Cap 31

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Afrodite

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Afrodite

Era passata una settimana da quella chiamata, in cui Eros aveva perso completamente il controllo.

Non l'avevo mai visto in quello stato.

E da quella sera, che si faceva vedere poco, usciva presto e rientrava solamente in tarda notte, sicuramente era per non farsi vedere di nuovo in quel modo e sono sicura che stava mettendo fretta hai suoi uomini per trovare Kadim.

Sospirai, svegliandomi in piena notte, con una voglia incredibile di gelato alla vaniglia.

Io e le mie voglie notturne che mi stanno prendendo ne gli ultimi giorni, erano incredibili.

Mi svegliavo in piena notte affamata.

Sentii mia figlia muoversi nel mio pancione, mentre spostavo lo sguardo di fianco a me, trovando mio marito profondamente addormentato con i boxer bianchi indosso.

Mio Dio, era una visione sensuale per la mia vista e per i miei poveri ormoni ballerini.

Spostai lo sguardo, tirandomi su lentamente, mentre mi sistemavo la camicia da notte, per poi alzarmi in piedi pronta a uscire in punta di piedi, dalla camera da letto.

Chissà a che ora sarà rientrato, non volevo che si svegliasse.

Era sotto stress, lo vedevo, lo percepivo.

Era così furioso e fuori controllo, che si stava facendo vedere da me il meno possibile e a malapena mi sfiorava per una carezza ho un bacio.

Avevo capito che per la sua furia latente e quasi del tutto fuori controllo, aveva paura di sfogarla su di me, mentre facevamo l'amore.

Perché è in quel frangente che amava perdere il controllo e lasciarsi andare completamente.

Poteva essere anche un boss, un uomo dominante che amava il potere e avere tutto sotto controllo, ma aveva anche quel lato buono, che conoscevo solo io e avrebbero visto i nostri figli.

Non si sarebbe mai perdonato se durante l'atto avrebbe fatto qualcosa di errato oppure poteva fare qualcosa senza volere a nostra figlia.

E questo fa capire che uomo straordinario fosse, anche se non era del tutto ordinario o il prototipo di uomo che le mamme e i padri augurerebbero alle proprie figlie.

Ma per quanto oscuro possa essere Eros, a quella luce speciale, che ti faceva rendere conto che non era completamente cattivo.

E io amavo quella parte da morire, amavo il suo essere così com'è, perché sapevo che dentro di se, aveva qualcosa in più che gli altri non avrebbero mai avuto la fortuna di vedere.

E io che speravo che Kadim non lo trovassero mai, per una mia paura, ero arrivata al punto, da quella sera dalla cena dei nostri genitori, a sperare che lo trovassero il prima possibile, perché non sopportavo di vedere il mio uomo così.

La Mia Piccola RondinellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora