Capitolo 3. Divertirsi a metà

2.4K 62 159
                                    

Gledis spegne la sveglia e rimane a contemplare le crepe del soffitto per alcuni istanti prima di scostare le coperte e alzarsi dal letto. Stropiccia gli occhi ancora assonnati e stira le braccia con dei mugolii scomposti.

Dopo essersi ripresa un po' dall'intorpidimento e aver controllato e risposto ai messaggi sul telefono, esce dalla stanza e cammina verso il bagno per iniziare la giornata con una doccia rilassante. Ma non appena preme la mano sulla maniglia e prova ad abbassarla, si rende conto che è chiusa dall'interno e che, quindi, il bagno è occupato.

«Freya?» urla per sovrastare il rumore della musica proveniente dall'interno, la voce rauca a causa dello sbadiglio che le inonda la bocca.

Appoggia la spalla magrolina allo stipite della porta, le braccia conserte sotto al seno e la frustrazione inizia a mischiarsi con il sangue nelle vene.

Dall'altro lato sua sorella intona la melodia riprodotta dalla sua playlist facendo finta di non aver udito qualcuno chiamarla a squarciagola e continua a lavarsi indisturbata, il profumo del bagnoschiuma alla menta che arriva fino alle narici della maggiore.

«Freya?» ritenta Gledis al limite della sopportazione.

Ormai arresasi al fatto che Freya non uscirà tanto presto da lì, la primogenita – dopo essersi lasciata andare in un sonoro sbuffo – scende le scale frettolosamente.

Sua madre Judy le sorride dandole il buongiorno, che Gledis ricambia con un bacio sulla guancia; dopo afferra il caffè dal frigorifero e la moka.

«Tua sorella si è svegliata?»

«Da cosa lo deduci, mà?» comunica sarcastica la bionda agguantando la tazza e i cereali dalla dispensa per poi poggiarli sul tavolo, dove alberga la spremuta al kiwi e i biscotti al cioccolato preparati da sua nonna il giorno prima.

Recupera anche il latte, versandolo, successivamente, nella tazza aggiungendo i cereali ai mirtilli.

Il caffè brontola quasi subito.

«Lasciami indovinare: è sotto la doccia e non risponde quando la chiami» afferma Judy ridendo lieve, il giornale aperto sulla pagina delle notizie delle ultime ore.

Gledis beve un lungo sorso di caffè, lo sente scendere caldo e rigenerante per la gola e coprire i pensieri, quelli negativi, quelli tormentati, quelli che riesumono il volto sofferente di Kyle, mentre gli occhi scivolano sull'orologio appeso alla parete della cucina.

«Devo scappare, mamma. A stasera.»

Si alza in piedi e ripone tutto nel lavabo. Corre nella sua stanza a vestirsi e quando è pronta dà una sistemata ai capelli e spruzza il profumo ai fiori d'arancio su tutto il corpo. Passando si accorge del bagno libero dalle grinfie della più piccola di casa Ortiz. Così si affretta a raggiungerlo, lava il viso e applica del mascara sulle ciglia lunghe, valorizzando lo sguardo con la matita nera. Infine indossa il cappotto ed esce di casa.

Arriva alla SkyWron High School che è da poco suonata la prima campanella.

Varca velocemente il cancello e raggiunge le sue amiche sotto il porticato.

Gledis mormora un "ciao" avvolgendo un braccio intorno alle spalle di Rikki Suarez e rubandole la sigaretta dalle dita.

Mora Rogers fa segno alle altre di muoversi a entrare, perché non ha intenzione di beccarsi un rimprovero.

Recuperano i libri dai rispettivi armadietti e senza indugiare oltre giungono ognuna nella propria classe con la promessa di ritrovarsi in mensa.

«Wolfgang Paterson dà una festa a casa sua stasera. Ci andiamo?» informa Wilma Cook, la quarta ragazza del gruppo, nonché sorella di Nathan Cook, uno dei migliori amici di Wolfgang.

Ti cerco tra i petali di rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora