"Mh" disse Mattia cercando di alzarsi.
Ma sentì due braccia tirarlo ancora a sé, Mattia si girò per vedere chi era, non ricordandosi praticamente nulla di quello che era successo la sera prima.
Aprì lentamente i suoi occhi mostrando al mondo quel suo colore azzurro mare che fa innamorare tutte le ragazze solo con uno sguardo. Mattia, viene spesso paragonato ad un principe azzurro. Ma se in questa storia invece lui è la principessa da salvare?
Lui ci pensava spesso a questo, pensava spesso a come sarebbe una storia raccontata a modo suo. Mattia, vuole essere protetto da qualcuno, vuole essere amato da qualcuno, vuole che ci sia sempre qualcuno al suo fianco.
Sapete, esiste una parola in russo intraducibile in italiano: "Toska".
Cioè, l'essenza del dolore interiore, una malinconia radicata, un'ombra profonda che non potrà mai essere antipatica. L'insofferenza dell'anima, l'inquitudine che ci fa a pezzi, una nostalgia pressante e struggente.
Ecco come si sentiva Mattia. Lui viveva la sua vita senza nessuno che lo aiuta, senza nessuno accanto. Ma le cose cambieranno.
Il più piccolo, rimase dei minuti a fissare il viso di Christian che considera perfetto. Vide che i suoi occhi iniziavano ad appririsi. Aperti tutte e due gli occhietti, Mattia restò a fissarlo ancora.
Gli occhi del maggiore sono marroni, ma con delle sfumature verdi, che lo rendono ancora più bello. Sono davvero bellissimi, pensò tra sé e sé il minore.
Avrebbe parlato per tutto il tempo di quegli occhi, che li ricordavano l'autunno. Strano vero? Come fanno dei semplici occhi ricordarli una stagione? Beh' per lui è così.
Per non parlare delle sue lentiggini, che sono spruzzate su tutto il suo viso, ed erano così tante. Ma rimarrebbe a contarle molto volentieri, perché li ricordano le costellazioni.
Mattia ha un debole per le stelle.
Quando era piccolo, rimaneva la notte sveglio solo per vederle. Lo calmavano, rimaneva affacciato alla sua piccola finestra con lo sguardo sulle stelle. Le amava così tanto.
Mattia avrebbe amato come le stelle sanno solo fare, da lontano, in silenzio, senza spegnersi mai.
"Buongiorno piccolino" disse Christian sbadigliando, "da quanto sei sveglio? "
"Buon-giorno Chri-Christian" disse Mattia balbettando, er un po' imbarazzo perché era sveglio da un po' di tempo ed era rimasto tutto il tempo a fissarlo.
"Sono sveglio, da un po'"
"Mh, come stai oggi? "
"Bene, penso"
"Come, bene penso? "
"E che, sono agitato, non sono abituato a tutta questa dolcezza"
"Oh, è anche a causa dell'incubo che avevi fatto ieri sera? "
"Sì" disse Mattia abbassando lo sguardo ancora più imbarazzato.
Non riusciva ancora a credere che qualcuno abbia fatto una cosa dolce per lui. Di solito solo Carola lo tranquillizza. Da quando, beh, da quando hanno ucciso i suoi genitori.
Non è mai riuscito a superare la loro morte, ogni volta che ci pensa gli viene da piangere. Proprio come ora.
"Matti, guardami. Perché stai piangendo? " chiese dolcemente Christian andando il viso di Mattia con due dita.
"Bimbo, non piangere. Vieni qui" disse Christian stringendo il più piccolo in un abbraccio caldo.
Mattia pianse, piangere per lui è una cosa fondamentale. Infatti si sfoga così, piangendo.
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Voglio essere il tuo futuro|| Zenzonelli
Fanfic"Voglio essere il tuo buongiorno, i baci sul collo alle sei del mattino, le parole dette al momento giusto, le carezze date con affetto, la voglia di averti e stringerti tra le mie braccia anche quando ormai è sera e tutti dormono. voglio vederti f...