Elven stava guardando e ascoltando il ragazzo che in quel momento stava urlando contro il cielo rivolgendosi a lui, chiedendogli il perché gli aveva fatto passare una cosa del genere quando gli aveva augurato buona fortuna.
Venne schiacciato dai sensi di colpa per quello che aveva fatto, ma non aveva scelta. Quel ragazzo che ora risponde al nome di Norian, è quel tipo di persona buona che se non è motivata da una ragione estrema, non si sognerebbe mai di fare del male a qualcuno.
<< Mi dispiace ragazzo, mi dispiace davvero tanto, ma se impedivo a tutto questo di accadere, il mio mondo avrebbe iniziato a camminare verso la sua totale distruzione. Non puoi saperlo perché non sei mai andato fuori da Uryton, ma se il regno dove vivi inizia la guerra contro l'Impero, non solo entrambe le parti cadrebbero, ma si creerebbe una reazione a catena che distruggerebbe il resto del mondo. Ho bisogno che tu ponga fine alla tirannia che il tuo futuro regno sta vivendo>>.
Disse al ragazzo che stava ancora piangendo, anche se sapeva benissimo che non avrebbe potuto sentirlo.
Un leggero tocco alla gamba lo destò dai suoi pensieri e vide il piccolo quadrupede che cercava le coccole. Dopo averlo accarezzato si girò nuovamente verso il ragazzo che ora stava dormendo avvolto dalla magia del suo mondo.
Elven rimase sinceramente incantato nel vedere che Norian era riuscito a farsi amare così tanto dalla magia in appena dieci anni. Lui è stato il primo ad accorgersi che la magia non era semplice energia, ma un'entità dotata di intelligenza e di una volontà propria. Alcune persone erano più potenti rispetto ad altre solo per un semplice discorso di simpatia.
Se la magia ti prendeva in simpatia, avresti avuto eccellenti probabilità di diventare famoso, altrimenti avresti avuto qualche difficoltà anche solo ad entrare in una scuola di magia per cittadini comuni.
<< So che non mi merito il tuo perdono ragazzo, ma a tempo debito, tutto ti sarà chiaro e allora potrò darti ciò di cui la tua anima ha più bisogno>>. Disse Elven nel mentre prendeva in braccio il cucciolo e lo portò nel suo cuscino per farlo dormire.
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La mattina seguente fu estremamente difficile per me. Ieri sono diventato un orfano, un senzatetto e un assassino nel giro di un'ora.
La magia che avevo invocato ieri per circondare il villaggio era ancora attiva, ma nonostante tutto il tempo che era passato, non mi sentivo affatto stanco per aver usato la magia per così tanto tempo.
Ma grazie a questo le bestie selvagge non ebbero la possibilità di mangiare quello che rimaneva degli abitanti del mio villaggio.
Sentivo gli occhi molto gonfi, perciò se ricominciavo a piangere mi avrebbero fatto sicuramente male. Li sfregai con estrema delicatezza e l'acqua che mi avvolgeva si mosse come se avesse voluto abbracciarmi.
Sorrisi appena nel vedere una cosa del genere. Certo, era stranissimo vedere l'acqua muoversi da sola senza aver ricevuto alcun comando, ma quello che stavo vedendo altro non era che la conferma di quello che avevo sempre pensato.
La magia è viva, intelligente ed ha una volontà.
<< Grazie>>. Dissi sussurrando mentre con una mano la "accarezzai". Dopo aver tremato leggermente come se fosse stata felice, si dissolse nell'aria.
A fatica mi alzai e dovetti trattenere le lacrime quando guardai quello che era rimasto del mio villaggio.
Nel vedere ciò che avevo davanti e pensando a quello che mi ha confessato il mago di ieri, venni assalito da una rabbia così profonda a cui fui in grado di dargli un nome solo grazie ai libri che ho letto nella mia vita precedente.
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The King's Rebirth
FantasyAveva solo dieci anni quando Brian fu obbligato a sottoporsi ad un trapianto di cuore, e dopo dodici anni era arrivato il momento di salutare i suoi cari. Brian era una persona buona, una di quelle che tutti vorrebbero come amico, e proprio per ques...