Emotions

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N.a. Le frasi in grassetto e dentro gli asterischi sono i vostri pensieri.

Era da un paio di giorni che stavo sulla Sunny e mi stavo divertendo moltissimo.
Luffy, il capitano di tutto l'equipaggio, mi ha accolta con sé dopo una battaglia contro un tiranno della mia isola, nulla di chissacchè per loro, ma un gesto enorme per tutti noi.
Non so con quale coraggio gli avevo chiesto di offrirmi un passaggio, fattostà che adesso sono qui con loro a fare baldoria. Di una cosa sono sicura: hanno una energia infinita! Era incredibile quanto potessero resistere alla tentazione di riposare anche solo per un istante.
Essendo molto introversa, non faccio molto spesso amicizie, ma con loro tutto era diverso. Come se li conoscessi da anni.
Tutti tranne uno: Zoro.
Ah, maledizione era così bello!
Non ho mai nascosto agli altri di avere una cotta per lui fin da quando sono apparsi sul giornale per la prima volta.
È stato un colpo di fulmine allucinante.
Appena c'era un articolo su di lui era la prima a voler leggere immediatamente.
Ero persa tra questi miei pensieri quando accanto me arrivò Nico Robin, anche lei sembrava una dea scesa dal cielo.
Tanto da farmi dubitare della mia eterosessualità.
"(T/n) chan, come mai qui da sola?" Mi chiese facendo un sorriso angelico che solo lei riesce a fare.
"Uh? Ah, Robin! Scusami mi ero persa nei miei pensieri!" Mi grattai la nuca imbarazzata e come una calamita rivolgo lo sguardo verso la palestra dove lui era solito allenarsi.
"Per caso vorresti parlare con lui?" La sua domanda mi devastò totalmente.
Come diavolo ha fatto a... No aspettate, lo so bene. A Robin non gli sfugge proprio nulla, MAI.
"E-eh? E-e perché mai dovrei parlargli?" Risi nervosamente assumendo in viso tutte le tonalità di rosso esistenti al chè causò una risatina nella mia interlocutrice.
"Il tuo viso comunica tutt'altro invece." Mi rivolse uno sguardo materno e poi prese l'annaffiatoio.
"Dovresti essere sincera con te stessa e provare. Potrebbe stupirti." Detto questo mi lanciò un occhiolino che di casto non aveva nulla.
Appena la vidi impegnata con le sue piante presi un bel respiro per cercare di calmarmi.
*Sì parlarci. È una vera impresa... Che gli dei mi aiutino!* Pensai esasperata.
*Ma anche quando, cosa gli dovrei dire? Ehi, Zoro lo sai che mi piaci e ti sogno praticamente da sempre? Dai, mi prenderebbe per pazza! Nono non ci siamo...*
Facevo avanti e indietro stando ancora sul ponte cercando di formulare un discorso sensato:*...oppure potrei semplicemente farglielo capire...Sì ma COME?*
Non mi resi conto che un certo naso lungo mi stava osservando:"Ehm, (T/n) tutto bene? È da 10 minuti che fai avanti e indietro."
Mi fermai e lo guardai sorridendo imbarazzata:"Oh Usopp! Pure tu qui?"
"POSSIBILE CHE NON POSSO STARE SOLA 2 MISERABILI SECONDI?"
Lui nel mentre, mi guardava stranito:"Dove vuoi che fossi? Questa è la mia postazione eheh." Ridacchiò.
*Ok è ufficiale, sono stupida.*
"Ti turba qualcosa? Se vuoi parlarne ci sono se..."
Lo interruppi improvvisamente arrossendo:"E-Ehm nono, tranquillo sto benissimo! Superbamente bene! A-adesso vado che Sanji ha chiamato!"
Il povero ragazzo non ebbe il tempo di replicare che effettivamente Sanji chiamò per la cena tutti quanti.
Mi guardai intorno.
Ci sedemmo tutti quanti tranne uno.
"Sanji, come mai Zoro non cena nemmeno questa sera?"
Il biondo mi guardò e sospirò rassegnato sedendosi accanto a me:"Sarà concentratissimo con quegli stupidi allenamenti, anche se negli ultimi giorni è parecchio strano."
Lo guardai confusa:"In che senso?"
Al suo posto parlò Nami:"Nel senso che è più svogliato e nervoso del solito, come se ci fosse qualcosa che lo infastidisse particolarmente."
Una campanella d'allarme mi si accese nella testolina e in automatico guardai Robin in cerca di una risposta.
Ero spaventatissima.
*E se fossi io la causa di questo suo cambiamento? E se avessi fatto qualcosa di sbagliato? Oh dei spero di no, non riuscirei a sopportarlo!*
Sentii deglutire rumorosamente e una voce particolarmente squillante si fece spazio in tutto quel trambusto:"Oi, (T/n) che ti succede? Non ne vuoi più?" Solo due secondi dopo, senza avermi dato il tempo di rispondere, aggiunse:"Ma sei pallidissima! Sicura di stare bene?"
Sussultai. Davvero si è notato subito?
"N-No sto bene, non c'è bisogno che vi preoccupate..."
Nel mentre Sanji, aveva portato la cena a Zoro senza essere notato da nessuno.
"Marimo, mangia prima che strapazzi per terra."
Il verdino non si fermò un attimo e rispose:"Non ho fame, dallo a Luffy. Sarà sicuramente contento del bis."
A quella risposta si preoccupò.
Era già da qualche giorno che mangiava pochissimo e si allenava più del dovuto. Quelle pochissime volte che scendeva al ponte era sempre di malumore.
"Non se ne parla nemmeno, tu mangi adesso e non me ne andrò finché non avrai finito."
Zoro sbuffò infastidito.
"Certo che quando sei così sei peggio di una mamma."
A quelle parole il biondo si scaldò per la rabbia e gli so avvicinò a grandi passi:"Cosa hai appena detto bastardo? Ripetilo, se ne hai coraggio!!!" Sanji era sul piede di guerra ma Zoro non se ne curò minimamente e ciò lo fece preoccupare ulteriormente.
"Sicuro di sta..."
"ADESSO BASTA! SONO STUFO DI SENTIRMI RIPETERE LA SOLITA DOMANDA! SÌ STO BENE, CONTENTO?"
Improvvisamente sbottò sotto lo sguardo attonito dell'amico/rivale.
Si ammutolì per qualche secondo e lo fissò di malocchio.
"Se ti sento sbraitare di fronte a Nami San, Robin chan e (T/n) sappi che non te la farò passare liscia."
Lo spadaccino non ne potè più.
"È proprio (T/n) il problema..."
Stava per controbattere ma lo fermò in tempo.
"Da quando è arrivata, mi crea solo problemi. Non riesco più ad allenarmi, non mi fa riposare in pace e non smetto di pensare a lei ogni MALEDETTO ISTANTE!"
Sanji ne fù sbigottito. Completamente.
In quello stesso istante Zoro si rese conto di ciò che aveva detto e lo spedì fuori con un calcio nel di dietro minacciandolo di farlo a fette se avesse parlato.
Appena sentimmo le urla e il tonfo di qualcosa che cadeva, tutti ci precipitammo fuori dalla sala.
Mi precipitai subito ad aiutarlo:"Sanji, stai bene?"
Inutile dirlo che iniziò a perdere sangue dal naso e a ripetere complimenti su complimenti mettendomi un po' in imbarazzo.
Ma una voce mi fece saltare dallo spavento:"(T/N)!!! SALI, TI DEVO PARLARE!"
*E MO? CHE FACCIO? AIUTO.*
Cercai conforto in Robin ma lei sorrise furbetta e mi incoraggiò a salire.
Iniziai la salita con il cuore in gola e con mille domande per la testa.
Appena arrivai un brezza leggera mi scompigliò i capelli,socchiusi gli occhi e mi beavo per qualche istante di quel venticello fresco.
Riaprii gli occhi e vidi Zoro intento a mangiare tutto.
"Z-Zoro..." Mi avvicinai un po' a lui vedendolo finire e inghiottire l'ultimo pezzo di cibo rimasto.
Non disse nulla e si alzò guardandomi dritta negli occh, severo e autoritario come solo lui sapeva fare.
Lo ammetto, mi sono messa un po'in soggezione e deglutii a vuoto.
Si avvicinò a me facendomi indietreggiare fino al muro.
"Z-Zoro che ti pren..."
Una mano mi blocca una via d'uscita all'altezza della mia testa mentre il suo viso si avvicinò sempre di più.
"Mi hai stufato. Non ti sopporto più."
Avrei giurato di sentire il mio cuore fermarsi alle sue parole.
Quindi era vero. Mi odiava.
Abbassai lo sguardo sentendo le lacrime premere talmente tanto sugli occhi per uscire, che facevano male.
Un suo dito da sotto il mento mi fece alzare la testa facendo in modo che nuovamente i nostri occhi si incrociassero di nuovo.
Con quel dito mi accarezzava il mento con una dolcezza che mai avrei creduto potesse fare.
"S-Se mi odi, i-io scendo e non mi faccio più vede..."
"Sta' zitta e fammi finire."
Il suo tono non ammetteva repliche, ma quelle parole oramai rimbombavano nelle mie orecchie.
"Non ti sopporto più essere così amichevole con tutti, mi hai stufato del tutto standomi sempre alla larga."
Non capivo. Che cosa diavolo gli è preso?
Improvvisamente si avvicinò al mio orecchio e abbassò il tono di voce di almeno 2 toni.
"Se vedo che un'altra persona ti tocca io impazzisco stavolta. Non potrei più controllarmi." Soffiò leggermente sul mio collo facendomi venire i brividi ma non ci stavo capendo più nulla.
"M-ma se hai appena detto che mi..."
La mano che prima mi bloccava adesso era sul mio fianco e mi aveva stretto talmente a lui da sentire il suo cuore battere fortissimo.
"Sei proprio un ingenua..." ed ecco che il sogno di tutta la mia vita si realizzò.
Mi baciò. Un bacio pieno ardente ricolmo di un desiderio proibito a lungo tenuto nascosto.
Il mio cuore stava per esplodere dalla gioia ma non riuscivo a reagire per tutte le emozioni forti provate in meno di due minuti.
La sua mano sul mio fianco premeva di più tenendomi ben salda a lui mentre ci staccavamo di pochissimo.
Tenevo gli occhi bassi per l'imbarazzo e l'emozione che stavo provando in quel momento.
Le sue labbra si fiondato sul mio collo torturandolo con baci e piccoli morsi che mi mandavano scariche elettriche lungo la spina dorsale.
"Z-Zoro..." parlai appena non riuscendo ad agire alle sue azioni.
Avevo il cervello completamente fuso.
Si staccò leggermente ammirando il suo capolavoro.
"Ti sta divinamente."
"E-Eh?"Mi toccai il collo e capii subito dopo cosa aveva fatto.
"Ma sei pazzo? Adesso come copro questo?" Lo guardai più rossa di prima in viso e con gli occhi completamente sgranati, ma lui non se ne preoccupò, anzi sul suo viso apparve un piccolo ghigno malizioso.
"E dire che sono solo all'inizio..."
Mise una mano sotto la mia maglietta facendomi rabbrividire e immobilizzare ai suoi tocchi.
"Sei la mia ossessione. Nessun'altro ti avrà. Tu sei mia, sono stato chiaro?"
Non risposi avendo il cervello in tilt, incapace di esprimere qualsiasi opinione o frase di senso compiuto.
Non ricevendo nessuna risposta mi morse improvvisamente procurandomi un leggero dolore.
"Chiaro???"
"S-Sì...sono tua."
Ghignò e non appena arrivò al mio reggiseno si bloccò sentendosi chiamare da Luffy.
"SÌ ARRIVO, DATTI UNA CALMATA!"
Io ero come paralizzata. Non riuscivo a muovere un muscolo e lo guardai mentre si staccava da me.
"Con te non ho finito..." poco dopo si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:"il nostro allenamento riprenderà tra qualche minuto al bagno comune. Non fare tardi." Mi lasciò un bacio sulla guancia lasciandomi lì come uno stoccafisso con un'unica domanda in testa: MA CHE CAZZO ERA APPENA SUCCESSO?

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