miei piedi e l'avrei fatta MIA, ad ogni costo!

Ad ogni costoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora