Caro Billy.

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Lunedì, il monoto e odioso Lunedì.
Svegliarmi fù più complicato del solito. Lo stesso incubo che facevo da svariati mesi non voleva levarsi dalla testa era come un cancro.
Se non lo guarivi si sarebbe dilungato e ti avrebbe fatto sprofondare per sempre.
Presi la mia giacca di jeans e la mia bici per andare a scuola. Il liceo di Hawkins era un liceo normale e semplice. Apparte i bulli,che c'erano in qualsiasi scuola, era un istituto tranquillo per una che non voleva parlare con nessuno. Il mio vecchio gruppo di amici si era sciolto dopo il massacro del Mall, solo a pronunciarlo mi vengono i brividi, le urla, Billy che veniva colpito a morte dal Mind flayer, Mike che mi teneva perchè sapeva che io per Billy mi sarei buttata addosso al Mind flayer anche a costo di dare la vita ma non potei farlo. Quando il corpo di Billy cadde a terra vidi Max gridare il suo nome io andai in panico non poteva essere vero.
No.
Non poteva.
Invece era tutto vero.
Inziai a correre verso il corpo coperto di sangue nero, nero come la pece, lo scuotevo, gli urlavo e gli piangevo addosso sperando che si svegliasse ma non si svegliò più. Ogni singolo giorno quando finisco le ore di lezione prendo la mia bici, vado al cimitero di Hawkins e mi siedo davanti alla sua tomba, raccontandogli come mi era andata la giornata, come facevo quando era ancora vivo, mi veniva a prendere con la macchina e nel traggito gli raccontavo tutto le lezioni, le litigate, i compiti, i voti, tutto e lui non mi critiva mai. Non potevo immaginare quanto fossi felice finchè non mi pentì di non essermi goduta al massimo quei momenti. L'unica cosa che mi resta sono il suo fischietto, che usava d'estate quando i ragazzi facevo capriole o tentavano di affogare qualcuno per scherzo, e una nostra foto una semplice foto dove sorridevamo.
Mi manca il 𝑠𝑢𝑜 sorriso
Mi manca lui.
Mi manca il sapore delle sue labbra.
Ho una medicina oltre agli antidepressivi che prendo alle 10 del mattino, quando fingo di andare in bagno a fare i miei bisogni, e alle 20 si sera. La mia medicina è la musica, è il mio riparo, ho delle cuffie che mi aveva regalato Billy e le custodisco con gelosia nessuno può toccarle sono mie.
Solo mie perchè anche lui era solo 𝑚𝑖𝑜.

𝙻𝙰 𝙼𝙸𝙰 𝙿𝙸𝙲𝙲𝙾𝙻𝙰 𝚂𝚃𝙴𝙻𝙻𝙰~ Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora