Cap 12

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Eros

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Eros

Mi mossi nell'incoscienza del sonno, fino a svegliarmi, trovandomi un raggio di sole accarezzare il mio viso,

infastidendomi.

Ieri mi ero dimenticato di chiudere come si deve la finestra, sbuffai, passandomi una mano sul viso sospirando, mentre cercavo di risvegliarmi come si deve, sentendo il corpo caldo e sinuoso di mia moglie muoversi nell'incoscienza del sonno, accarezzandomi con quella pelle vellutata come seta di quelle cosce sensuali, la mia erezione mattutina, facendomi digrignare i denti per il desiderio, che si stava risvegliando in me.

Le afferrai la coscia, portandola intorno al mio fianco duro, immobilizzandola in una presa decisa.

-Buona ragazzina..-

Sussurrai con voce roca, mentre la vidi emettere un dolcissimo broncio, come se avvertisse che l'avessi immobilizzata, così da non potersi muovere.

-Dio.. Sei una tentazione anche mentre dormi.-

Sussurrai con voce sensuale, accarezzandole dolcemente quel viso dolce da bambina, che mi faceva impazzire non solo di desiderio carnale ma anche di un immenso amore.

Feci scorrere la mia mano, lungo il profilo del suo viso, fino alla curva della sua spalla, scendendo lungo il suo seno, massaggiandolo lentamente, mentre avvertivo il respiro della mia bellissima rondinella, accelerare nell'incoscienza del sonno.

Ghignai maliziosamente, proseguendo la mia tortura mattutina, avevo ancora tempo, prima di uscire e andare al casinò, avevo tutto il tempo per una sana scopata mattutina.

Presi a stuzzicare il suo capezzolo, pizzicandolo giocosamente, fino a sentirlo indurirsi di piacere, allungandomi verso di essa, catturandolo fra le mie labbra, iniziandolo a leccare e succhiare, mentre la mia mano, continuava la sua esplorazione, lungo la curva sensuale del suo fianco, fino al suo delizioso culetto, strizzandolo con fare possessivo.

I gemiti delicati e sensuali della mia donna, mi stavano inondando i sensi, sentendo il bisogno impellente di sprofondare dentro di lei.

Era un urgenza che dovevo colmare subito, ho sarei impazzito del tutto.

Lei la mia dose di droga giornaliera, al quale non riuscivo a rinunciare per più di qualche ora, e mai lo avrei fatto.

Le lasciai andare la gamba, spingendola di schiena, mentre la vidi muoversi, sintomo che si stava svegliando, facendomi sorridere maliziosamente.

Spostai del tutto le lenzuola di seta dal suo corpo, così d'avere quella meraviglia a mia disposizione.

"-Così ti voglio sempre amore mio, nuda nel nostro letto, pronta a essere presa in qualsiasi momento.-"

Mi spostai verso di lei, allargandole le cosce, fino a esporre meravigliosamente la sua passerina liscia e rosa, pronta per essere mangiata da me.

Mi tuffai in mezzo alle cosce calde e sensuali della mia donna, mentre afferravo le grandi labbra della sua figa, allargandogliela in modo d'averla completamente aperta per me, iniziandola a leccare sensualmente su tutta la sua lunghezza.

La Mia Piccola RondinellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora