Felix
“Ehi, Felix” mi sento chiamare da Conny, la mia collega, dopo che ha bussato con le nocche alla porta dell’aula tre volte.
“Dimmi tutto”
“C’è un ragazzo qui fuori, chiede di te e se sei libero per pranzo” il sorrisetto sul suo viso non mi piace, sta volando di fantasia e posso vederle muovere gli ingranaggi della macchina da presa con cui sta costruendo il suo film mentale da qui.
“Un ragazzo? Che ragazzo?”
“Se non lo sai tu!” scoppia a ridere, ma quando sbuffo mi risponde “Comunque è alto, moro e indossa un completo che costa più di un mese del mio affitto, se non ci stai uscendo, voglio che me lo presenti”
“Non mi aiuti molto così, potrebbe essere chiunque dei miei amici”
“Quando mi inviti ad uscire con voi?” mi risponde prontamente, con tono scherzoso. Ma conoscendo Conny, sicuramente sotto sotto ci spera “Comunque, perché mi chiedi com’è? C’è qualcuno che vuoi evitare o c’è qualcuno che speri che sia?” il tono allusivo con cui mi fa la domanda espone i miei pensieri. Da una parte ho paura che sia Lee Know, venuto qui per parlare di Hyunjin e magari chiedere aiuto per riconquistarlo … dall’altra ho paura che sia proprio quest’ultimo che dalla sera del mio compleanno, tre giorni fa, non ho né sentito né visto.
“Non fare l’impicciona!” ma non riesco a nascondere il rossore che nasce sul mio viso per il ricordo di me e Hyunjin che siamo finiti a dividere il letto e di me che sono stato così teso per paura di sfiorarlo che ho finito per stare sveglio e rigido tutta la notte, mentre lui stava svaccato prendendosi tutto lo spazio.
La notte più bella della mia vita.
Poi la vedo riflettere e illuminarsi, dopo aver ricordato un dettaglio importante.
“Ah mi ha detto il suo nome, possibile che si chiami IN?”
“Jeongin?! Che ci fa lui qui?”
E che ci fa lui qui, lui non è mai qui. Jeongin è il tipo di amico che frequenti sempre in gruppo, perché non ti chiede mai di uscire da soli. Che lo conosci da dieci anni, è in tutti i tuoi ricordi, ma che se devi pensare ad una cosa fatta con lui non ti viene niente in mente.
Eppure è anche l’amico sempre presente, che non si tira mai indietro, che ha sempre una premura per tutti e che quando manca, le serate non sono mai le stesse.
E ora è qui.
“Allora, quale delle due opzioni è?”
“Nessuna delle due, ma proprio non capisco come mai sia qui”
“Se vuoi andare a parlargli è qui fuori, ha detto che ti aspetta se sei libero. Vai, li guardo per un po’ io questi marmocchietti”
“Grazie Conny”
Appena fuori dal cancello della scuola, lo vedo appoggiato alla sua auto scura, con addosso un completo e gli occhiali da sole. La cravatta allentata e un sorriso furbo che si fa strada sul volto quando mi vede avvicinarlo.
“Jeongin! Qual buon vento?”
“Devo avere un motivo per venire a trovarti? Così mi ferisci” ironizza portandosi una mano sul cuore, facendo ridacchiare anche un po’ me.
“Calcolando che abitiamo distanti e che se vogliamo considerare il tribunale dove lavori, sei ancora più distante, è ora di punta e sei fin dentro il mio posto di lavoro, deduco che tu debba dirmi qualcosa”
“A volte dimentico che sei un avvocato mancato, allora ci sei o no per pranzo?”
“Certo, ci sono sempre! Però devi aspettare che i bimbi vadano via, ci vorrà una mezz’ora, hai tempo?”
“Mi sono tenuto libero tutto il pomeriggio”
“Deve essere davvero grave allora. Dai, vieni. Ti faccio stare con noi, vieni a conoscere i miei bimbi”
Due ore più tardi siamo seduti in un ristorante,con Jeongin che sfoggia il fiore che una bimba gli ha disegnato un pennarello indelebile sulla mano totalmente in linea con il suo stile da uomo d’affari, dopo aver ordinato della pasta, che ci guardiamo senza ben sapere cosa dirci.
“Ti prego, sputa il rospo”
“Sono preoccupato per te” sospira.
“Sei preoccupato? Per me?”
“Ti ho visto come lo guardi, Felix. Ho visto come ti sei illuminato alla sua vista l’altro giorno e come lo stringi, come se per te fosse la cosa più preziosa. Vi ho osservati silenziosamente in disparte al tuo compleanno e ho capito cosa succede: Tu lo ami ancora e standogli così attaccato ti farai solo del male”
Il modo freddo con cui mi ha esposto i fatti, come se fossimo in un tribunale e questa fosse la sua arringa, mi simbolizzano sul posto.
“Non ho idea di cosa tu stia parlando”
“Ci conosciamo da anni, merito un trattamento migliore di questo. Non raccontarmi stronzate” mi ammonisce e io non posso far a meno di chiedermi quando questo ragazzetto, il più piccino di tutti, è diventato un uomo così autoritario e serio.
“Forse hai ragione e provo ancora qualcosa per lui, ma davvero non mi illudo. Lo sai”
“Certo che lo so, ma mi spaventa il modo in cui vi state legando”
“Siamo sempre stati legati così”
“Certo, ma lui era fidanzato e non ha mai superato certi limiti con te, per questo non ti sei mai illuso. Ma ora? Non voglio dire che lui ti stia illudendo, sto solo parlando del fatto che ora è solo e ferito, quindi corre da te, ma cosa succederà quando si innamorerà di qualcun altro? Non sto giudicando, ma ti ricordi cosa è successo l’ultima volta?”
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Waiting for us - Hyunlix
FanfictionQuesta è la storia di un amore che ha saputo aspettare. Spin- off della coppia secondaria creatasi nella mia precedente storia "Quello che non si vede - Minsung" Se non l'avete letta, vi consiglio la lettura per comprendere a pieno cosa succederà qu...