LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO

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Ti vorrei amare

ma mi hai deluso 

fino a spezzarmi l'anima.

Elisa Cirillo








Presi il primo treno per Parigi. Non vedevo l'ora di arrivare lì per capire cosa stesse succedendo. All'improvviso mi arrivò un'altra chiamata e speravo con tutta me stessa che non fosse mio padre perché gli avrei chiuso in faccia la chiamata.

Tirai fuori il telefono dalla tasca posteriore dei jeans e diedi un'occhiata al display prima di rispondere e vidi il nome di Jason lampeggiare sullo schermo. Mi chiedevo cosa volesse, ma decisi di non rispondere nonostante la curiosità di sapere cosa avesse da dire. Non feci in tempo ad infilarlo nella tasca dei jeans che squillò di nuovo e allora mi arresi.

<<Cosa c'è Jason? Sto arrivando>> non avevo proprio voglia di parlare ma non solo con lui, con il mondo intero. E proprio in quel momento un signore vestito di tutto punto mi venne addosso facendomi quasi rovinare al suolo. <<Vaffanculo! Guardi dove sta andando!>> ero proprio infuriata non c'era niente da fare. Intanto mi ricordai che ero ancora in chiamata con Jason così decisi di fargli capire che non mi stavo riferendo a lui.

<<Scusa, non dicevo a te>>

<<No tranquilla lo so.>> rispose al posto di Jason una voce femminile e molto familiare. Era quella di Scarlett. Cosa ci faceva lì? Perché aveva il telefono di Jason?

<< Scarlett? Che ci fai a casa di Jason? Dimmelo. ORA!>> alzai la voce almeno di un semitono e me ne accorsi nel modo in cui mi guardarono le persone di fianco a me.

<< Tranquilla. Non sto facendo niente di male. Sto solo dando un pò di piacere al tuo ragazzo. Vuoi unirti a noi?>> lo disse con un tono talmente dolce e roco che mi vennero i brividi lungo la schiena e un leggero conato di vomito. Il solo pensiero di loro due a letto mi fece venire la nausea. Non potevo credere che Jason fosse caduto talmente in basso. Scarlett era la sua sorellastra e ed era anche la mia migliore amica come aveva potuto farmi questo? Io e lei avevamo passato momenti indimenticabili insieme e adesso stava scopando con il mio ragazzo. Non ero più così sicura di salire su quel treno per raggiungerlo, dopo tutto mi sarei solo fatta del male. E inoltre non so se avrei sopportato la visione di loro due insieme. Scossi la testa per riscuotermi dalle mie riflessioni e decisi che dovevo farlo, magari tutto ciò era solo uno dei tanti scherzi da parte di Scarlett. Sembrava che stessi cercando di convincere me stessa per una realtà che molto probabilmente era vera e non ci volevo credere.

<< Scarlett devo andare>> e prima di chiudere la chiamata rimasi in ascolto per confermare ciò che pensavo e mi accorsi che sbagliavo. Non era uno scherzo perchè subito dopo sentii:               << Finalmente Evelyn ha messo giù così possiamo continuare>> poi si sentirono dei gemiti e in quell'istante chiusi subito la chiamata. Ero sconvolta.

Dopo due ore di treno arrivai alla stazione di Parigi e spintonai la gente per uscire da quel dannato treno. Presi la metro e arrivai proprio davanti la palazzina dove abitava Jason. Entrai nell'ascensore più determinata che mai a far finire quella follia. Arrivai davanti alla porta, presi la copia di chiavi che mi aveva dato un anno fa e aprii lentamente la porta. Entrai a passo felpato nell'appartamento e li vidi. Erano in bella vista sul divano. Ovviamente non riuscii a rimanere invisibile per più di un secondo perchè andai a sbattere contro un mobiletto posto prima del divano. Entrambi si girarono a guardarmi e Scarlett fu la prima ad alzarsi.

<< Ciao Evelyn, vieni pure>> la sua voce era roca e dannatamente sensuale. Non mi sarei mai seduta da nessuna parte perchè ormai quello spazio era loro e non più mio.

<< Oh preferisci restare in piedi okay. Che bella che sei, non ti vedo da tanto tempo. Sai con l'università. Ma parliamo di te, anzi ti dovrei parlare in privato.>> Speravo che lo dicesse perché non avevo nessuna intenzione di parlare con Jason.

Ci dirigemmo in cucina e chiuse la porta scorrevole per non permettere a Jason di ascoltare la nostra conversazione.

<< Vorrei parlare della scorsa estate.>> Stava dicendo sul serio?

<< In che senso?>>

<< Di quello che è successo tra noi. So che per te è stato solo un semplice bacio, ma per me no. Qualcosa è cambiato nella nostra amicizia e non dire che non è vero perché lo sento e lo noto anche. So che è stato solo un semplice obbligo o verità ma... ecco...>> non capivo dove voleva arrivare per è e rimarra per sempre uno stupido bacio senza significato. Immersa nei miei pensieri non mi resi conto che si era avvicinata talmente tanto che azzerò completamente la distanza tra noi. E ad un certo senza neanche rendermene conto mi baciò. Un bacio passionale che ricambiai e me ne pentì subito dopo. Io non provavo niente per lei, forse lei sì ma io no.

<< NO! Aspetta io non voglio.>>

<< E perchè? Eppure mi pare che hai ricambiato il mio bacio>> non capiva o forse non voleva capire.

<< Non mi piaci!>>

<< Ma evelyn...>> se avrebbe continuato non so cosa avrei fatto pur di stamparlelo in testa.

<< Scarlett ascolta a me non piaci ok? Sei solo un'amica per me. E tale rimarrai per sempre.>> Dopo di che uscii dalla cucina e me ne andai definitivamente dalla palazzina.

Sinceramente avrei preferito stare rinchiusa in una stanza con mio padre e sua moglie che vivere questo inferno.

In quanto a Jason probabilmente non l'avrei mai perdonato.

Lui sapeva tutto di me.

Con lui mi ero spogliata da tutto.

Dalle mie paure.

Dalle mie insicurezze.

Gli avevo donato il mio cuore e la mia anima e lui gli aveva distrutti. 

Il mio errore più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora