"No, non lo accetto." Urlò Venere sbattendo la mano sana sul tavolo della cucina. Il rossore della rabbia le dipingeva il viso piccolo e delicato.
"Devi capire che tua sorella ha bisogno di staccare, lasciala stare" Suo padre Charlie provò a convincerla, ma ovviamente con scarsi risultati.
"Papà tu non te ne rendi conto! Mi ha fatto sospendere e mi ha slogato un polso. Se lei rimane, io me ne vado" Rispose salendo nella sua camera, pronta a fare una piccola valigia con il minimo indispensabile. Riempito il borsone, corse giù per le scale, ma venne bloccata dal padre.
"E adesso dove vai?" Le chiese vedendola prendere un mazzo di chiavi della casa.
"Te l'ho già detto papà, me ne vado." Dichiarò uscendo sbattendo la porta."Venere, cosa ci fai qui?" Domandò Jacob vedendo la sua amica d'infanzia entrare nella riserva. Non la vedeva da un po' e non si aspettava quella sua visita improvvisa.
"Ciao Jake. Ho litigato pesantemente con Bella e papà. Posso rimanere per un po' qui, aiute-"
"Si puoi rimanere. Vieni, dividerai la stanza con Leah."
Affermò invitandola ad avviarsi verso la casa, ma un rumore di foglie secche schiacciate e di rametti spezzati fece voltare i due adolescenti.
"Ciao Venny, perché sei qui?" Seth dopo essere comparso da dietro un albero le corse incontro. Venere fece per ridire sul soprannome che aveva usato il ragazzo, odiava quel nomignolo da sempre, ma lasciò stare notando un particolare.
"O mio Dio, ma quanto sei cresciuto?! Ci siamo visti solamente un mese fa." Mormorò comparando le loro altezze mettendosi spalla contro spalla.
"Si, è cresciuto di quattro centimetri in un mese. Fa quasi paura. Ehi, perché hai un tutore al polso?" Leah, arrivò qualche secondo dopo il fratellino non avendo corso dopo aver sentito delle voci.
"Ve lo spiego dopo. Mi accompagni a posare queste cose in camera tua?" Domandò alla ragazza più alta di lei.
"Si, però prima ci fermiamo in cucina che devo prendere un muffin da mangiare. Sto morendo di fame" Acconsentì iniziando ad andare avanti."Buongiorno Venny, come stai? Le chiese la donna che si trovava in cucina per preparare da mangiare per i ragazzi.
"Non troppo bene, ma si va avanti. Jacob ha detto che va bene se rimango qui per un po'. A te da fastidio?" Domandò con spavalderia.
"Ovvio che no." Quill si imbucó nel discorso abbracciando la rossa che non rimase troppo felice di quel contatto fisico non desiderato.
"Bene, ma non era rivolta a te la domanda." Rimase ferma per un paio di secondi poi provò a staccarsi il ragazzo dalle spalle e ci riuscí, ma non prima di un bacio sulla guancia da parte di Quill.
"Che ne dici se domani andiamo a fare una passeggiata a la push, come quando eravamo piccoli?" Le domandò Quill afferrando il suo muffin al cioccolato.
"Penso sia una.... buona idea." Affermò azzannando la sua merenda, per poi scoppiare a ridere alla vista di tutti gli adolescenti davanti a lei con le bocche ricoperte di cioccolato. Non voleva davvero accettare il suo invito, ma non le pareva carino e giusto rifiutare quando tutta la famiglia l'avrebbe ospitata in casa loro."Mi spieghi perché hai litigato con Bella e tuo padre?" Jacob parlò sedendosi su una sedia della camera, mentre Venere preparava il letto per andare a dormire.
"Ricordi quelle strane visioni di mia sorella?- continuò dopo un cenno della testa del moro- io stavo andando nella mia classe, mentre Bella nella sua. Ad un certo punto nel bel mezzo del corridoio inizia a sferrarmi pugni senza nessun motivo, allora decido di difendermi e la spinsi contro gli armadietti. Indovina chi è stata punita?! Ovviamente io. Sono stata espulsa, mentre lei ha ricevuto una sospensione di una settimana e una nota" Raccontò arrabbiata e delusa.
"E papà la difende anche, quando sono io quella ferita e afflitta da una ingiustizia." Aggiunse subito dopo. Le ribolliva il sangue nelle vene solo al pensiero dell'accaduto.
"Ma non hai pensato, che essendo più forte fisicamente di lei, le avresti fatto male?" Provò a farla ragionare.
"Tanto la principessa di casa non si è fatta niente di grave, l'hanno visitata in infermeria. Sono stanca, vado a letto, buonanotte." Lo salutò mettendosi sotto le coperte calde fatte di lana. Non si aspettava che Jacob la difendesse o che le avrebbe dato ragione poiché sapeva che Bella era sempre stata la preferita di tutti, dei loro genitori e dei loro amici in comune. Avrebbe tanto voluto avere una persona dalla sua parte e che preferisse lei a sua sorella.
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per l'eternità !revisione!
Fanfictionin pausa ⚠️ L'odio per la sorella, la porterà a conoscere la sua anima gemella, non proprio umana. In questa storia Jane non avrà 13 anni, come è nei film/libri ma avrà intorno ai 16 anni, per un fatto che scoprirete leggendo. Inoltre alcuni fatti...