10 - Roleplay - Roberto

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Questo racconto voglio strutturarlo in maniera differente, voglio raccontarvi un po' cosa provo nello svolgere il mio ruolo da Padrone nella coppia con l'altra protagonista dei nostri racconti, Rebecca.
Parlerò molto di sesso e sessualità più in generale, ma vorrei soffermarmi più sulle emozioni che si generano in me quando sto insieme alla meravigliosa creatura che mi permette di vivere la mia vita sessuale e non, in maniera così intensa.

Ciò che sto per raccontarvi è accaduto non molti giorni fa, quando durante una sessione di studio per i suoi imminenti esami universitari, ci siamo messi a letto per ripassare le svariate pagine di appunti che le toccherà imparare.
Presi da un senso di responsabilità fuori dal comune ci mettiamo subito sotto a studiare, lei mi illustra ciò che di importante c'è da sapere sui suoi appunti e poi si appresta a ripetermi tutto con accuratezza.
Ovviamente è inutile star a raccontare che inizia subito la più classica (forse) situazione di roleplay, quella del professore e della studentessa.
Non dispiace a nessuno dei due, per cui perchè non buttarsi in una cosa nuova?

"Hai tempo di rileggere questi appunti un paio di volte, non di più e poi dovrai ripetermeli. Se vedrò che ti distrarrai, riceverai 10 frustate sul culo, per cui non ammetto distrazioni", mi appresto a dirle con tono fermo.
Lei capisce e annuisce, ma sorride mentre lo fa e comprendo subito dove vuole andare a parare... così decido di stare al gioco.
Vedo che si impegna e legge, sottolinea, evidenzia... sempre con quel sorrisino stampato in faccia.
Così decido di avvicinarle il telefono ma vedo che lo guarda solamente senza reagire, accentuando il sorrisino che aveva in volto e facendolo diventare una vera e propria risatina!

"Io guarderei il telefono se fossi in te, mi è sembrato ti fosse arrivata una notifica prima", le dico.
"Ma Pad... ehm, professore mi hai detto di non distrarmi...", risponde passandosi la lingua tra le labbra.
"E ora ti dico di guardare il telefono, ho voglia di frustarti e ne hai anche tu, non disobbedire che ti conviene.", replico in tono fermo e quasi non faccio in tempo a terminare la mia frase che già ha sbloccato il telefono guardando sa solo lei cosa.
Mi congratulo con lei per la sua vittoria dandole due schiaffetti in viso e un bacino sulla fronte.

La mezz'ora seguente passa in maniera tranquilla con lei che riesce a terminare il suo carico di lavoro e la susseguente spiegazione al suo nuovo professore, che della materia da lei studiata ci capisce davvero poco ma della sua bella e nuova studentessa sa molte e molte cose.

"Ora facciamo una piccola pausa, devo darti il premio e poi potremo tornare a studiare".
La afferro dai capelli e le premo la testa sul cuscino, lasciandola con il suo bel sedere tirato su.
Le tolgo i pantaloni e le do uno schiaffone molto forte sul culo che la fa sussultare parecchio.
Non le do molto tempo per realizzare cosa stia succedendo, il tutto è molto frenetico e molto eccitante.
Prendo la frusta, la faccio sdraiare completamente con il suo bel lato b esposto e inizio a darle le 10 frustate che le ho promesso.
La sento sussultare alle prime frustate e gemere verso le ultime, gemere forte. Le è piaciuto.

"Ora, bambina mia... faremo un altro giochino, continueremo a studiare ma in una posizione differente, che ne dici?"
"Si prof., come vuoi che mi metta?"
Così facendo mi sdraio a letto e lei si toglie le mutandine, nella posizione della reverse cowgirl piegandosi in avanti, con il suo libro in mano e con le mie proprietà più preziose che accarezzano il mio pene attraverso i boxer.
Avvicino a me il succhiaclitoride e lo accendo a basse velocità per portarlo direttamente a contatto con lei e sento che immediatamente inizia a sussultare.
"Aspetta professore, voglio prima provare una cosa", detto questo si mette dritta sulla schiena e inizia a cavalcarmi. Inutile dire che questo ha provocato in me una reazione e che il fatto di essere a contatto così stretto mi ha provocato delle sensazioni molto più accentuate di un normale rapporto, sarà per il roleplay e la situazione "nuova" ma era molto piacevole!
Ho lasciato che la ragazzina si divertisse un pochino per poi farla ripiegare in avanti e notare che lei era si fradicia, ma in tutto questo lo erano anche i miei boxer.
La cosa non mi dispiaceva affatto anzi... ne ho approfittato per infilare immediatamente un paio di dita dentro di lei sentendola esclamare qualcosa per lo stupore e subito dopo accendendo il giochino con la vibrazione e poggiandolo sul suo clitoride.
Godeva, godeva tantissimo.
Dopo una decina di minuti di stimolazione e una veolcità media del giochino sui 6/7, la sento pronta a venire.
Sento le pareti della sua vagina stringere sempre più forte sulle mie dita, sento che è pronta e quindi negarle il piacere è ancora più bello.
Le prolungo il piacere/la sofferenza per 4 interminabili minuti fino a quando mi chiede sfinita di poter venire e le do il mio permesso, lasciandola esplodere in un orgasmo fortissimo, forse uno dei più forti mai avuti da quando stiamo insieme.
I minuti successivi sono trascorsi con me che le accarezzo il viso e la riempio di baci mentre si riprende dallo "sforzo" appena avuto.

Con mia grande sorpresa, dopo essersi sdraiata a fianco a me per una decina di minuti vedo che prende a baciarmi con insistenza e senza badare troppo ai convenevoli si riporta sopra di me, questa volta però guardandomi negli occhi.
"Ti lascio fare bimba, mi sembri convinta di ciò che fai e non mi dispiace", le dico tra un bacio e l'altro.
Mi porta le mani sul suo lato b e mi dice di portarle sui fianchi appena inizierà la spiegazione, non capisco ma sono pronto a vedere ciò che ha in serbo per me.

Si muove avanti e indietro facendo ripartire il discorso da dove lo avevamo lasciato prima che la mettessi a pecora per procurarle l'orgasmo, mi fa tornare duro e qui inizia a parlare...
"Vedi, ora ti spiego qualcosa io piccolino. Ho finalmente occasione di spiegarti qualcosa che a me piace molto e cioè il ritmo e i movimenti che faccio quando vado a cavallo."
Sposto immediatamente le mie mani sui fianchi e son li a godermi (letteralmente) la spiegazione.
Mi illustra i movimenti che fa con il bacino per il trotto, per il galoppo e per il passo.
Ad un certo punto della spiegazione ricordo di aver dovuto esclamare con tono fermo:"RALLENTA TIGRE!", perchè non nego che questa sua presa di posizione mi ha eccitato parecchio e mi ha portato sul punto di venire in brevissimo tempo.
Lei rallenta e asseconda la mia richiesta, per ricominciare qualche secondo dopo sempre con lo stesso ritmo:"che c'è piccolino?"
"Niente, professoressa... mi sto godendo la lezione", le dico sorridendo e portandola a me per baciarla.
La situazione si fa frenetica, i freni inibitori non ci sono più e ormai la lezione si sta avviando verso la sua fase culmine!
Le tocco il seno, forse stringo anche troppo forte a sentire dai gemiti che fa e per punirmi cambia ritmo portandomi ancora vicino all'orgasmo.
Allento la presa sul suo seno e le metto una mano al collo, geme, forte.
Io non sono da meno però, i miei gemiti penso non siano mai stati così forti... lei li sente e la sento godere molto.
La stimolazione fisica e mentale è altissima per entrambi, siamo entrambi vicinissimi ad un altro orgasmo o almeno così credo sia per lei, a dir la verità mi sta facendo perdere la testa e non capisco più molto ciò che sta accadendo attorno a me e ciò che sta provando lei.
Il ritmo è sempre più incalzante e sono prossimo all'orgasmo.
"Bimba, non ce la faccio più... se continui così a breve verrò di sicuro", trovo la forza di dirle tra un gemito e l'altro, tra un suo bacio e un suo sguardo colmi di orgoglio per il lavoro che sta svolgendo e le condizioni in cui mi sta "riducendo".
"Vieni piccolino, fammi sentire quanto ti piace venir cavalcato dalla tua Professoressa e Padrona."

A questa frase detta con tono fermissimo e pieno di eccitazione non resisto più, la afferro dal collo in maniera molto rude e forte e la porto verso di me, mentre baciandola mi libero in un orgasmo che risulta essere talmente tanto intenso da portare me alle lacrime, questa volta!
Credo sia durato qualcosa come un minuto, un intero minuto che pare esser durato un eternità.

Non ho la forza di parlare, non ho le forze nemmeno per alzarmi.
La sento sdraiarsi su di me, coccolandomi sia con dei baci sulle labbra, sul viso e sul collo... sia con il movimento del bacino che si è fatto più lento ma ancora presente, come coccola aggiuntiva all'orgasmo appena regalatomi.

E' una ragazza speciale, una tigre vera e propria.
E' vero che nel gioco dei ruoli io sono il suo Padrone, ma adoro quando prende queste iniziative e fa di me ciò che vuole.
Brava bimba, brava tigre.

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