Luigi era il solito ragazzo allegro sempre col sorriso stampato sul volto, e questo era in grado di rendere felici persino le persone più tristi. Dalla Calabria si è dovuto trasferire a Como, un posto che tanto odiava dove non c'era neanche la penombra di una sola goccia di mare o delle bellissime spiagge. Non gli è mai piaciuta quella città ma con l'opportunità che gli era stata offerta non potette rifiutare. Luigi come amava la sua Calabria amava anche il canto e la musica, cantare era l'unica cosa che lo rendeva davvero felice e sereno.
Ormai a 20 anni era difficile crearsi un posto e tanto meno una carriera da cantante come sognava lui ma dopo aver fatto vedere sui social il suo talento il pubblico è rimasto a dir poco stupito e subito gli è stata offerta un'opportunità in una scuola di canto professionale.
Non c'era bisogno di dire che Luigi era tra lo scioccato e l'entusiasta, così andò a fare visita a dei suoi lontani parenti che vivono proprio in quella città. Appena ricevette la notizia la andò a comunicare anche alla famiglia e agli amici stretti che poi si diffuse in tutto il paese. Gli abitanti e gli amici conoscevano il talento di Luigi e infatti erano più che soddisfatti ed orgogliosi di lui.Corse in camera e iniziò a preparare tutto l'occorrente da mettere in valigia, siccome non sapeva per quanto tempo era meglio portarsi dietro più cose possibili, ovvero per Luigi tutto l'armadio.
Dopo circa due ore e mezza passate a sistemare tutto quanto con l'aiuto della madre, finalmente fu pronto per partire. Caricò tutto nel bagagliaio del taxi dove lo avrebbe accompagnato alla stazione di Catanzaro e da lì avrebbe preso l'aereo e il treno per arrivare nel piccolo paesino di Como.
Una volta salutato i suoi genitori, la nonna e gli zii passò al fratellino Michele che stava già lacrimando con un tenerissimo broncio.Luigi si chinò all'altezza del bambino di soli sei anni e gli accarezzò dolcemente la guancia sorridendo.
«Ei piccolo, non piangere ci sentiamo presto te lo prometto»
Sussurró piano e dolce per poi lasciargli un dolcissimo bacio sulla guancia e abbracciarlo forte a sé. Il piccolo lo abbracciò forte e gli scesero altre due lacrime rigando le sue guance rosee.
«Perché te ne devi andare?»
Rispose con tono triste e malinconico il minore e il maggiore si fece scappare un sorrisetto che svanì dopo poco.
«Michy ne abbiamo già parlato, devo andare a seguire i miei sogni. Ti prometto che ci rivedremo presto, tu intanto fai il bravo bambino a scuola e mi raccomando come ti ha insegnato il tuo fratellone sempre col sorriso»
Disse e scompigliando i capelli del fratellino e si lasciò scappare una risatina contagiosa anche per il piccoletto che salutò nuovamente dopo poco. Entrò in macchina rivolgendo gli ultimi sguardi alla famiglia e agli amici per poi sorridere malinconico e mettere quegli occhiali buffi ma che tanto amava.
Indossava quegli occhiali solo quando era dannatamente triste e per non far vedere tutto il luccichio che contornava le sue iridi nocciola.
Il resto del viaggio lo passò ad ascoltare la sua playlist preferita di Spotify tramite le cuffiette con la testa appoggiata al finestrino dell'auto guardando le nuvole.Il viaggio non durò poi chissà quanto, dopo una trentina di minuti si intravide l'areoporto di Lamezia Terme e appena il taxi parcheggiò in un parcheggio poco più vicino l'uomo lo aiutò con le valigie salutandolo e Luigi poi gli pagò sorridendo altrettanto. Si ritrovò tutto solo davanti al grande areoporto e subito gli venne una fitta al cuore, prese un respiro profondo e decise di entrare aspettando il suo volo prenotato. Passaporto e biglietto erano nella sua mano sinistra mentre nella destra le sue due valigie.
Si mise in fila per aspettare il suo turno di salire sull'aereo ma scioccamente, mentre tirava fuori dalla tasca il suo telefono, gli cadde il biglietto di volo e si chinò per prenderlo dandosi mentalmente dello stupido quando una mano lo precedette e si scontrò con la sua. Luigi alzò lo sguardo per vedere chi fosse quella figura e si ritrovò davanti un ragazzo dagli occhi marroni e i capelli del medesimo colore sparpagliati un po' qua e là ma nonostante questo erano bellissimi come i suoi occhi, mentre sorrideva si intravidero le fossette marcate e lì subito Luigi si perse nel guardare il suo perfettissimo sorriso.

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Basti tu a farmi sorridere //Aligi Stryse//
Fiksi RemajaConflitti e problemi del passato sono ancora dietro l'angolo, Alex e Luigi si ritroveranno a dover capire chi siano veramente senza che il passato li anneghi. «Credo di aver trovato la mia persona attraverso un sorriso» «Ed io credo di aver trovato...