"Dai, ridammelo!"
Salto cercando di afferrare il cellulare che Michele mi ha rubato e ora tiene in mano, sollevato in aria, fuori dalla mia portata in modo che non possa riprendermelo.Se ne sta lì fermo, col braccio teso verso l'alto e un sorriso smagliante in viso, mentre io mi aggrappo alle sue spalle saltando.
"Te lo ridò solo se mi dai un bacio!"A quel punto mi fermo, e tirandolo per il maglione nero attillato che gli ho regalato al suo compleanno gli schiocco un bacio sulle labbra.
"Fatto" sussurro con le mani sul suo petto.
Al mio gesto lui sorride, e mi infila il telefono nella tasca posteriore dei jeans."Regà, gli altri hanno detto che ci stanno aspettando al locale. Andiamo?"
Thomas sbuca da dietro la macchina di Michele con il cellulare in mano, indicando la strada."Io ripeto che secondo me è troppo presto per andare a ballare" conviene il mio ragazzo, mentre mi fa cenno di entrare nell'automobile. Scrocco a Thomas il posto davanti, anche per godere meglio del riscaldamento.
"Ma sì, facciamo in tempo a bere qualcosa nel frattempo che arriva altra gente. Sicuramente non saremo gli unici" risponde il ragazzo dietro, sporgendosi fra i sedili anteriori per farsi sentire meglio.
"Ma li conosciamo i ragazzi che sono lì?" Gli chiedo, improvvisamente accorgendomi di questo particolare non indifferente.
"Io sì, tu no. Sono tre maschi e due femmine, hanno più o meno la nostra stessa età" mi risponde tranquillo."Io li conosco, quindi tu sei l'unica, Vic" ridacchia il castano alla guida, mentre parcheggia non lontano dall'ingresso del locale.
"Dai, scendiamo che te li presento" apre la portiera e seguo il suo gesto, imitandolo anche quando si avvia con passo sicuro verso il gruppetto di persone sul marciapiede."Aò, ce l'avete fatta!" Esclama un ragazzo, venendoci incontro non appena ci vede per abbracciare Thomas.
"È Vic che ci ha messo un secolo a prepararsi" scherza Michele cingendomi le spalle col suo braccio destro.
Fingo una risatina, lui sa benissimo che mi danno fastidio queste battute.Noto con dispiacere che tutti stanno fumando. Non fumo, mi fa schifo il suo odore e sono consapevole del fatto che sia dannoso.
Ma comunque posso convivere con un fumatore, ho avuto un fidanzato in passato che aveva questo stupido vizio.Due dei ragazzi che erano già lì sono leggermente lontani dal gruppo, di un paio di passi, e non rientrano nel fascio di luce generato dal lampione, perciò di loro scorgo a malapena la figura. Parlottano concitatamente, ma non riesco a pescare alcuna parola dal fitto discorso che a tratti pare una discussione.
Decido allora di concentrarmi sugli altri tre, e porgo la mano prima alle ragazze presentandomi.
"Ginevra" dice solo la prima.
Avrà al massimo un anno in più di me, ma la minigonna che indossa (rigorosamente senza alcun tipo di calza al di sotto di essa) è più corta della mia di almeno dieci centimetri.I capelli scurissimi sono raccolti in una coda alta tiratissima e molto lunga, è truccata esageratamente e il top che indossa è praticamente un reggiseno striminzito che a malapena copre i punti essenziali.
Fin da subito mi dà l'impressione di essere una che va un po'con chi trova, ma tralasciamo i miei modi troppo diretti e concentriamoci sull'altra ragazza."Io sono Camilla, è un piacere" sorride lei abbracciandomi.
Questa mi sta già simpatica.
Ha dei capelli fucsia che le arrivano a metà collo, e quantomeno non è vestita come se dovesse esibirsi in un night club.Mentre parliamo non mi sfuggono gli occhi del mio fidanzato che puntualmente cadono sulla scollatura di Ginevra. Sto per dirgliene quattro, quando per fortuna il primo dei tre ragazzi, quello che ci aveva già salutati, decide di fare un passo avanti una volta finita la sigaretta.
"Lui è Leonardo, te ne avevo parlato un po' di tempo fa" finalmente Michele si distrae e mi presenta al ragazzo.
"Chiamami Lello" dice facendomi un occhiolino amichevole che mi rallegra.Sembra un po' un bambino, però ha qualcosa che lo differenzia e lo fa apparire come il ventenne che probabilmente è.
Lui è vestito un po' alla come viene, ma fra quei capi un po' confusi scorgo una sorta di stile indie che non mi dispiace."Regà, se vi presentate magari possiamo anche entrare prima delle due di notte" dice Leonardo voltandosi verso i due nella penombra, che improvvisamente si zittiscono facendo lo stesso.
Uno dei due fa qualche passo avanti, rientrando nel fascio di luce, e rivelandosi come un bel ragazzo dai capelli lisci e lunghissimi."Piacere, mi chiamo Ethan" mi schiocca un bacio su entrambe le guance con inaspettata eleganza e professionalità mentre mi stringe con delicatezza la mano che gli avevo porto.
A occhio e croce direi che è straniero, o quantomeno in parte, data la erre moscia che ho notato quando ha detto piacere.Ha dei tratti esotici, e un sorriso tenerissimo, che in molti definirebbero cute.
È elegante, nei gesti e negli abiti che indossa.Esattamente come l'altro che stava parlando con lui, che ha deciso di palesarsi uscendo da una nube di fumo.
"Ecco Vic, lui è Damiano" Michele indica il ragazzo inespressivo davanti a me, che mi fissa molto attentamente.Ha uno sguardo penetrante che mi mette un po' in soggezione mentre mi fa il baciamano come un vero gentiluomo, e io non riesco a trattenere un'espressione meravigliata al viso particolare che mi trovo davanti.
È molto spigoloso e scavato sulle guance, ha due zigomi rilevanti e un naso imponente - il naso romano.Qualcosa mi dice che fra lui e Ethan c'è più di una semplice amicizia, entrambi capelloni (anche se Damiano li ha più corti e raccolti in un codino) e vestiti curiosamente abbinati.
È truccato. Non che mi dia fastidio, anzi, però non credo di aver mai apprezzato così tanto la matita sugli occhi di un uomo. A Michele, invece, i ragazzi col trucco hanno sempre dato un senso di disagio. Mi stupisco che siano amici, considerata anche la propensione del mio fidanzato a disprezzare gli omosessuali. Questo suo lato mi ha sempre messa in difficoltà, ma lo amo per altro e di certo non per quello.
Damiano però ignora Michele, e dopo essersi avvicinato a me di qualche passo rivela una voce graffiata e profonda:
"Nun ascoltallo e chiamame Icaro"
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La Queen e il Duke // Damoria
FanfictionVictoria e Damiano. Damiano e Victoria. La Queen con il suo Duke, come piacciono a noi. I commenti sono ben accetti, vi aspetto tutti nella sezione apposita con le vostre opinioni. ⚠️CONTENENTE SCENE DI: -Violenza -Sesso -Alcool -Droga -Linguaggio i...