Ti odio.

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Il giorno dopo andai a scuola regolarmente, sempre facendomi gli affari miei e non calcolando nessuno, dato che nessuno calcolava me.
Allora di andare in mensa, io mi sedetti da sola all'ultimo tavolo e inziai a mangiare la mia mela rossa portata da casa.
E notai mentre mi guardavo in giro che il tavolo dei così detti svitati era vuoto, sicuramente perchè il capo del club era nascosto in un capanno sul lago e se fossero venuti la polizia li avrebbe interrogati.
Finita la scuola non andai al cimitero come al solito ma decisi di andare a portare del cibo a Eddie.
Presi la bici e andai a casa per preparare dei panini.
Arrivata presi il pane e lo feci a tramezzino e ci misi dentro del burro di arachidi sperando che non ne fosse allergico.
Dopo ciò andai al lago degli innamorati e bussai al capanno
"Eddie sono io! Hannah!"
Vidi la porta aprirsi e prima di poter dire qualcosa qualcuno mi afferò il braccio con prepotenza e mi sbatte al muro, puntandomi di nuovo quella stupida bottiglia rotta al collo
"Harrington sei per caso impazzita?!"

Io lo guardai scioccata, cosa gli prendeva non avevo fatto nulla!

"Io volevo portarti del cibo...magari avevi fame e io..."

"Non mi interessa! Così dai nell'occhio e mi troveranno!"

Non capivo, non stavo dando nell'occhio, la bici era nascosta e io ero entrata senza preucupazione.

"Lasciami!" Lo spinsi via " So che sei preuccupato ma anche io ci sono passata! Il mio ragazzo è morto per cose del genere! Io lo amavo più di ogni cosa!"

Eddie sembro strafottente, come poteva essere così menefreghista?

"Ok Harrington ora vattene."

"Come scusa?"

"Ho detto di andartene!"

"Come puoi dirmi di andarmene dopo che mi sono confidata con te!"

"Senti ti capisco ok? Ma vattene."

"NO NON MI CAPISCI!"

"Non urlare o ti sentiranno"

"Sai una cosa Eddie? Non pensavo fossi uno svitato pensavo che fossi un ragazzo dolce e gentile ma sei davvero uno psicopatico!"

"Oh davvero? BENE! Ti odio Harrington!"

"Anche io Munson!"

Usci dal quel capanno, sbattendo la porta, mi sentivo il petto bruciare da morire, gli occhi si stavano appanando, me li strofinai e montai sulla bici. Pedali così veloce che sembrava stessi scappando da qualcosa, forse stavo scappando dal fatto di perdere il controllo.

Tornai a casa e decisi di ascoltare un po' di musica ma notai sul mio piccolo orologio da polso, che erano le 20:00 e allora andai in bagno, e mi guardai allo specchio, calai lo sguardo sul continitore di pillole che avevo stretto sul palmo.
Ruotai il tappo e presi una pillola e la inghiotti. Chiusi gli occhi e delle lacrime mi rigarono il viso.

Mi lanciai sul letto mentre ascoltavo musica e cantavo a squarcia gola.

Poi mi mangiai il panino con il burro di arachidi che avevo preparato per Eddie.

Arrivò il gruppetto, mio fratello Steve, Dustin, Robin e Max.

Dustin mi salutò sorridendo, mentre Steve mi ignorò.
Max mi abracciò e la stessa cosa robin.

Dustin mi disse che c'era stata un altra vittima un tipo che lavorava al giornale con Nancy, la vecchia fidanzata di Steve.

Mi chiesero se volessi andare con loro domani da Eddie, io mi opposi subito.

"Perchè no?" Mi chiese Robin.

"Perchè no." Risposi.

"Ok, va bene." Disse Steve.

Io mi alzai e andai al letto dato che domani avevo il compito di biologia e volevo alzarmi prima per ripetere.
Mentre guardavo il soffitto intenta ad addormentarmi pensavo ad Eddie, ora lo 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑣𝑜.








𝙻𝙰 𝙼𝙸𝙰 𝙿𝙸𝙲𝙲𝙾𝙻𝙰 𝚂𝚃𝙴𝙻𝙻𝙰~ Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora