Capitolo 7

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Ciro Ricci povStavo parlando con gli altri mentre fumavo una sigaretta, qui dentro avevano già capito chi ero e che con me non si scherzava affatto

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Ciro Ricci pov
Stavo parlando con gli altri mentre fumavo una sigaretta, qui dentro avevano già capito chi ero e che con me non si scherzava affatto...
Dovevamo farla pagare a quel pezzo di merda di Carmine Di salvo e fare capire al chiattilo che è meglio per lui che sceglie gli amici buoni perché sennò farà una brutta fine
Ciro: edoa adesso che nelle celle ci sono il piecoro e il chiattilo li andiamo a trovare.
Stavamo per salire, quando dal cancello entrarono un ragazzo e una ragazza mai visti prima...
La ragazza era uno schianto mamma mia... capelli scuri lunghi... occhi verdi.. bocca carnosa... fisico da paura... mi era diventato duro solo a guardarla
Vidi che i suoi occhi incontrarono i miei e sentì dentro di me una sensazione che non avevo mai sentito prima... i suoi occhi mi penetravano l'anima..
Ad interrompere i nostri sguardi fu il ragazzo accanto a lei... giuro che mi stava in cap o cazz, l'avrei ucciso con le mie mani
Vidi che lui mi guardò malissimo ed anche io ricambiai lo sguardo guardandolo male
Dopo un po' se ne andarono
Ciro: Totò quindi quelli che sono entrati adesso non li conosce nessuno?
Totò: no Cirù mai visti in vita mia
Ciro: va bene, allora andiamo dal piecoro e dal chiattilo
Ero con gli altri che stavamo camminando per andare nei nostri alloggi

Tutti ci guardavano perché sapevano che ero io il boss qui dentro, io comandavo il carcere oramai Arrivammo all'interno delle nostre celle e c'era Lino la guardiaCiro: linù vatti a fare nu giro Lui senza obbiettare se ne andò lasciandoci da soliSt...

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Tutti ci guardavano perché sapevano che ero io il boss qui dentro, io comandavo il carcere oramai
Arrivammo all'interno delle nostre celle e c'era Lino la guardia
Ciro: linù vatti a fare nu giro
Lui senza obbiettare se ne andò lasciandoci da soli
Stavamo camminando per andare nella cella del chiattilo e del piecoro, ma mi fermai perché vidi quel testa di cazzo che interruppe gli sguardi fra me e quella ragazza
Ciro: wagliu, prima di andare dai quei due, facciamo visita al nuovo arrivato, dobbiamo capire chi è, da dove viene e deve anche capire chi comanda
Tutti erano d'accordo con me
Pino: è nella cella mia il nuovo arrivato, è megl ca si comporta buon
Entrammo nella cella e il ragazzo si girò verso di noi
Ciro: allora nuovo arrivato chi sei e cosa ci fai qua

Tutti ci guardavano perché sapevano che ero io il boss qui dentro, io comandavo il carcere oramai Arrivammo all'interno delle nostre celle e c'era Lino la guardiaCiro: linù vatti a fare nu giro Lui senza obbiettare se ne andò lasciandoci da soliSt...

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Dissi fumando la mia sigaretta

Vedevo che era alto come me e impostato come me, neanche si spaventava, e sembrava molto simile a me caratterialmente Daniel: che mi minchia volete da me? Mi stavo già innervosendo questo non aveva capito un cazzo, come si permetteva a parlarmi in...

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Vedevo che era alto come me e impostato come me, neanche si spaventava, e sembrava molto simile a me caratterialmente
Daniel: che mi minchia volete da me?
Mi stavo già innervosendo questo non aveva capito un cazzo, come si permetteva a parlarmi in questo modo
Mi avvicinai a lui
Ciro: comm cazz ti permetti di parlarmi così? Ma tu lo sai chi cazz song ij? A Cal a voce strunz
Daniel: cu minchia si? U mi rappresienti niente Tu u sai cu sugnu io?
Avevo capito che questo dall'accento non era napoletano e anche i miei amici lo avevano capito
Eravamo a tu per tu, testa contro testa
Ciro: aro vieni? Non sei napoletano?
Daniel: no sugnu palermitano, non la vedi la differenza fra me e te, tu si un fango io no
Lo stavo per ammazzare, quando il comandante ci interruppe
Comandante: Torricelli jamm muoviti che ci aspettano giù, e voi che ci fate qua? Scendete che sta arrivando la direttrice per parlarvi, disse rivolgendosi a noi
Torricelli... quel cognome... non poteva essere... lui era figlio di Massimo Torricelli quel testa di cazzo palermitano con cui avevamo degli affari, loro sicuramente sono stati a tradirci lì al porto
Doveva morire sto test e cazz, mi ha mancato di rispetto davanti a tutti
Ciro: wuaglio avete capito chi è? U figl ri Massimo Torricelli
Edoardo: ma chi o Palermitano?
Ciro: lui è, deve morire wuaglio, non ha capito proprio nu cazz, si è messo contro la persona sbagliata...
Scendemmo di nuovo giù e c'erano tutti, anche le ragazze tra cui quella ragazza con cui mi scambiai gli sguardi, c'era anche quel testa di cazzo di toriccelli e vedevo anche che la ragazza andò verso di lui... un senso di gelosia mi pervase... volevo uccidere chiunque
Nel frattempo c'era anche quella viola che non smetteva di guardarmi e di sorridere, me la dovevo fare e mi sarei fatto anche la ragazza misteriosa con gli occhi verdi











Spazio autrice:
Ecco il capitolo 7, spero che vi piaccia, lasciate una stellina e dei commenti⭐️
Baci😘

Amore fra le sbarre/CIRO RICCI/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora