Cap 4

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La piccola Afrodite in quel momento stava uscendo da scuola, era stata una giornata piena di emozioni, perché avevano fatto la festa per la fine dell'anno scolastico e i bambini si erano divertiti molto

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La piccola Afrodite in quel momento stava uscendo da scuola, era stata una giornata piena di emozioni, perché avevano fatto la festa per la fine dell'anno scolastico e i bambini si erano divertiti molto.

Da qualche anno aveva scoperto, o almeno i genitori gli avevano spiegato in parole semplici per una bambina di soli sei anni che era stata adottata, ma che l'amavano come se fosse sangue del loro sangue.

Il sangue non creava la famiglia, ma erano l'amore che legava gli uni a gli altri, che creava un nucleo famigliare unito e amorevole.

Era meglio saperlo dai genitori che da qualche estraneo che per cattiveria gli avrebbe rivelato la verità, anche se quella non era una vera e propria verità, dato che Afrodite era capitata in quella famiglia in modo assai molto più "violento" che in modo "dolce stile fiaba" con il fatto dell'adozione.

Nessuno avrebbe parlato, anche perché se qualcuno lo avesse fatto, il boss Zeus Raimundo Mendoza, si sarebbe sicuramente divertito, a fargli passare delle ore infernali, prima di farlo morire definitivamente.

Però come dice il proverbio, meglio prevenire che curare.

E quindi gli avevano raccontato la storia, in modo fiabesco e non veritiero.

Ovviamente, nessuno avrebbe avuto il coraggio ho la pazzia di sfidare quella famiglia, colpendo la bambina con parole veritiere, per colpire i Mendoza.

No non avrebbero mai osato, ci tenevano alla loro pelle.

E quella dolce e innocente bambina, non avrebbe mai e poi mai scoperto la cruda e dura verità.

Quella verità, che la famiglia si erano promessi che non sarebbe mai saltata fuori e che se la sarebbero trascinati nella tomba.

Il pensiero che Afrodite potesse guardali con occhi diversi, per quanto fosse un duro lo avrebbe straziato il cuore, perché quella bambina gli era entrata dentro fino alle ossa, sentendola come fosse figlia sua.

Come se fosse sangue del suo sangue.

La stessa cosa sua moglie, aveva un amore incondizionato per Afrodite, come solo una mamma può amare i propri figli.

Per Eros era diverso, non l'aveva mai considerata sua sorella, no il suo cuore gli suggeriva ben altro, da quando era arrivata per la prima volta in quella casa.

Solo che un bambino di otto anni, non è consapevole dell'emozioni che aveva iniziato a provare per quella piccola creatura, sapeva solo che l'istinto gli suggeriva di proteggerla sempre con tutto se stesso.

Man mano crescendo, quella protezione diventava sempre più forte, quel legame speciale che avevano instaurato anno dopo anno, stava diventando un qualcosa sempre più intenso e unico.

Che un domani si sarebbe trasformato in qualcosa di più profondo e adulto.

L'amore che i grandi provano quando si incontra la propria anima gemella.

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