...un amico

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Ci stava riuscendo, non mollava, cercava di tener duro per "noi" diceva, si noi, ormai eravamo uno il complice dell'altra, sentivo giorno per giorno che stava riuscendo davvero a riprendersi la sua vita dopo averla scossa un pó.
Cercavo in tutti i modi di ascoltarla ogni volta che me lo permetteva, sempre nel mio muto silenzio, l'aiutavo a riflettere, rileggendo se stessa le sue "esperienze di scrittura " precedenti , l'aiutavo a comprendere più facilmente il suo cambiamento.
Un giorno freddo e grigio di dicembre, mi mostró un piccolo cedimento, o meglio lei lo definiva un "compromesso" diceva "gli addii sono troppo drastici, concediamoci un compromesso" .

Così il 20 dicembre mi disse:
Cosa c'è di male in fondo? Posso scrivergli come amica, tanto è a sua insaputa, non leggerà mai i miei pensieri, ho deciso gli scriverò! Gli scriverò come fosse un caro amico di lettere, ciò mi aiuterà ad alleggerire la sua mancanza magari.

E quindi eccomi qui a scrivere a te caro amico, oggi pensavo sai, qua t'eri bello! E il tempo per prepararti? Wow ricordi? E pure mi ripetevi sempre : è l'uomo che deve aspettare la sua donna, non viceversa! Hahaha quante risate! Quanti messaggi, quanto amore.
Sento quasi la tua voce frullarmi nella testa, le parole più divertenti che ricordo? Quando ti tiravo i morsi e tu mi dicevi: non ti darò la soddisfazione di dire "ahia".
E le parole che hanno avuto più valenza? "È più di un anno che mi piaci, ma non ho mai avuto il coraggio di parlarti, e tanto meno di rivolgerti un saluto".
E sai infine quali sono quelle che fanno più male? quando lasciandomi un messaggio sul cellulare, a distanza di tempo mi hai scritto: ho cercato di auto convincermi a dimenticarti, ed ho capito che tutto quel l'amore è stato dato alla persona sbagliata.
Bhè sai che c'è ora? Che in fondo mi manchi, e che io questa sera ho avuto un momento di debolezza, e mi sono concessa il tuo sublime pensiero, che mi rallegra con un sorriso, ma mi fa pensare alle cose brutte subite, e mi rattrista, spero davvero di non essere l'unica ad avere questi momenti di cedimento e di crollo, spero davvero che almeno un pensiero dei tuoi sia rivolto a me, nei miei ci sei sempre, come nei miei sogni.
Notte M. tua N.

Era davvero crollata, anche se lei non lo ammetteva, era davvero crollata e pian piano stava sprofondando nei suoi sentimenti che la travolgevano e la riportavano al punto di partenza, come una tempesta. Sperava davvero di aver trovato in lui l'immaginario amico di penna.
Lo sperava, davvero tanto.

diario di una sedicenneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora