Avevano lasciato Messico da poco e il jet li portava velocemente verso una nuova meta della loro luna di miele. Con uno sguardo assente, Harlow stava fissando le nuvole bianche. Il suo pensiero era occupato da un paio di parole che non l'avevano abbandonata per un solo secondo da quando le aveva sentite, la notte scorsa.
'Amore mio...'
Durante la loro notte di passione sotto le stelle, mentre la prendeva, King l'aveva chiamata proprio così...
'Amore mio...'
Non era la sua immaginazione... King l'aveva veramente detto. Era quello che pensava? Rappresentava questo per lui? Suo marito era innamorato di lei? Se sì, lo era stato sin dall'inizio o era successo da poco? Era la verità o giocava uno strano gioco di seduzione per alimentare il suo ego da maschio alpha? E lei...? Cosa provava veramente per lui? Era amore?
"Bellezza..."
Il tocco di King sulla mano la riportò alla realtà. Stava seduto vicino a lei, verificando qualcosa sul cellulare. I suoi occhi marroni incontrarono quelli di King e lo fissò attentamente. Dio, com'era bello... Non le sembrava vero essere sposata con un uomo come lui... Così perfetto, così paziente...
"Non hai detto una parola da quando siamo saliti sul jet, Harlow. Va tutto bene?" le chiese lui inclinando la testa per leggere meglio quella strana espressione nei suoi occhi. "Tu stai bene?"
"Sì, King, sto bene... Ehm... Va tutto bene..." rispose lei e abbassò lo sguardo per nascondere i suoi veri pensieri.
"Harlow, se non vuoi andare a Las Vegas, dimmelo, ti prego. Possiamo andare dove desideri tu... Dovunque nel mondo," aggiunse King mettendole l'indice sotto il mento e sollevandole la testa. "Parlo sul serio..."
"No, Las Vegas va benissimo... Sono sicura che sarà bellissimo," replicò Harlow e, senza rendersene conto, alzò la mano e prese quella di King, tenendola stretta nella sua. "Fino a questo punto, mi hai regalato una luna di miele perfetta... Mi hai portata in paradiso e mi hai coperta con tutta la tua attenzione... con la tua passione..."
"Okay... Mi sembra di sentire un 'però' nell'aria..."
"Nessun 'però', King. Mi sono solo resa conto che non ti ho mai ringraziato... Per cui, grazie per avermi sposata e salvata così dall'infelicità, da uno scandalo che avrebbe potuto distruggermi... da una vita scialba. Grazie d'aver accettato di fare un figlio con me. Grazie per essere stato il mio eroe... Il mio super paziente eroe..."
Harlow sorrise piano e scosse la testa.
"Guardandoti indietro, sono sicura che penserai d'aver sposato una pazza..."
"No, piccola," disse King e le baciò le dita che tenevano ancora stretta la mano di lui. "Non lo penso affatto. Non l'ho mai pensato. Dal primo momento in cui ti ho vista, ho saputo cosa dovevo fare. Sei la mia anima gemella, la donna che cercavo da sempre... Non potevo non sposarti."
"Durante questi giorni meravigliosi, mi hai mostrato parti di te stesso che non conoscevo o che ignoravo. Ho imparato a conoscerti e ho capito che avrei dovuto fidarmi di te sin dall'inizio. Invece ti ho trattato male, ti ho aggredito... Sono stata così arrogante... Perdonami."
Harlow si slacciò la cintura di sicurezza e si girò nella poltrona per poterlo guardare meglio.
"Ti chiedo scusa... veramente."
Per una frazione di secondo, King s'irrigidì, poi l'attirò verso di lui, mentre il suo naso e la sua bocca le affondarono nei capelli.
"Non preoccuparti, piccola. È tutto a posto."
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UNA PROPOSTA SCANDALOSA
Chick-LitInsieme possono diventare una miscela esplosiva. King Sanders è affascinante, arrogante e molto presuntuoso. Harlow Winston, però, non ha alcuna intenzione di rovinarsi la vita cedendo alla sua primitiva sensualità, almeno fino al momento in cui il...