diario di una sedicenne

tutto ebbe inizio, così per caso, come avviene al giorno d'oggi, su un socialnetwork, avvenne qualcosa di speciale, di stepitoso, di grandioso, o almeno appariva così agli occhi di Noemi, gli successe una cosa apparentemente inutuile, insignificante, al momento,ma questa "cosa" gli avrebbe cambiato la vita.

Noemi la protagonista è una ragazza, con un carattere forte, solare, gentile con tutti, umile, ma sempre così fottutamente orgogliosa, o almeno così la descrivevano quelle poche persone che le stavano a fianco.

eh si, fu un maledetto mercoledì a stravolgerle la vita, un mercoledì d'estate di caldo afoso, un mercoledì apparentemente comune.

era lì sul suo adorato Divano, su facebook, com'era suo solito nei pomeriggi liberi, ad un tratto, gli arrivò un messaggio, da un ragazzo, che sembrava comune come tutti i ragazzi di diciassette anni, con un semplice "ehi ciao", quel messaggio così semplice, banale la lasciò perplessa, si chedeva "ma cosa vorrà mai, un ragazzo che non conosco da una ragazza come me?" al quanto sconvolta decise di rispondere.

"ciao a te, ci conosciamo?"

e lui rispose: "no, ma mi farebbe molto piacere conoscerti ,presumo siano inutili le presentazioni, il mio nome é qua su, ma nell'incertezza io sono Michele"

Noemi esitó nel rispondere, ma quell'esitazione svanì subito dopo:

-"ed io Noemi"

-"Disturbo?"

- "no no"

e lui attaccò subito, senza alcun timore, imbarazzo e vergogna, le disse:

-" sai, é praticamente dall'anno scorso che chiedo il tuo nome a chiunque, più precisamente dalla fiera di paese, quando ti ho notata"

alchè Noemi, colta da stupore rispose:

"oh, wow e per quale motivo" chiese, sapendo che la risposta sarebbe stata al quanto ovvia.

-"bhè diciamo che non mi piace raccontar bugie"

- "allora spara, che aspetti?" chiese con aria di sfida.

-"cerca d'indovinare, ma se proprio non ci riesci, te lo farò capire con una frase di una canzone, dato che sono un appassionato di musica:

When i see your face, my heart burst into fire"

sconvolta, rispose:

-"scusami, non vorrei offenderti, ma per qule stravagante motivo avresti aspettato tutto questo tempo? per una come me poi? pff tesoro, ti do un consiglio, lascia perdere..."

- "bhè si, perchè questo dovrebbe sconvolgerti scusa?"

-"ah, perchè presumo che nessuno abbia mai aspettato così tanto per venirmi solo a parlare"

Michele, scosso dalle sue parole, senza alcun timore le chiese:

"quindi sto perdendo tempo?! vabbè ma se ti chiedessi una cavolo di uscita?!?!"

Noemi, sobbalzò dal divano, com'era possibile che un ragazzo avesse così tanta prontezza da chiedergli di uscire senza alcun timore, dopo averci parlato per soli due minuti?

"bhé detto così fa anche un certo effetto, però io ti conosco appena e non me la sento affatto"

-"io invece no, ti ho visto così tante volte, da riuscir ad indovinare anche solo che sei tu, dalla scia di profumo che lasci"

Noemi restò imobile, pietrificata dinazi a quelle parole, si sentì quasi violata nel profondo del suo animo, infastidita da tanta consapevolezza del ragazzo, ma allo stesso tempo anche intrigata e incuriosita, non riusciva a spiegarsi perché il ragazzo aspettò così tanto, solo per rivolgerle la parola.