Zulema era una donna dalle tante sorprese.
Elaborava complessi piani con cura e anche quando il tempo stringeva sapeva sempre azzeccare la mossa più adeguata e strategica.
Chissà se il suo piccolo piano avrebbe dato i frutti sperati.Dopo aver tolto la vita ai due stolti uomini, Zulema aveva messo in moto l'auto, verso una destinazione in verità non ben precisa.
Avrebbe potuto rispolverare dei contatti, avrebbe potuto ingaggiare il più numeroso esercito di figli di puttana mai visto, ma non era certa che Macarena avrebbe potuto attendere tutto il tempo che avrebbe previsto quell'organizzazione.Ebbe un attimo di esitazione.
Poteva semplicemente pressare il piede sull'acceleratore verso una meta sconosciuta e non guardarsi mai più indietro.
Poteva scappare da quella surreale situazione e pensare solamente a se stessa.
Perché la domanda che continuava a tormentarla in quel momento era: Macarena farebbe lo stesso per me?
Macarena rischierebbe la sua pelle per me senza esitazione proprio come mi detta il mio istinto di fare per lei?
Quello che è sbocciato tra noi in questi mesi è reale?
O è un semplice matrimonio di convenienza?
Quegli sguardi intensi, i loro tocchi di cui si erano nutrite fino a qualche giorno prima, tutto quello che ormai era consolidato ed inoccultabile tra di loro... era reale?Zulema non poteva ignorare tutti gli indimenticabili frame che le scorrevano sotto gli occhi in quell'istante. Forse non era poi così importante se Macarena non avrebbe fatto lo stesso, no?
Forse Zulema nemmeno voleva scoprirlo.
Forse era meglio sognarci sopra.
Aveva preso la sua scelta.In un batter d'occhio, i suoi pensieri furono interrotti fulmineamente dall'arrivo di un'atroce fitta di mal di testa.
Uno dei tanti ormai.
Zulema sperava si fossero fermati, poiché di recente si erano manifestati particolarmente di rado, sperava avrebbero magicamente potuto terminare definitivamente.Quella cefalea fu un chiaro segno.
C'erano tante cose che Macarena non conosceva su di lei. Una tra tutte, forse la più importante, era il tumore maligno al cervello che Zulema combatteva ormai da molto tempo in silenzio.
Semplicemente il suo istinto di sopravvivenza non le concedeva di confessarglielo. Magari per lo shock Macarena poteva rendersi conto erroneamente di provare sentimenti fittizi, e poteva provare a venderla ad uno dei suoi innumerevoli nemici in cambio di una larga ricompensa.
Sì, forse era proprio questo il motivo principale.
O forse non aveva la forza di dirglielo perché pronunciare quelle parole con un filo di voce davanti alla donna che amava significava che fosse dunque tutto vero, significava che stava per perderla per sempre.
Significava che qualcun altro avrebbe davvero avuto il privilegio di accarezzare le sue bionde ciocche al mattino, significava che qualcuno al posto suo poteva prepararle con cura un caffè appena sveglia, significava che la bionda avrebbe vissuto un mondo e una vita in cui Zulema non faceva più parte e la mora non poteva accettare che questo avrebbe implicato che, a sua volta, anche lei avrebbe dovuto affrontare l'oltretomba senza l'anima che aveva prescelto dopo una vita intera.Non volle perdere altro tempo, non era una donna che si lasciava andare allo sconforto e all'autocommiserazione.
Prese un respiro intenso e si diresse con l'auto verso la strada opposta a quella che conduceva all'hotel.• Nel frattempo •
Macarena era rimasta sola in quello squallido tugurio.
Ama aveva ordinato a suo nipote e ai suoi uomini di lasciarle sole, a sua volta aveva poi abbandonato la stanza in preda ad un attacco di panico.
Sarebbe stato il momento perfetto per fuggire, se solo non fosse stata stanca, ferita e legata.
Iniziò a dimenarsi, iniziò ad utilizzare una forza fisica così sofferta che iniziò involontariamente a lacrimare.
Le estremità degli arti erano strette così intensamente che la pelle al di sotto delle manette era in procinto di sanguinare, e le caviglie sembravano essersi gonfiate molto.
Ma non poteva arrendersi.
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open wounds - zurena
RomanceSolamente una cosa era in grado di piegare una donna come Zulema Zahir in ginocchio: i sentimenti. Questo racconto tratta due giovani vite che non poterono che sfociare in una sola anima racchiusa in quella maledetta roulotte in mezzo al deserto. Ho...