CAPITOLO 6

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<<perché il preside chiede di te?>> si avvicina Jody titubante, con le mani strette fra le bretelle del suo zaino fucsia.

<<se lo sapesse secondo te sarebbe così preoccupata? guardala, sta sudando freddo!>> Grace premurosa, mi appoggia il dorso della sua piccola mano dalle dita affusolate, sulla mia fronte appurando che non avessi la febbre. <<Wen che ti succede?>>

<<sono solo agitata. Che vorrà da me il preside? Io non ho fatto nulla>> mi agito. E tutto questo mi sembra strano, io generalmente non mi faccio coinvolgere dalle emozioni.

<<tranquilla, se non hai fatto nulla, evidentemente ti vorrà fare gli auguri>> ipotizza Jody cercando anche lei di confortarmi.

<<avrebbe chiamato anche Mettew, anche lui è nuovo nella squadra>> indico la sua foto sulla vetrina.

Se fosse stato vero, cosa che non ritengo possibile, ciò che dice la mia amica, allora il preside avrebbe anche chiamato l'altro ragazzo in presidenza.

Ma la cosa che mi innervosisce di più, è il non capire tutta questa ansia inutile che continua ad insinuarsi nella mia mente, cominciando a farmi venire mille paranoie inutili, magari è davvero una cosa da nulla ciò che mi deve dire l'uomo che dirige questa scuola.

<<mi accompagnate? >> chiedo facendomi coraggiosa, cercando di eliminare le brutte sensazioni che mi turbano. <<anche perché temo di non sapere dove sia la presidenza>> continuo imbarazzata.

<<certo, tranquilla>> mi sorride Grace bonaria.

<<vedrai che molto probabilmente ti parlerà della squadra. Sei una ragazza nuova in questa scuola e non hai fatto nulla di male>> mi affianca Jody mentre ci avviamo nello studio del preside.

Non lo avevo mai visto di persona, ma da quello che mi hanno raccontato le ragazze, è un signore grande di età, ma un uomo di bell'aspetto e sempre molto composto. Magari mi vuole solo dare il benvenuto all'interno della scuola, o magari all'interno della squadra di basket.

Cerco comunque di non fasciarmi la testa prima del dovuto, magari non è preoccupante il fatto che mi chiamasse in presidenza.

<<comunque, come pensi di fare con mio fratello?>> mi giro osservando Jody.

Ha un sorriso sul volto, e mi fa piacere notare che sia felice di poter uscire con un ragazzo che le piace, ma in ogni caso, non mi piace che dovessi rimetterci io, che nella loro vita famigliare non centro nulla.

<<non lo so>> rispondo sincera e sblocco di nuovo lo schermo, andando su WhatsApp e leggendo ancora una volta il messaggio che Austin mi ha inviato. Non sapevo cosa scrivergli.

<<beh potresti cominciare con un "ciao Austin">> ipotizza ironica.

La guardo accigliata <<non è da me>> dico ovvia posando il telefono nella tasca centrale del mio felpone comodo.

<<concordo>> si intromette Grace <<nonostante sia un appuntamento forzato, non vedo perché non debba comportarsi come sempre o fare la parte di una ragazza che non è>> alza le spalle.

<<non aspettarti abbracci e baci con tuo fratello, perché ti avviso già che non c'è ne saranno>> le punto l'indice addosso <<ti rammento ancora una volta, che lo faccio per fare un favore a te, e non per tuo fratello>>

<<si ma almeno sforzati un po'. Mio fratello ci tiene a questo appuntamento, ti chiedo solo di non essere scortese con lui, non voglio che ci rimanga male...>> la rossa abbassa lo sguardo sul pavimento lucido dei corridoi pieni di alunni che andavano di fretta.

IL MIO CUORE PALLEGGIA PER TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora