Pov Alex
Entro nell'aula dei strumenti a corda, trovo soprattutto musicisti di contrabbasso. Sono un po' di ansioso, non è da me esserlo, ma fare un lavoro che a me non mi è mai piaciuto farlo, mi fa avere ansia.
"Salve ragazzi, io sono Alessandro Rina, sono qui per farvi un ritratto. Quindi per favore mettetevi in posizione così finiamo in fretta. "
Sono già nervoso di mio, quindi voglio sbrigarsi al più presto.
"Mi scusi, non ci dovrebbe mettere lei in posizione? " disse una voce a me sconosciuta.
"Non dovreste mettervi nelle posizioni di sempre? " chiesi con un tono freddo senza alzare lo sguardo.
"Lo sa che è maleducazione rispondere senza parlare negli occhi? "
Decisi di alzare lo sguardo e di incrociarlo con il ragazzo che mi stava parlando.
"Sai che non si dovrebbe rispondere ad una domanda con un'altra domanda. Cos'è nessuno te l'ha mai insegnato"
Vidi i suoi occhi diventare lucidi, penso di aver esagerato questa volta.
"Mi scusi, ha ragione" disse trattenendosi dal pianto.
"Scusami tu, penso di aver esagerato. Iniziamo che è meglio"
Non mi sono mai scusato con nessuno, ora che l'ho fatto con una persona che non conosco mi fa strano.
Gli faccio mettere in posizione e inizio a dipingere, arrivai al ragazzino con cui stavo discutendo prima, e mi soffermai ai suoi particolari.
Occhi color castano chiaro, capelli mori spettinati, un sorriso alquanto stupendo, sembra quasi un sole, ha due piccole fossette anche se non si vedono molte come le mie.
A lui stanno decisamente meglio che a me.
Vidi le sue guance divenire di un colore rosso accesso, che carino, pensai. Vorrei mordere quelle guanciotte, sorrisi senza accorgermene.
Distolto il mio sguardo dal sul viso che ormai stavo per consumare e ritornai al dipinto, lo sto quasi per terminare, ma sembra che mancava qualcosa.
Non ci feci tanto caso, bastava solo che fosse bello, non che ci siano tutti i dettagli, no?
"Bene, ho finito. Ora potete anche andare" dissi sbattendo le mani contento.
Se ne stavano andando uno a uno, quando fu il turno di quel ragazzino, lo fermai dal polso.
"Ei, scusami ancora per prima. Io non volevo"
"Non preoccupati, non è colpa tua. Non potevi saperlo" disse sorridendo.
Voglio fare un ritratto solo per lui per scusarmi, forse è una mossa un po' troppo azzardata, ma perché non farlo?
"Senti, ti andrebbe se ti facessi un ritratto? Almeno così non mi sentirei più in colpa" dissi fissandola negli occhi.
Anche se sono quasi del mio stesso colore, mi ci perderei lo stesso mille volte.
"Va bene, dimmi tu quando e dove, poi ti faccio sapere."
"Oggi alle 16:00, nel mio studio. Via ***."
"Okay, allora ci vediamo dopo?"
"Certo"
Disse mentre see ne stava andando. Però mi ricordai di non sapere come si chiama. Quindi lo rincorsi.
"Aspetta! Non so come ti chiami!"
"Mi chiamo Luigi Strangis" disse fermandosi
"Io sono Alessandro Rina, però puoi chiamarmi Alex"
"Sì, lo so. L'avevi detto all'inizio" disse ridendo.
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Voglio essere il tuo futuro|| Zenzonelli
Fanfic"Voglio essere il tuo buongiorno, i baci sul collo alle sei del mattino, le parole dette al momento giusto, le carezze date con affetto, la voglia di averti e stringerti tra le mie braccia anche quando ormai è sera e tutti dormono. voglio vederti f...