La festa in discoteca

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Abbassai lo specchietto interno della macchina per ri-controllare il trucco, in caso si fosse sbavato, mentre con la coda dell'occhio notai Amber che sbuffava.

"Sarà la centesima volta che ti controlli il trucco!" disse apparendo quasi stupita, mentre ammirava le mie doti con il rossetto.

"Beh, non si può mai essere troppo sicuri, giusto?" boccheggiai, mentre cercavo di non sbavare il rossetto color fragola.

"Maddai Ang, è solo una festicciola! Una tra mille!" urlò, cercando di sovrastare la musica della radio che rimbombava nella sua piccola lattina a ruote, o come preferiva chiamarla lei, "macchina". Si certo, bello scherzo!
Io annuii, restando comunque dell'idea che avevo ragione, come sempre.

Poco dopo Amber accostò la sua "macchina" in un pargheggio, annunnciando l'arrivo con uno schiocco di dita.

"Siamo arrivate!" Canticchiò felice, puntando verso la discoteca da cui proveniva della musica stile pop/rock. Sospirai a fondo, entrando nell'edificio.

Non appena entrammo nella discoteca, fummo avvolte da un odore nauseante di alchol e sudore, e probabilnente anche droga.
Mi voltai verso Amber, sentendola trascinarmi per un braccio tra i corpi ondeggianti delle persone, fino a condurmi sulla pista da ballo.

Ballamo sotto le luci neon della pista, affinchè la musica non ci scorresse nelle vene.
Sfortunatamente, Amber trovò quasi subito un ragazzo moro con cui ballare, che le cinse le braccia intorno ai fianchi mentre lei si muoveva sensualmente nella sua presa, il suo vestito rosso scarlatto che le abbracciava perfettamente ogni curva del corpo.

Io, al contrario di lei, mi ritrovai a ballare da sola, e visto che le canzoni stavano giungendo ad un lento, decisi di andare a bere qualcosa.

Ovviamente, prima di andare via, lanciai un' occhiata veloce ad Amber che era ancora avvinghiata al corpo del ragazzo, e le feci segno che stavo abbandonando la pista, ricevendo in risposta un cenno con la testa.

Mi avvicinai al bar situato all'estremità della stanza, che, in fin dei conti, era troppo piccola per contenere tutte le persone presenti.
Adocchiai uno sgabello vuoto e mi ci sedetti sopra, pur essendo abbastanza scomoda su quella sotto specie di sedia, tutt'altro che morbida.

"Posso servirle qualcosa?" Disse il barista, lanciandomi un occhiata veloce prima di tornare a pulire bicchieri.

"Mi fido di lei" sorrisi sensuale, cosa che non aveva alcun senso, visto che il barista avrà avuto sessant'anni.
Angel, dacci un taglio, cazzo!

"Ecco" disse il barista, con un volto privo di emozioni, segno che il mio trucchetto non aveva funzionato.

"Ecco a l-" Dissi allungando una banconota, quando qualcuno decise di intromettersi porgendo dei soldi al barista, prima che potessi farlo io.

"Non è un problema, pago io." disse un ragazzo dai capelli biondo scuro, mentre il barista aveva gia preso la banconota, conficcandisela in tasca.

Mi girai verso il mio "eroe" sfoggiando il solito sorrisetto stile conquistatrice. Cupido mode: on.

"Quale onore" dissi, portandomi drammaticamente una mano al cuore.
Lui rise leggermente, aveva un sorriso bellissimo.

"Comunque io sono Luke..e tu sei..?" Disse alzando leggermente un sopracciglio.

"Angel..ma non letteralmente." dissi, facendogli l'occhiolino. Lui rise di nuovo, prima di ordinare un'altra bibita per sé.

"Allora, angioletto mio..." prese una pausa per ridacchiare sul nomigniolo appena dato, prima di proseguire.

"..che ci fai qui, tutta sola?" disse dopo aver bevuto un bicchiere colmo di liquido rosso, per poi riversarne dell'altro, sia nel suo che nel mio bicchiere.

"Sono con un amica.." dissi, sentendo quel poco di alcol che avevo bevuto prendere il controllo della mia mente.

"Ma sei sola" disse, e avrei scommesso che sembrava dispiaciuto.

"Hey, ma anche tu!" dissi puntandogli contro un dito.

"Ok, ok mi hai scoperto" ridacchiò, alzando le mani all'aria, cosa che fece ridere anche me. Dopo la breve risata tornò a guardarmi, passandosi una mano tra i soffici capelli biondi. Quanto volevo toccar...no, ok, basta alcol.

"Comunque, ora ci abbiamo a vicenda" disse provocandomi un brivido lungo la schiena.
"Non può essere poi cosi male" sorrise, e così feci anche io.

"Mhh..allora..parlami un po di te." disse, sembrava sinceramente interessato.
Probabilmente un altro effetto dell'alcol?
Cioè, di solito i ragazzi me lo chiedevano solamente per entrarmi nelle mutande, ma lui, non saprei..lui sembrava diverso.
Mi guardava come se fossi un mondo tutto da scoprire.
O forse, come ho gia detto, troppi alcolici.

"Beh..non c'è niente da dire" feci spallucce sorseggiando la mia bibita.

"Maddai..scommetto che una come te ha una vita fantastica" disse sorridendomi dolcemente, non staccando mai gli occhi dai miei. Non feci in tempo a pensare ad una risposta intelligente, che il liquido rossiccio che poco prima si trovava nel mio bicchiere mi fece parlare in un modo del tutto inaspettato.

"Eh, certo, sai che cazzo di fantasticità, quando la tua vita fa decisamente schifo" Mi accorsi di quel momento di debolezza solo dopo aver detto quelle maledette parole.
Mi morsi il labbro inferiore, imbarazzata.

Da quando la predatrice parla cosí alla preda? Qualcuno mi dia una schiaffo, ora!

"Cioè..intendevo.." dissi a stento, mente le parole si fondevano in un miscuglio incombrensibile.

"Mi spiace" disse così, di punto in bianco, frantumando la mia muraglia indistruttibile.

"Hem..lascia perdere..io..hem..che lavoro fai!? Io lavoro in un bar, um, TheSunBar per la precisione, e tu?" Dissi cambiando la conversazione precedente per qualcosa di meno delicato. Questa domanda sembrò interessargli, visto che alzò un sopracciglio.

"Io sto studiando medicina all'università, sono al terzo anno, ormai manca poco e..." cominciò a parlare a raffica, ed io lo ringraziai mentalmente per aver cambiato discorso.

Passarono varie ore e parlammo per molto tempo, bevendo altrettanto, finchè Luke non decise di andare a ballare, trascinandomi in pista con lui.

Ci scatenammo come dei pazzi, ballando nei modi piu assurdi (visto che eravamo entrambi ubriachi), per poi dover reggerci la pancia dalle troppe risate.

Ballammo per molto, abbracciati o semplicemente facendo gli scemi, finchè lui si avvicinò al mio viso, unendo le nostre labbra in un bacio inizialmente lento, che si trasformò poi in qualcosa di più, quando la sua lingua si addentrò nella mia bocca, e viceversa. Le sue labbra proseguirono al mio collo, lasciando una scia di baci caldi e umidi, per poi tornare su verso il mio viso, sussurrandomi qualcosa nell'orecchio.
Ricordo solo di aver annuito, e poi mi ritovai magicamente nel suo appartamento a farlo sul suo letto.

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Hey bella gente! Indovinate, indovinate?? Ho aggiunto la foto del nostro Luke.

Vi piace? ;)

Fatemi sapere con qualche commento, ve ne sarei grata!

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