ONESHOT 57.

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"E ti amerò,
come accade
nelle favole,
per sempre."
-Celeste •Laura Pausini

Crediti dell'idea a marya588 🤍

'C'era una volta, in un tempo non molto lontano dal nostro, una favola che inizia così...
Il Gran Premio della Formula Uno era uno degli sport più importanti e interessanti già in quell'epoca. Gli anni sessanta erano un periodo di svolta per tante cose. Il primo uomo calpestò il terreno lunare. Le prime minigonne venivano vestite dalle donne, dando un importante messaggio di femminismo. Insomma, il mondo si stava rivoluzionando piano piano e prendeva la forma che conosciamo noi oggi.

La città ospitante di quel Gran Premio, era una tappa fondamentale per i piloti. Era uno dei circuiti più importanti e tutti ambivano a vincere, portava tanto riconoscimento e fama, oltre al fatto che lì dimostravi di essere un ottimo pilota. Per tanto le famiglie dei partecipanti, i loro amici, le persone care, non mancavano mai a quella tappa.

Charles, che era il pilota rappresentativo di quella gara, aveva portato con sé i suoi parenti più stretti e la sua migliora amica Maria. Charles e Marie -come la chiamava sempre lui- erano amici fin da bambini, ed erano inseparabili. Non riuscivano a stare lontani, insieme si divertivano sempre tanto ma, cosa più importante, si sostenevano.

Lei era così fiera di lui. Credeva così tanto in lui, tanto che quando quel giorno lo vide tagliare il traguardo in testa, scoppiò a piangere senza riuscire a trattenersi. Charles aveva sognato di vincere quel GP fin da quando era solo un bambino, glielo ripeteva fin da quando si erano conosciuti, e finalmente era riuscito a realizzare quel sogno. Lei non conosceva qualcuno che lo meritasse di più, ed era così felice per lui, come se fosse lei in prima persona ad aver vinto. Ma tra loro era così, ogni gioia e dolore era condiviso, ed era tutto bellissimo insieme.

Marie si avvicinò ad abbracciarlo e Charles le cinse la vita con le braccia, facendola alzare da terra un po' e facendola girare intorno, cosa che la fece ridere sinceramente. "Ho vinto, ed è anche grazie a te. Mi hai sempre ripetuto che ce l'avrei fatta."

"E avevo ragione, perché sei un pilota fantastico." ribattè lei "Ma ora mettimi giù che mi si solleva il vestito." lo pregò continuando a ridere, portandosi le mani sulla parte posteriore del vestito per evitare che si alzasse troppo.

Charles lo fece immediatamente e le lasciò un bacio sulla testa, accarezzandola poi. Marie era davvero bella ed elegante quel giorno. Aveva addosso un vestito rosso, con uno scollo che faceva intravedere appena il suo seno, ma senza risultare troppo scollata, era perfettamente elegante e graziosa. Le maniche erano a trequarti, lasciando scoperti i polsi, sul destro brillava un braccialetto carino che era regalo proprio di Charles. La parte inferiore del vestito, era una gonna classica stile anni 60, un po' bombata, che le arrivava più o meno al ginocchio. Nonostante portasse i capelli a caschetto, quel giorno li aveva sistemati in un piccolo chignone elegante che metteva in evidenza le perle bianche ai suoi lobi, sembrava quasi una principessa.

"Charles Leclerc." il pilota della Ferrari si gelò sentendo quella voce alle sue spalle e si voltò di scatto, un po' imbarazzato e rosso in viso. Si ritrovò davanti il re e il principe (accompagnati da due delle loro guardie) che erano andati al GP soprattutto per vedere lui, e si sentì un po' agitato, non sapendo bene come comportarsi.

Charles fece un inchino "Vostra maestà, vostra altezza." Marie, accanto a lui, fece anche lei un inchino, ma senza aprire bocca, perché si poteva parlare con loro solo in caso ti avessero rivolto la parola per primi. Era una legge un po' antiquata, ma erano le buone maniere, e pur non trovandola giusta, tutti la rispettavano.

Uno scherzo del destino|| Mason Mount ONESHOTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora