La Queen e il Duke // Damoria

Capitolo 1

"Icaro? E perché?"

"Damiano è troppo intimo" risponde il ragazzo, sorprendendomi con questa particolarità che di solito è utilizzata dalle prostitute.

Mi guarda con un'espressione che all'apparenza potrebbe sembrare di sufficienza, ma secondo me gli sono solo indifferente.

Ovviamente, smontando subito la mia prima tesi Damiano, o meglio Icaro, appoggia la mano destra sul corrispettivo fianco di Ginevra, al limite col toccarle il fondoschiena.

"Annamo? Se gela qua fuori" Accenna con il capo all'entrata del locale, dove poi si dirige con tutto il gruppo dietro a seguirlo.

"È strano questo Icaro" sussurro perplessa nell'orecchio a Michele.

"A tutti sembra strano all'inizio, poi cominci a frequentarlo e fidati che è una delle persone più simpatiche che potrai mai conoscere. È molto interessante, ha sempre qualcosa da dirti. E poi è un bravo amico" risponde con semplicità mentre ci sediamo al bancone ordinando i primi drink.

"A me per adesso sembra proprio un coatto... comunque ora beviamo e poi andiamo a ballare!" decreto, facendo ridere Michele nel frattempo che indico la pista.

~

Passiamo qualcosa come due ore a ballare, finché non ci fanno male le gambe e ci sediamo sui primi divanetti che troviamo.

Ho ballato un po' con tutti, tranne che con Ginevra e Icaro che a un certo punto della serata sono spariti, probabilmente sono andati in bagno a fare quello che si fa nei bagni dei locali il sabato sera.

Sono al quinto drink quando Michele mi ferma, vietandomi di bere ulteriormente.

Quello che ha bevuto di meno è sicuramente il ragazzo dai capelli corvini di cui dieci minuti dopo che me l'ha detto mi sono scordata il suo nome. Non sembrava entusiasta di essere qui, ma da quel che ho capito lui e Camilla stanno insieme, quindi è probabile che sia venuto solo perché c'è lei.

"Vado a cercare Icaro, sarà in bagno a farsi qualcuna" dice Leonardo, mentre si avvia barcollando verso la zona appunto dei bagni.

"E Ginevra?" Chiedo interdetta, rivolgendo uno sguardo stranito a coloro che sono seduti davanti e accanto a me.

"Ginevra? Ah, probabilmente se n'è andata con qualche tipo dopo aver scopato col suo amichetto Damianuccio" ridacchia Michele cingendomi le spalle con un braccio.

"Quindi non stanno insieme" deduco pensierosa, vedendo la porta dei bagni aprirsi e uscire da lì Leonardo che tiene appoggiato alle sue spalle Icaro di certo ubriaco marcio.

"Lui non ha mai avuto una relazione con nessuno. Non mi ha mai spiegato il perché, non vuole dirlo" si alza in piedi aiutando l'amico a portare fuori il ragazzo di cui stavamo parlando.

"O forse non glielo hai mai chiesto" dico io, ma nessuno mi sente perché sono tutti indaffarati a uscire vivi dalla calca di persone che si è formata col passare delle ore.

Appena mettiamo piede fuori dal locale tiro un sospiro di sollievo, che si trasforma in una nuvoletta nel freddo invernale di queste sere di Dicembre.

"Michele, ma come ti è venuto in mente di lasciarmi lì da sola? Stavo per essere schiacciata da tutta quella gente, non ti sei curato minimamente di farmi uscire da lì sana e salva" dico andandogli incontro, nonostante il ragazzo di Camilla mi avesse offerto una mano per uscire dal locale (che avevo rifiutato proprio per fare questa scenata).

"Dovevo aiutare Lello, non vedi com'è ridotto questo?" Accenna a Icaro che se ne sta seduto sul marciapiede a gambe tese e divaricate con la schiena appoggiata alla parete dell'edificio, la testa china, gli occhi chiusi e la bocca semiaperta.