ONESHOT 40.

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"Quando vorresti fermare il tempo, far durare per sempre un momento, restare immobile a vivere un'emozione."
-Fonte: Tumblr

Mason si gira appena verso dietro, dove sono accomodata, osservando me e poi la culla di Lizzie. Ho deciso di stare qua con lei, visto che è il suo primo viaggio in auto e volevo che andasse tutto per il meglio.

Oggi è la prima volta che vede il mondo, visto che siamo appena state dimesse dall'ospedale. E sono così emozionata che osservo tutto con gli occhi lucidi, come se anche per me fosse la prima volta che ho piacere di vedere il mondo intorno a me.

"Principesse, tutto bene?" Mason mi porge appena la sua mano per accarezzarmi per qualche secondo, perciò faccio sì che le nostre dita si tocchino, poi lui riporta entrambe le mani sul volante "Tra poco arriviamo a casa." gli trema leggermente la voce per l'emozione di far entrare  nostra figlia per la prima volta nella nostra casa. E devo dire che lo capisco.

"Stiamo bene, Mase. Lizzie osserva curiosa." non si è addormentata nulla da quando siamo saliti in auto, ma non si è nemmeno messa a piangere. Sembra davvero incuriosita dall'ambiente circostante. "Abbiamo voglia di scendere dalla macchina e respirare un po' di aria fresca e poi entrare nella nostra casa."

Vedo un sorriso nascere sul volto di Mason, dallo specchietto retrovisore, cosa che fa sorridere automaticamente anche me. "Ah sì? Perché è la stessa voglia che ho io. La nostra famiglia insieme per la prima volta. Ah piccola Lizzie, ti piacerà la tua stanzetta, la mamma l'ha studiata per te." La bambina sorride, come se la voce di suo papà le facesse questo effetto, e nel frattempo mio marito parcheggia la macchina davanti a casa.

Io slego le cinture, mentre lui scende dall'auto e fa il giro per venire ad aprire lo sportello e aiutarmi a scendere la bimba e tutte le cose che avevo con me all'ospedale. Lo ringrazio per la premura, mentre lui mi stampa un bacio sulle labbra.

"Benvenute a casa, siamo arrivati." appende sulla spalla il borsone con dentro i miei cambi e le poche cose della bimba, poi mi posa la mano sulla spalla mentre io prendo in braccio la bimba, lasciando il seggiolone in macchina, visto che dentro abbia già sistemato le sue culle ecc.

Alzo lo sguardo per osservarlo attentamente e mi rendo conto che ha un non so che di strano, come se mi stesse nascondendo qualcosa. "Mase, che succede?"

Lui sgrana appena gli occhi, come se si sentisse colto in flagrante "Ehm, nulla, perché?" si passa la mano sulla nuca, in modo agitato, confermando così che c'è qualcosa che non mi sta dicendo "Dai andiamo?! Inizia a fare freddino qui fuori."

"Mason... ti conosco abbastanza bene per capire quando menti. Che ti prende?" mi agito immediatamente davanti alla prospettiva che mi stia tenendo nascosto qualcosa di importante che mi potrebbe far crollare, o far crollare noi...

"Amore mio, dentro ti spiegherò ogni cosa. Ti fidi di me?" mi sorride e i suoi occhioni mi scrutano attenti come se volesse convincermi della sua buona fede e della sua lealtà e io, ovviamente, annuisco. Stiamo insieme da anni, so quanto mi ama, so che non mi mentirebbe o farebbe male, soprattutto non adesso che ho messo al mondo la nostra bambina, il frutto del nostro amore.

Quando l'ha presa tra le sue braccia, ha pianto ininterrottamente mentre mi ringraziava, ripetendo quanto ci amasse e fossimo belle, perciò, mi fido di lui e delle sue buone intenzioni. Sempre. Mi dimostra ogni giorno quanto io sia importante e indispensabile per lui.

"Andiamo Mase, andiamo." lui sorride capendo che sono d'accordo sull'andare avanti, e arriviamo davanti alla porta. Infila le chiavi nella toppa e poi si gira a guardarmi per qualche secondo, sorridendo con aria colpevole.

"Scusami... e sappi che è stata un'idea di Ben, tanto se le cose le fa lui non ti arrabbi mai, per la sua figlioccia." sbuffa leggermente con tono melodrammatico mentre parla del mio rapporto con il suo migliore amico, mentre io lo guardo confusa.

Non faccio in tempo a chiedergli di che cosa stia parlando, che apre la porta davanti a noi e, immediatamente, da dentro si sentono diverse voci urlare. "Benvenuta Lizzie."

Facciamo qualche passo verso l'interno e resto a bocca aperta quando vedo diversi festoni appesi alle pareti, tra cui uno striscione con su scritto "Ben arrivata Lizzie", poi diversi palloncini bianchi e un tavolo pieno zeppo di cibo e con una torta enorme con su una statuina di una bimba biondina.

Sposto lo sguardo in avanti e osservo uno a uno i nostri amici che, emozionati, hanno un sorriso enorme sul volto e fissano la bambina tra le mie braccia. "Ragazzi... ma non dovevate fare questa sorpresa." è l'unica cosa che dico, pensando al disturbo che si sono dati, anche se devo dire che il cuore mi batte forte per la felicità che loro siano qua e abbiamo voluto condividere con noi questo momento, mi fa capire quanto ci tengano anche loro alla nostra bambina.

"Invece sì. Perché è la bambina che stavamo aspettando tutti. La principessa di tutti noi." il primo a parlare è Benjamin, che si avvicina a me e bacia la manina della piccola, poi mi chiede se può prenderla in braccio, e io acconsento immediatamente. Sorrido quando lo vedo coccolarla e cullarla, so che presto le ragazze, che ora si limitano a piangere, faranno a gara per rubargliela.

Mason mi cinge la vita con il braccio, posandomi un dolce bacio sulla guancia. "Scusami, odio tenerti le cose nascoste, ma i ragazzi hanno voluto a tutti i costi organizzare la festa a sorpresa. Charles è stato sul punto di dirtelo più volte, ma è stato minacciato."scoppio a ridere sentendo le sue parole e immaginando il mio migliore amico non riuscire a tenersi dentro il segreto, mentre gli altri facevano di tutto per non farsi sabotare.

"Va bene, Mase. Ho solo avuto un po' di paura vedendoti strano..."

"Ma piccola. Mi hai reso l'uomo più felice e completo del mondo. Ogni giorno mi dai una carica che non immagini. Ti pare che possa sbagliare qualcosa nella nostra relazione? Morirei piuttosto che farti male. Voglio proteggere te e la nostra bambina. Siete tutta la mia vita, Mari. Non dimenticarlo mai e poi mai."

Sento gli occhi inumidirsi per le sue parole, sentendo lo stomaco contorcersi. "Ti amo, Mase. Sei la cosa più bella che ho, e io e Lizzie ti ameremo per sempre. " poso una mano sul suo viso e faccio in modo che le nostre labbra si scontrino, dando vita a un bacio dolce, ignorando altamente mio cugino che si lamenta dicendo che loro sono tutti qua e noi non possiamo fare come se fossimo soli.

Mason scoppia a ridere appena smette di baciarmi, per la disperazione teatrale di Lando, poi mi stringe tra le sue braccia e io mi faccio avvolgere da tutto il suo calore e dal suo forte profumo.

Immediatamente sorrido mentre penso che questo rientro a casa con Lizzie, è perfino più dolce e bello di come mi ero immaginata. Sono felice di passare questo momento con tutti quelli che ci amano.

Uno scherzo del destino|| Mason Mount ONESHOTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora