Parte 2

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Felix
“Queste sono le pizze, ecco a te il resto” mi dice il fattorino sull’uscio di casa di Hyunjin passandomi le restanti che non stavo portando io.
“Grazie mille” sorrido e cerco di parlargli da dietro la pila di cartoni che mi arrivano quasi a metà fronte “non era necessario facessi tutte queste scale, avrei potuto portarle io”
“Sono decisamente troppe pizze per essere portate solo da te” risponde anche lui, un po’ col fiato corto. Mi ricordo infatti di averlo visto in bici, non deve essere stata un passeggiata per lui.
“Allora ti ringrazio, per caso vuoi un bicchiere d’acqua?” mi sembra il minimo che possa offrirgli per questo gesto d’altruismo che il ragazzo ha avuto, ora che lo guardo deve avere più o meno la mia età… forse un po’ più piccolo “Se non è un problema per il tuo lavoro puoi entrare e riposarti un attimo. Non immaginavo che l’ascensore fosse guasto” mi giustifico.
“Beh mi piacerebbe molto, una cosa veloce magari” sorride.
“Allora accomodati, entra” lo invito ad entrare come se quella fosse casa mia.

Appena entriamo in casa veniamo accolti dai miei amici che stanno discutendo.
Assurdo come anche organizzare una vacanza, con loro, è un’attività a tempo pieno.
La vacanza ci serve per quanto ci siamo stressati a organizzarla ‘sta vacanza.
“Ah wow, quindi siete davvero in tanti. Sospettavo che tutta quella pizza non l’avresti mangiata da solo” scherza.  Gli indico con l’indice uno sgabello su cui potersi sedere e riposarsi un attimo.

“Felix, hai le pizze? Se non hai le pizze, meglio che non ti fai vedere, altrimenti mangeremo te” qualcuno mi richiama dal salone, ma io sono andato diretto in cucina. Aspetteranno altri due minuti.
“Sì, ho le pizze, calmatevi. Sembrate dei randagi, lo sapete? Due minuti e arrivo!” rispondo.

Muovendomi in quella cucina con confidenza apro lo scaffale per prendere il bicchiere e poi il frigo per prendere l’acqua.

“Ti chiami Felix? Che bel nome” lo dice probabilmente per interrompere il silenzio strano creatosi tra noi.
“Grazie, e tu invece come ti chiami?”
“Io Jongho, piacere di conoscerti”

Nel momento in cui gli porgo il bicchiere Hyunjin entra in cucina.
“Ci stai mettendo un’eternità, farai freddare tutto” mi affianca. Nel preciso istante in cui entra, il fattorino si alza e posa il bicchiere dopo aver bevuto l’acqua tutta di un sorso. Intuisco voglia andarsene.
“Scusa, inizia a prendere le pizze e portale di la, io intanto accompagno Jongho alla porta”

Ed eccolo lì, lo sguardo glaciale che Hyunjin rifila a tutti quelli che non conosce e che non gli stanno a genio, sguardo che usa sempre più spesso da quella sera. Lo sta squadrando e vedo la reazione dell’altro un po’ a disagio, deve aver capito che è il fattorino delle pizze.

“Come mai è qui?” chiede a me, ma guardando lui.
“Mi ha aiutato a portar su le pizze”
“Capisco, io sono Hyunjin” si presenta, ma non gli da neanche il tempo di rispondere che si rivolge di nuovo a me “Felix, dove sono le forbici per tagliare la pizza?”
“Dai Hyunjin sembra che questa non sia casa tua! Secondo cassetto a destra accanto al forno, sotto le presine” lui annuisce e va a prenderle mentre io e Jongho ci avviciniamo alla porta.

“Glaciale” mi dice e io capisco subito che si stesse riferendo al padrone di casa.
“Perdonalo, non  è sempre così. Ti prometto che scenderò a prenderle sempre io le pizze se ti fa stare più tranquillo” cerco di sdrammatizzare, ma lui prende questo mio gesto come un’autorizzazione per parlare male di Hyunjin.
“Puoi giurarci, mi chiedo come faccia un ragazzo  meraviglioso come te a stare con uno come lui” sono confuso, ma soprattutto infastidito. Come si permette a sparare giudizi sulla gente così? E pensare che gli ho offerto anche l’acqua , per non parlare della mancia che volevo dargli. Questa me la tengo.
“Noi non stiamo insieme, e poi non lo conosci” taglio secco, mettendo la mano sul pomello iniziando a chiudere la porta d’ingresso per lasciarlo fuori sul pianerottolo. Lui sembra aver notato il mio cambio di timbro, tanto che arrossisce e inizia a scusarsi.
“Giusto, scusa se sono stato così sfacciato”
Se avrei dovuto rispondergli non mi importa perché la fine della frase l’ha pronunciata quando la porta di casa era già chiusa.
Dietro di me, senza che me ne accorgessi, c’era Hyunjin con la spalla appoggiata al muro.
“La pizza da quello non la ordiniamo più” mi dice.
“Ma se è la tua pizzeria preferita”
“Era prima che il fattorino ci provasse con te in casa mia”
Mi si ferma il respiro in gola, è forse geloso? Non può essere, Hyunjin non ha mai pensato a me in questi termini. Allora perché?
“Non ti seguo”
“Credeva fossi il mio compagno, ma ci ha comunque provato con te. Non le accetto certe cose in casa mia. Ora se permetti, andiamo a mangiare”
Ecco.
E detto questo mi prende la mano per trascinarmi con urgenza in salotto dove, una volta arrivati, seduti entrambi a terra, riusciamo finalmente a mangiare il cibo sacro.

Waiting for us - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora