Volume IV • Witchfork ed ecstasy (flashback)

105 9 2
                                    

5 mesi prima

Appena una settimana dopo aver scattato la prima fotografia con la sua nuova Polaroid, una sera Zulema decise di congedare la passeggiata con la sua amata sigaretta serale, chiudendosi invece dentro la roulotte, bramando un po' di sana solitudine.
Ripensava incessantemente a quel semplice gesto premuroso compiuto dalla bionda, che girava, girava e rigirava ancora nella sua testa. Un gesto che poi forse tanto semplice non era per lei.
Lo vedeva un po' come se avesse issato una gigantesca bandiera bianca, come se, tramite quel gesto, avesse voluto comunicare a Zulema che stava deponendo permanentemente le armi.
Inoltre, non aveva mai ricevuto un singolo regalo in vita sua, e nessuno aveva mai preso in considerazione l'idea di tamponare la sua sofferenza dopo una discussione, né tantomeno Macarena stessa, fino a quel momento.
Ma allora come mai aveva deciso di farlo, quella volta?
Potevano semplicemente rappresentare delle banali scuse, come penserebbe chiunque.
Ma niente da fare, per Zulema era stato un gesto speciale.
O forse, temeva, era semplicemente un atto caritatevole dovuto all'atmosfera natalizia.

Zulema si domandava se tutto questo aggrovigliarsi di pensieri non fosse altro che un mucchio di paranoie complesse ed inutili, magari Macarena voleva solo essere gentile con lei, per una volta.
Ma come mai?
Non si fidava di lei.
Eppure quel piccolo gesto bastò per spuntare alcune affilate spine attorno al suo cuore. Non voleva che ciò accadesse, ma non fece nulla per impedirlo.
Ed irrimediabilmente si sentì diversa nei confronti della bionda, nei giorni che successero la vigilia di Natale. Infatti, dopo quella sera, il rapporto tra le due era in qualche modo mutato: si era addolcito, non si davano più selvaggiamente contro ma anzi, avevano incominciato ad intavolare piccole ma frequenti conversazioni informali e in qualche modo anche gradevoli.
Forse quella donna non era poi così male.

Ma ad un tratto la sua cascata di concatenati pensieri fu interrotta da Macarena che, entusiasta, spalancò la porta e posò un paio di birre sul tavolo, ove vi erano appoggiati i gomiti della mora pensierosa.

«Ti va?» domandò a Zulema, scuotendole una delle due bottiglie di vetro in volto.

«Non saprei... forse non sono dell'umore» sospirò l'altra donna, che incominciò a giocare distrattamente con una pellicina sulla sua mano, cercando di nascondersi nuovamente nei suoi pensieri indagatori.

«Proprio per questo, no?» proseguì Macarena, «e poi tra qualche ora è Capodanno!»

Zulema ci pensò un attimo, poi si decise ad afferrare di colpo una bottiglia, impugnandola con fare deciso. Prima di concedersi una lunga bevuta, sospirò.
«Sarà solamente un ennesimo anno del cazzo».

La bionda sorrise nel constatare che aveva avuto la meglio con la sua proposta e, a sua volta, fece scivolare un'ingorda quantità di alcol giù per la gola.

«Vacci piano, Rubia» sussurrò Zulema, incuriosita dai modi poco eleganti manifestati da Macarena. Ma era quasi divertita nel pensare che la bionda non attendesse altro che bere quella roba.

Solo qualche minuto dopo, Macarena si alzò d'improvviso dalla sedia e tirò fuori da un portagioie di legno una strana bustina verde smeraldo.
Zulema spalancò gli occhi, per poi posarli sulla silhouette della donna; in qualche modo aveva compreso al volo di cosa si trattasse.
Percepì una strana scossa quando prestò maggior attenzione al modo in cui gli indumenti della bionda la scoprivano particolarmente.
Scosse la testa, scacciando via quello strano pensiero, sfociando in un sorriso.
«Ti sei superata» disse, «oggi hai davvero superato ogni limite» concluse, cercando il suo sguardo.

Macarena continuò a maneggiare quella bustina piena di ecstasy, e prese parola «certo, tu non hai limiti, tu non hai paura di niente, né della morte né di altro, no?» proseguì con tono giocoso, prendendo nuovamente posto al piccolo tavolo, dinnanzi a Zulema.

open wounds - zurenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora