CAPITOLO 16

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《Sei per caso impazzita?》《Chi te lo dice che io non lo sia mai stata?》

Le sue braccia cingono i miei fianchi da dietro, nel mentre appoggia il mento sulla mia spalla. Silenzio. L'unica cosa che si può udire in questo momento è il silenzio. In questo silenzio non c'è imbarazzo. Comunichiamo così quando non c'è nulla da dirsi. Mi giro per guardarlo. Anche lui fa lo stesso.

《Che c'è?》

 《Nulla》 Sorrido come una cretina, non so perché, ma in questo momento sto bene.

Tutto d'un tratto James si stacca da quel contatto che c'è tra di noi. Lo guardo stranita. Forse ho sbagliato qualcosa?  Sembra che mi abbia letto nella mente, perché mi sorride per rassicurarmi e anche lui scavalca il parapetto per poi mettersi vicino a me. La luce della luna illumina il suo volto, perfetto. Stando di profilo, noto il suo naso perfetto, le labbra leggermente gonfie e la mandibola perfettamente squadrata. Alcuni ricci ricadono sulla sua fronte. Notando questi particolari del suo volto mi sento molto inferiore, non potrò mai competere con qualche ragazza di Hogwarts. Sono tutte così perfette. Io non lo sono per niente. Abbasso lo sguardo puntando ai miei piedi che penzolano nel nulla. 

 《I tuoi pensieri profondi ti stanno sovrastando?》 mi chiede cercando di sdrammatizzare.

《Sono una ragazza che pensa tanto, eppure non riesco... Non riesco proprio a far stare il mio cervello a muto quando intorno c'è troppo silenzio》 

Non so cosa mi abbia spinta a fare questa rivelazione, ma James mi guarda negli occhi un po' sorpreso per ciò che gli ho rivelato, oppure si starà chiedendo perché l'ho detto proprio a lui.

《Perché?》

《Cosa?》

《Perché l'hai detto proprio a me? Tu...》

《Io cosa?》 inizio a mangiucchiarmi l'unghia per il nervoso

《Tu mi odi, e dovresti continuare a farlo》

Si, è vero ci odiamo a vicenda, non credo proprio che lui non la pensi così. Eppure c'è qualcosa in lui che mi fa convincere che mi posso fidare e che il mio odio è solo una stupida maschera che porto per paura di soffrire, e credo proprio che questa volta io non ce la faccia a superare così tanto dolore.

《Si...》 

Ci guardiamo per un po' negli occhi, i suo color nocciola si mischia con il mio marrone scuro. La luce della luna è a suo favore perché fa risaltare i suoi occhi, pur sempre marroni, ma hanno quella scintilla che mi ci fanno perdere ogni volta. Però lui decide di far smettere questo questo momento? Se si può definire così. Noi non siamo niente. Il nostro sentimento è puro odio l'uno per l'altra. Così prendo l'iniziativa di dover continuare questo "giro turistico" per la scuola. Lui mi segue. Scendiamo le scale e ci troviamo di fronte a un lungo corridoio.

《Questo è il settimo piano, lì in cima a quella scala a chiocciola c'è la sala comune Corvonero》 

Mi dice indicando la scala a chiocciola, ne mentre continuiamo a camminare e James si ferma quando vede un muro, privo di porte o una specie di accesso.

《Non capisco perché tu ti sia fermato, che c'è da vedere in un muro》

《Stanza delle necessità》

《James? Quel pollo ti ha per caso dato alla testa? Non c'è niente qui》 Lo guardo in modo scioccato. Davvero James? Ti ubriachi e nemmeno mi inviti?  Ok che mi odia, però per bere qualche alcolico, cenerei anche con il mio peggior nemico. No scherzo, potrebbe metterci del veleno oppure mi ficca direttamente un coltello nella gola e fuori dalle scatole Sissi!

《Infatti si chiama stanza delle necessità proprio perché appare quando tu ne hai più bisogno》

Tutto d'un tratto appare la porta da quella parete che due secondi fa era letteralmente vuota, peggio di una bottiglia di alcol quando me la danno in mano a me.

《Sissi? A cosa stai pensando》

《Sto facendo dei pensieri impuri su di te?》

La sua faccia dice tutto. Tra un po' la mascella gli cade a terra. 

《Tu... tu cosa stavi pensando?》 

Si amo calmati, sembra che tu abbia visto un fantasma. Il dubbio mi sale perché qui ad Hogwarts ci sono davvero i fantasmi, innocui ma sempre fantasmi sono. Mi giro per assicurarmi che non ci sia nessun fantasma e per fortuna non c'è nessuno. Sono inquietanti, specialmente Nick-quasi-senza-testa, cioè un po' di colla no? Mi viene un brivido pensando alla sua testa quasi cadere mentre stavo mangiando il pollo. Mi viene un senso di nausea solo a pensarci.

《Ti sei per caso bevuto il cervello? Certo che no! Che schifo》

Si ok sono bipolare, qualche minuto fa stavo pensando a quando sia perfetto, però proprio l'idea di noi due fare... BLEH. 

《Ci sarà un motivo per cui tutte le ragazze di Hogwarts mi vengono dietro non pensi?》

E ci credo sono delle tro-... volevo dire trote, si quel pesce che si manga nel mondo babbano, davvero buono.

《Cavoli loro, comunque se vuoi scoprire a cosa stavo pensando perché non apri quella porta? Che c'è paura che ci sia un letto con delle manette?》

 Ridiamo alla mia ultima affermazione. Il pollo fa male è tutta colpa sua. In tutta risposta James apre la porta e dentro ci sono degli scaffali. Non degli scaffali qualsiasi... CI SONO I MIEI BAMBINI

《AMORI DELLA MAMMA》 corro verso il primo scaffale che mi ritrovo davanti e l'abbraccio

《Bene questa si mette a parlare anche con delle stupide bottiglie di alcol... siamo messi bene》 dice mentre pendo delle bottiglie e me le bacio.

《Muto, si offendono, non provare mai più a chiamarle stupide bottiglie oppure ti faccio rimpiangere di essere nato maschio, chiaro?》

《Certo certo, venite dallo zio James su... va bene così?》

《Non sei suo zio e allontanati da loro》 

Al massimo potresti essere il padre. Spalanco gli occhi per il mio pensiero. Ma dai Sissi a cosa vai a pensare su. Dò un bacetto alle tre bottiglie che tengo in braccio come se fossero dei veri bambini.  Ne lascio due e una la apro per berne un sorso.

《Stavo per dirti che sembri già ubriaca anche senza bere, ma vedo che mi hai preceduto》

《Telepatia portami via, comunque...》 bevo un altro sorso e sento l'alcol bruciarmi la gola fino ad arrivare alla mia pancia, ma questa sensazione finisce subito 《Alla fine hai visto a cosa stavo pensando》

《Si ho visto, ma ora andiamo》

《Daiii mi sto divertendo e poi vuoi lasciere tutto questo ben di Dio qui? Senza che nessuno》 colpo di tosse 《Io lo beva?》

《Dov'è la Sissi rompipalle che ho conosciuto?》

《Mi offendi mio caro, non ti piace la Sissi alcolizzata fino al midollo?》

Cazzi tuoi! Mi trattengo dal dirlo, perché gli scoppierei a ridere in faccia e il mio caro fretllo gemello mi ha insegnato a non ridere in faccia alle persone perché è da maleducati. Ho ascoltato ciò che ha detto? Si. Continuo a ridere in faccia alle persone? Si. Morto qualcuno? No. Perfetto allora si va avanti in sesta.

《Scema non ho detto questo, comunque dobbiamo andare ora》

Ruoto gli occhi al cielo sbuffando e usciamo dalla stanza delle necessità. Con me ho sempre la bottiglia di alcol che avevo iniziato, non si butta niente. Corriamo spensierati per i corridoi. Fin quando non sentiamo un rumore provenire dietro di noi. Ci giriamo di scatto e ci guardiamo negli occhi per qualche istante. Terrore. Per una volta i nostri pensieri sembrano uguali.





An Impossible Love-James Potter-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora