POV Venere
Dopo un riposino rigenerante, che mi capitava spesso di fare nel pomeriggio, mi alzai per fare una passeggiata sulla spiaggia, non curandomi della tarda ora. Però prima preparai al volo una grande frittata per tutto il branco, lasciando un biglietto con su scritto:
Mangiate questa frittata per cena e non lasciatemi un pezzo, non ho fame. Vado a passeggiare sulla spiaggia. A dopo.
Venere.Lo lasciai sul tavolo e uscii di casa. In mezz'ora arrivai sulla costa e iniziai a scattare foto al mare, coperto dalla luce della luna appena calata, ma un rumore di una sgommata mi fece voltare.
"Alice, non ti vedo da mesi! Comunque so già tutto." Salutai la ragazza quando mi venne incontro, ma mi accorsi troppo tardi della sua faccia tutt'altro che felice.
"Venere mi devi fare un favore enorme." Mi prese le mani e le strinse nelle sue molto più fredde delle mie.
"Di cosa si tratta? Aspetta, cosa ci fa lei qui?!" Domandai vedendo mia sorella fuori dall'auto.
"È questo di cui ti devo parlare. Edward pensando che Bella sia morta, sta andando a farsi uccidere. Per evitarlo dobbiamo andare in Italia." Mi raccontò velocemente, ma non mi bastava come spiegazione.
"E perché dovrei venire? È colpa di Edward se Bella mi ha fatto male e fatto espellere. E a cosa ti servo io? Siete già in due." Sputai arrabbiata ogni mio pensiero.
"Si lo so che non ti va a genio questa cosa, ma vedilo come un favore personale. Poi sei l'unica che sa parlare bene l'italiano. Per favore."
Provò ancora a convincermi e alla fine cedetti. Meglio andare in Italia che stare nella stessa casa con Quill.
"Okay, andiamo." Acconsenti salendo nell'auto nera di Alice.*All'aereoporto*
"Vi conviene dormire, saranno dodici ore molto lunghe." Ci consigliò Alice appena sedute sui nostri sedili dell'aereo. Mi stavo quasi per ammazzare grazie a un bambino frignone, che non aveva smesso un secondo di piangere. Mi stava per venire un attacco isterico, forse dormire mi avrebbe aiutato.
"Hai ragione." Mi appoggiai sul piccolo finestrino e mi lasciai trasportare nelle braccia di Morfeo.(Ricordate che in realtà i dialoghi sono in inglese, non italiano. Io scrivo in italiano perché sono italiana, ma ricordate che i personaggi parlano americano)
"Vai." Alice mi spinse davanti a un signore e a sua moglie, che stavano per salire nella loro auto.
"Scusatemi. Non sono del posto, potreste dirmi dove si trova Volterra?" Chiesi facendo un po' l'accento da turista americana.
"Deve andare tutto dritto e-" si voltò di spalle per indicare la strada, così feci un gesto alle due ragazze, nascoste dietro a un cespuglio, di entrare nella autovettura gialla.
"Aspettate! Ferme!!! Adesso chiamo la polizia! Urlò vedendoci entrare nella sua lussuosa macchina.
"Non ci interessa particolarmente. Arrivederci!" Scherzai chiudendo la portiera e ordinando ad Alice di partire immediatamente.
"Come fai a parlare così bene l'italiano?" Domandò mia sorella scioccata.
"È vero, mi ero dimenticata che per anni non ci siamo viste e che non ti è mai fregato niente della mia vita. Dai 10 ai 14 anni papà mi ha spedito in un collegio a Roma per migliorare il mio carattere e per studiare la lingua. Per non parlarlo da due anni, non sono troppo male."
Le risposi sistemandomi meglio sul sedile posteriore."Pensavo ti saresti opposta a un furto d'auto." La vampira parlò con mia sorella, mentre io guardavo fuori dal finestrino, ammirando la campagna toscana e giocando con gli anelli che indossavo da qualche giorno. Li spostavo da dito a dito, per provare un lieve sollievo.
"Non oggi. Che cosa hai? Che cosa hai visto?" Le domandò Bella vedendo Alice guardare il vuoto per un paio di secondi. A quelle parole tornai presente e ascoltai attentamente.
"Hanno rifiutato la sua richiesta." Le risposte Alice riprendendo coscienza di sé.
"Quindi?" Chiesi allungandomi e mettendo la mia testa tra i due sedili davanti.
"Darà spettacolo di se, vorrà rivelarsi agli umani." Mi spiegò accelerando.
"No!!! Quando?" Le domandò Bella presa dall'ansia.
"Adesso sì che è divertente."
Mormorai incrociando le braccia al petto e sorridendo divertita.
"A mezzogiorno, quando il sole è più alto." Le rispose lasciando stare la mia affermazione.
"Dio Alice, facciamo presto."

STAI LEGGENDO
per l'eternità !revisione!
Fanficin pausa ⚠️ L'odio per la sorella, la porterà a conoscere la sua anima gemella, non proprio umana. In questa storia Jane non avrà 13 anni, come è nei film/libri ma avrà intorno ai 16 anni, per un fatto che scoprirete leggendo. Inoltre alcuni fatti...