Capitolo 4

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Aurora povIo e mio fratello eravamo arrivati da 10 minuti in questura, aspettavamo mio padre che venisse a riprenderciNon c'è la facevo più a stare dentro una cella Aurora: Daniel quando c'è ne andiamo, io già non c'è la faccio piùDaniel: stai cal...

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Aurora pov
Io e mio fratello eravamo arrivati da 10 minuti in questura, aspettavamo mio padre che venisse a riprenderci
Non c'è la facevo più a stare dentro una cella
Aurora: Daniel quando c'è ne andiamo, io già non c'è la faccio più
Daniel: stai calma auro, ora chiedo al poliziotto e vediamo che mi dice
Daniel: senta lei, dove cazzo sta mio padre? Noi non siamo colpevoli di niente ci dovete lasciare andare, sai benissimo chi è mio padre quindi è meglio che ci apri sta cazzo di cella se non vuoi ritrovarti la testa staccata
Poliziotto: Torricelli pesa le parole, sennò ti facciamo marcire qua dentro, comunque vostro padre è arrivato proprio adesso
Il poliziotto ci aprì e vidi mio fratello guardare malissimo il poliziotto, pensai in mente mia che sarebbe scoppiato il delirio se mio fratello avesse alzato una mano al poliziotto, per fortuna mio fratello si fermò e riuscimmo ad andare nella stanza dove ci aspettava mio padre
Arrivati in quella stanza sempre scortati dal poliziotto, vidimo seduto nella sedia mio padre molto nervoso

Aurora povIo e mio fratello eravamo arrivati da 10 minuti in questura, aspettavamo mio padre che venisse a riprenderciNon c'è la facevo più a stare dentro una cella Aurora: Daniel quando c'è ne andiamo, io già non c'è la faccio piùDaniel: stai cal...

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Ci sedemmo e mio padre diede un forte schiaffo a mio fratello che gli fece girare la faccia di lato
Mio fratello strinse i pugni
Massimo: Daniel che minchia fascisti? Ti avevo detto di fare una cosa buona e alla fine non hai saputo fare niente, sei una nullità
Daniel: papà non è colpa mia se qualcuno ci ha tradito e i poliziotti sono venuti a sapere della droga, di chi MINCHIA TI FIDI PÀ
Massimo: Daniel non urlare perché sai che mi fai incazzare, ora statti calmo che vi devo parlare
Aurora: ora che cazzo c'entro pure io in tutto questo, non dovevo neanche andare con Daniel, ed ora ci hanno beccato e mi tocca stare in carcere...
Daniel: papà ci libera subito, stasera torniamo a casa
Massimo: no Daniel sta volta non è così facile, ci sono problemi qui a Palermo, hanno messo dei nuovi giudici e dei nuovi magistrati che rompono le palle, non vi posso liberare hanno levato tutti i miei poliziotti fidati
Il mio cuore si fermò
Mio fratello diede un pugno sul tavolo
Poliziotto: Torricelli stai calmo sennò ti portiamo in cella
Massimo: Daniel stai calmo perché sennò è peggio, dovete ascoltarmi, allora vi volevano mandare al carcere di roma in due carceri separati, l'unica cosa che ho potuto fare e farvi mettere insieme al carcere Nisida di Napoli, vive anche un mio amico che può aiutarvi per qualsiasi cosa
Aurora: papà Ma che significa che io e Daniel dobbiamo andare in carcere... ma non può essere io devo continuare la mia vita... devo andare in palestra... devo vedere Erika... che cosa ho fatto io....
Mio padre mi prese le mani
Massimo: bambina mia ascoltami, non dovrete stare per tanto tempo, 1 settimana Massimo 2 e sarete fuori di lì, ma vi prego non fate casini e guardatevi sempre le spalle, Daniel te lo dico sopratutto a te, sai benissimo che con i napoletani non scorre per niente buon sangue, quindi cerca di mantenere l'animo calmo e non combinare danni perché sennò sarà impossibile tirarvi fuori da lì
Daniel: papà ma come cazzo facciamo, già solo appena sanno che siamo palermitani ci guarderanno malissimo
Massimo: appunto tu l'unica cosa che devi fare è stare attento a tua sorella, tenere duro e non prendersela con nessuno
Tremai al solo pensiero di andare in carcere per di più in una città che non è la mia
Massimo: adesso vi faranno tornare a casa per prepararvi le cose e poi partirete subito
Il poliziotto entrò dentro la stanza
Poliziotto: siamo pronti per portarvi a casa vostra per preparare le valigie
Mi alzai e segui mio padre e mio fratello, stavamo passando accanto a celle dove all'interno c'erano uomini e ragazzi
Ad un certo punto sentì fare uno schifoso commento per me da un ragazzo che era dentro la cella...
Ragazzo: wee bambola tu pozz offriri un cocktail?
Anche mio fratello e mio padre sentirono questo commento
Daniel: che minchia hai detto testa di cazzo
Mio fratello stava continuando a parlare ma mio padre lo fermò
Massimo: Daniel stai calmo, ci penso io
Mio padre si avvicinò alla cella di quel ragazzo e vidi che quel ragazzo sbiancò vedendo mio padre
Massimo: che cosa hai detto a mia figlia? Ripeti ora che ci sono io davanti a te
Ragazzo: don Massimo mi scusassi, non sapevo che era sua figlia, sa benissimo che non mi sarei mai permesso
Vidi che mio padre lo prese dal collo
Massimo: appena uscirai da qua dentro cerca di non sbagliare con me perché puoi ritenerti morto, anzi sarai al mio servizio e se mi tradisci uccido te e tutta la tua famiglia
Lo stava soffocando
Aurora: papà ti prego lascialo andare
Per fortuna lo lasciò e uscimmo dalla questura e salimmo in macchina con dei poliziotti diretti verso casa
In macchina pensavo a tantissime cose... al fatto che la mia vita fa schifo, sopratutto perché sono nata in una famiglia mafiosa
Mio fratello era molto nervoso e arrabbiato, infatti neanche aveva più parlato con mio padre
Dopo un po' arrivammo a casa, i poliziotti ci diserro che ci davano 15 minuti per sistemare tutti i vestiti
Entrai in casa seguita da mio padre e da mio fratello e mi diressi subito in camera mia
Arrivati nella mia stanza scoppiai in un pianto incessante... non volevo lasciare la mia casa... la mia città... i miei amici.. i miei ricordi..
Presi la valigia e misi dentro un po' di vestiti, sperando che come diceva mio padre saremmo rimasti per poco..
Poi andai nella mia scrivania e vidi la foto della mia adorata mamma
Aurora: mamma mi manchi da morire, ti prego dammi la forza di andare avanti, sostienimi sempre

Poi andai nella mia scrivania e vidi la foto della mia adorata mammaAurora: mamma mi manchi da morire, ti prego dammi la forza di andare avanti, sostienimi sempre

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MAMMA DI AURORA☝🏻 (LUISA)

Mi hanno sempre detto che io sono uguale alla mia mamma è questo mi ha sempre resa orgogliosa...
Misi la foto dentro la valigia e scesi giù che mi aspettavano già mio fratello e mio padre
Mi girai un ultima volta a guardare la mia casa e poi mio padre saluto me e Daniel dicendo che sarebbe venuto a trovarci presto
Sali in macchina dei poliziotti e partimmo nel mentre che guardavo la mia amata Palermo allontanarsi...
Chissà cosa mi aspetterà lì a Napoli...












Spazio autrice:
Ecco il capitolo 4, spero che vi piaccia, lasciate una stellina e dei commenti⭐️
Baci😘

Amore fra le sbarre/CIRO RICCI/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora