Capitolo 3 - Un Glitch nel Matrix

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"Stai scherzando?!" Eddie urló, una civetta appollaiata su un ramo lì vicino, voló via.
"Se quel coglione di Jason Carver ha inscenato tutto questo, puoi portargli un messaggio da parte mia, che vada a farsi fottere. Non c'entro nulla con ciò che le è successo!" sul viso di Sydney comparve un'espressione stupefatta.
"Jason Carver è mio padre..." riuscì a dire in un fil di voce. Aveva bisogno del suo inalatore, e ne aveva bisogno subito.
Eddie scoppió in una risata isterica, stava andando fuori di testa, le pupille dilatate gli avevano completamente oscurato le iridi.
"Eddie Carver ha 18 anni, va alla Hawkins High, e quel coglione non diventerà mai sindaco, tantomeno padre." la voce di Eddie suonó incerta.
"Mio padre ha 54 anni. È il sindaco di Hawkins da 3 anni ormai." la voce di Sydney era ridotta ad un sussurro appena percettibile.
Eddie impallidì, la ragazza gli stava dicendo la veritá.
Si tolse, lasciando libera la ragazza che si mise a sedere, ancora sconcertata cercó in tasta un inalatore, lo tiró fuori e lo usó un paio di volte prima di riprende fiato.
Si stava guardando le mani tremanti, avrebbe dovuto smetterla di strapparsi via la pelle, pensò, non notando di essere osservata.
Eddie, più tempo osservava la ragazza, più potè notare le somiglianze con il padre, ma si convinse che si fermavano al solo aspetto estetico, a vederla, quella ragazza non poteva essere più diversa da Carver.
"Scusami." sembrava dispiaciuto, Sydney alzó lo sguardo, incrociando quello di lui.
"Non so che mi è preso, sono successe così tante cose nelle ultime..." si interruppe, esaló un sospiro e affondó il volto fra le mani " Dio, non so neanche quanto tempo è passato. È successo così tanto, così in fretta che nemmeno mi crederesti, non lo immagineresti nemmeno." Eddie sbuffó, qualche ciuffo di capelli gli voló via dal viso.
Lei alzó le spalle, un gesto veloce, ma sincero.
"Tutto ok, sto bene. Resta il fatto che tu non mi abbia detto come ti chiami e come ti sei procurato la maglia. È stato Stuart a dartela? Quel ragazzino è fantastico, ma a volte non riesce a trattenersi." disse Sydney indicando vagamente il petto di Eddie.
Lui rise, portandosi le mani sullo stomaco.
"Io sono il fondatore del club, mi chiamo Eddie Munson, non c'è nessuno Stuart nell'Hellfire, dovrei chiedere io a te, come ti sei procurata la maglia..." caló il silenzio, rimasero a fissarsi per quella che sembró essere un'ora, poi, sempre più sconvolta Sydney parló: "Non è possibile... Insomma tu non puoi essere Eddie Munson. Eddie Munson è morto nel 1986, il suo corpo è stato ritrovato al lago. Era sui giornali, mio padre ne ha parlato..." fu interrotta da un'altra risata.
"Principessa Carver. Io sono Eddie Munson e sono più vivo che mai." lei scosse la testa, sfiló il cellulare dalla tasca dei jeans beccandosi un'occhiata incuriosita e incredula di Eddie.
"Quello cos'è?" le chiese indicando l'oggetto che teneva fra le mani.
Lei non rispose, impegnata a cercare le notizie risalenti a quell'anno.
"Bingo!" esclamó mentre un sorriso le si allargava sul volto.
"Guarda qua, Munson." gli mise il telefono davanti alla faccia, Eddie non riuscì a credere a ciò che lesse.

RAGAZZO TROVATO MORTO AL LAGO

Il presunto colpevole degli omicidi reficatosi a Hawkins, Eddie Munson, è stato rinvenuto nel lago, nei cui dintorni probabilmente aveva trovato rifugio. La causa della morte e l'ora non sono ancora certe, si attende l'esito autoptico. Una cosa è certa, il serial killer, membro di un club satanico, ha finito di mietere vittime.

"Carver, quello non sono io. Innanzitutto sono davanti a te; in secondo luogo, non ho mai ucciso nessuno." la voce ferma di Eddie arrivó dritta al cuore di Sydney. Decise di credere al ragazzo sbucato dal nulla.

2

Sydney sentì il suo cuore battere all'impazzata, le stava venendo un attacco di panico.
"Ehi..." mormoró incontrando lo sguardo di Eddie. "Probabilmente sarò impazzita, ma voglio crederti. Tu sei Eddie Munson, morto nel 1986 ma a quanto pare sei qua, nel 2022. E faccio fatica a capirlo. Ma so che non hai ucciso quella ragazza, o gli altri ragazzi dopo di lei. Voglio crederti." fece un timido sorriso, notando che Eddie si rilassó un poco.
"Come sei arrivato qui?" gli chiese iniziando a mordersi le labbra.
"Io... Dio mi sembra di andare fuori di testa, ti capita mai? Io non lo so, Chrissy è morta, ho avuto paura e sono corso via... ma è tutto offuscato, non ricordo molto bene gli ultimi giorni. Mi dispiace." abbassó lo sguardo, fissandosi i palmi delle mani sporchi di terriccio.
Sydney annuì in silenzio, anche lei aveva ricordi confusi di certi momenti delle ultime giornate.
Si alzó, pulendosi i pantaloni velocemente.
"Senti... so che non dovrei essere io a dirtelo ma tuo zio... Non c'è più. È morto qualche anno fa. Io non so se conosci qualcun'altro qua, ma se vuoi posso farti venire in casa da me. Non preoccuparti per lo stronzo di mio padre." sorrise sinceramente sperando di smorzare un po' la situazione.
"Io... forse posso chiedere ai miei vecchi amici. Mike Wheeler, Dustin Henderson... li conosci?" lei ebbe un sussulto nel sentire quei nomi.

Heaven's on Fire\\ Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora