Decidemmo di passeggiare per il parco, mentre ognuno raccontava come si fosse avvicinato alla propria passione.
Per quasi tutti era sbocciata in tenera età, tranne Matteo ed Ennis.
Il ragazzo aveva smesso di andare al club di pallacanestro per disguidi con gli altri studenti.
Quando invece Chiesi alla ragazza non mi seppe rispondere, ma il suo amico con un ampio cenno del capo indicò Arianna.
Ennis se ne accorse e gli lanciò uno sguardo omicida, a stento riuscii a trattenermi dal ridere.
La diretta interessata era ignara di tutto, stava poco più in là, appoggiata ad un albero a chiacchierare con Giorgia.Quando decidemmo di tornare indietro passammo accanto a degli attrezzi da palestra.
In lontananza vidi qualcuno appeso ad un palo, inviarmene mi irrigidì e guardai oltre, credendo fosse una persona poco sana di mente che si esibiva in lap Dance.
Mi dissi che anche in Giappone c'erano sanzioni per atti osceni in luogo pubblico, così riportai lo sguardo si quel soggetto.Ora che eravamo più vicini, potei osservare il tutto in maniera più nitida.
Non era nulla di osceno, semplicemente un ragazzo che si esercitava in... Callistenia, forse?
Accanto a lui un altro ragazzo faceva delle trazioni.
《Oh eccoli qui》esordì Matteo, avvicinandosi ai due.
I ragazzi si avvicinarono a noi.
Li conoscevo, erano i nostri compagni di classe Davide, dalla t-shirt bianca ed aderente, si pettinò i capelli biondi e salutò, fissandomi per qualche istante.
Il rosso invece, che mi pareva si chiamasse Andrea anche lui indossava un completo da palestra di color azzurro.《Che fate di bello?》Domandò a noi.
《Discutevano dei nostri Club》avvisò Arianna.
《Volete unirvi a noi?》Domandò Giorgia.
Fu il rosso a prendere parola 《Beh noi facciamo parete del Club di palestra》
《Il più sensato》volle precisare Davide.
A giudicare degli sguardi gli altri non erano pienamente d'accordo con l'ultima affermazione.
Decisi però di ascoltarli, come avevo fatto con tutti.
《Il club di palestra ha vari settori oltre a quello generico》Spiegò il rosso.
Davide si indicò con il pollice.
《Io ad esempio faccio callisthenics》
Giorgia arretrò di qualche passo.
《Guardate ci piacerebbe tantissimo restare a chiacchierare con voi e del vostro sensato Club, ma puzzate un po' troppo》scherzò.I ragazzi si guardarono, apprezzai che non si misero ad annusarsi le ascelle, sono debole di stomaco.
《Oh giusto, meglio andare a lavarsi》constatò Davide.
Andrea tirò fuori un paio di chiavi dallo zaino.
《Volete farle fare un giro della palestra?》chiese indicandomi, con un cenno del capo.
《Avete le chiavi?》Domandò Ennis sorpresa.
I due annuario.
Vidi Arianna inarcare un sopracciglio.
《E perché?》chiese.
《Perché ci hanno chiesto di sistemare le attrezzature》rispose Andrea.
《Già io e Drey ci siamo proposti di dare una mano per crediti extra e così abbiamo accesso a quasi tutto il complesso sportivo》Non potei fare a meno di sorridere.
《Beh io vi ringrazio veramente tanto, ma ho saputo che c'è il Club di pallavolo e penso di iscrivermi a quello》informai.
《Beh》fece Matteo.
《Possiamo mostrarti il campo da pallavolo a sto punto, no?》E poco dopo ci trovammo dinanzi ad un enorme struttura, grande quasi quanto l'intero complesso scolastico.
《Qui ci sono quasi tutti i club》avvisò Giorgia.
《Già》Assicurò Simona.
《il nostro è in una zona vicino alla mensa scolastica》
Arianna indicò la struttura azzurra.
《La dentro c'è il campo da calcio》informò con aria sognante.
Lanciai un occhiata dietro la mia spalla e vidi Matteo ed Ennis sorridere.
《Apriranno anche un corso di fotografia》avvertì Simona.Non mi interessava molto, ormai avevo preso la mia decisione, ma pareva un semplice pretesto per fare conversazione.
《sono tentatissima, però non so se lo farà qualcuno》Abbassò il capo, rattristita.
《Lo faccio io con te》esordì Andrea, mi ero quasi dimenticata della sua presenza, era un tipo silenzioso.
Simona esplose dalla felicità.
《Davvero? Grazie!》lo abbracciò stretto e tutti li guardarono divertiti.
Ero certa che sotto quell'ammasso di capelli, Andrea stesse ridendo.Lo avrei chiamato Andrea, invece il ragazzo dai capelli rossi Drey, come lo chiamava il suo amico Davide, giusto per distinguerli.
In poco tempo fummo all'interno dell'edificio, più che una palestra sembrava un intero centro sportivo.
La palestra era enorme e dietro quella piccola porta grigia ci sarebbe stata l'entrata secondaria del campo da pallavolo.
《Bene, noi andiamo a farci una doccia e poi risistemiamo》Disse il rosso, lanciandoci il mazzo di chiavi.
Matteo lo afferrò poco prima che prendesse Giorgia in faccia, la ragazza gli lanciò un occhiata di fuoco.
《Drey tu vai pure, io prima risistemo l'attrezzatura》avvisò Davide.
Il ragazzo allora Aricciò il naso.
《No, ti aiuto》
《Vogliamo andare?》con quella splice domanda ennis ebbe la mia totale attenzione.Infilata la chiave nella serratura aprimmo la pora e come varcammo la soglia fummo in un vero e proprio campo di pallavolo.
Era meraviglioso il pareva costruito con assi di legno, i colori erano meravigliosi, le pareti bianche erano immacolate, nessuna crepa nell'intinaco e nessuna traccia di muffa, altro che la mia vecchia palestra.
La rete era ancora al suo posto e perfettamente tesa, oltretutto quel posto profumava di detersivo al limone.《Non ci credo》farfugliai sbarrando gli occhi.
《Già ci siamo infiltrati in palestra》commentò Andrea.
《Oh si, siamo dei vandali》esordì Simona.
《No, dico... un pallone》corsi nell'angolo a prenderlo, era pure gonfio.
《Vi prego facciano una partitina?》Gli altri non parevano molto entusasti, ma dato che dovevamo attendere i due ragazzi sotto la doccia, per restituirgli le chiavi accettarono.
Facemmo solamente qualche passaggio, ma fu meraviglioso, mi stavo divertendo tantissimo.
Il cuore batteva forte nel petto, avevo dimenticato quanto amassi la pallavolo, era divenuta il perno della mia vita, ne avevo bisogno, per stare bene con me stesse e poi, volevo assolutamente entrare in quel Club.
Giorgia decise che per quel giorno aveva dato a sufficienza, si sedette in mezzo al campo, con le gambe incrociate.
《Okay Okay, entri in squadra abbiamo capito》
《C'è una squadra?》Domandai sorpresa.
《Oh si》Disse Matteo.
《Fa un sacco di tornei》aggiunse ennis.
《Ah gia》Arianna si battè la mano sulla fronte.
《La Karasuno è conosciuta tra gli altri licei, per la sua squadra di pallavolo, non ci abbiamo pensato a dirtelo, ma nessuno della nostra classe è mai entrato nel Club di pallavolo e tanto meno si è unito alla squadra informò.
《Gia, neanche I panchina》sottolineò Matteo.
《Beh grazie》ridacchiai, per l'incoraggiamento dimostrato.
《C'è sempre una prima volta no?》seguì il suo della voce e vidi Davide sullo stipite della pora, con io suo amico dai capelli rossi, li affianco.
《Possiamo andare ora?》Chiusa anche l'ultima porta salutai tutti e li ringraziai uno ad uno per la meravigliosa giornata che mi avevano fatto trascorrere.
In realtà era una scusa per vedere se mi ricordassi tutti i nomi, ma ormai potevo considerare quei compagni di classe dei compagni d'avventure.
Ci scambiammo saluti e ringraziamenti ed ognuno se ne andò per la sua strada.Andai a casa, non vedendo l'ora di raccontare tutto.
Ero così di buo umore che una volta arrivata, aiutai persino a cucinare la cena e una volta a tavola non smettevo di parlare e raccontare come fosse andata la giornata.
Semplicemente non ci riuscivo, era più forte di me, ne sentivo la necessità.
Un po' come dopo un bel sogno, decidi di scriverlo, per non dimenticarlo, l'unica differenza era che tutto quello che era successo era realmente accaduto.
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una pallavolista chiamata Violetta
Fanfictionlontana da casa, dagli amici, dalla propria terra. in una scuola nuova. violetta si sente sola ed impaurita, si ritrova davanti alle sua fragilità. con un solo pallone da Pallavolo da cui attingere forza ed andare avanti.