Attraverso il cancello della scuola e lo vedo appoggiato al muretto che mi aspetta. Gli corro incontro e gli salto addosso.
"Buongiorno anche a te, bimba." mi dice Riccardo, ricambiando il mio abbraccio.
Amo quando mi chiama così.
"Scusa per ieri pomeriggio, ma avevo le prove con la band." mi dice, staccandosi dall'abbraccio.
"Hey, tranquillo! Non sapevi del mio arrivo, e io sapevo che molto probabilmente eri in giro con gli altri." sorrido.
"Grazie comunque per tutto." mi bacia sulla guancia, mi prende per mano ed entriamo a scuola.Dopo due ora interminabili di matematica, finalmente suona la campanella di fine lezione.
Esco da scuola camminando velocemente perché oggi non ho nessuno da aspettare: Martha ed Ele rimangono e scuola per studiare, mentre Rick mi ha detto di avere un impegno.
Attraverso velocemente il cancello e mi incammino verso casa. Faccio per svoltare l'angolo, quando una mano mi afferra da dietro.
Sto per urlare, ma mi tranquillizzo subito appena vedo la persona che mi ha fermata così bruscamente.
È Rick.
"Cosa ci fai qui?" gli chiedo, abbracciandolo.
Lui ride: "Ti ho fatto una sorpresa, contenta?"
"Si, si, si!" lo adoro troppo, sembra abbia la grande capacitá di comparire al mio fianco quando ne ho più bisogno.
"Vieni ti porto in un posto." ci avviamo insieme verso la fermata dell'autobus.
Dopo dieci minuti di autobus scendiamo, mi guardo intorno per cercare di capire dove siamo. Il posto mi sembra familiare, so di esserci già stata ma non ricordo in quale occasione. Riccardo mi prende la mano e mi porta in un parco li vicino.
Ora ricordo, era il parco dove ci portavano i nostri genitori quando eravamo più piccoli. Li è iniziata la nostra amicizia, li è iniziato tutto.
"Oh mio dio, te lo ricordi ancora?" chiedo, fissando incredula davanti a me. Non ci tornavamo da tantissimo, non pensavo se ne ricordasse.
"Certo, mi capita di tornarci ogni tanto. Vengo qui e mi siedo alla panchina laggiù." indica una panchina, la panchina dove si sedevano le nostre madri per controllarci mentre giocavano.
"Perché non mi ci hai portata prima?" chiedo, guardandolo.
"Aspettavo l'occasione giusta."
"Ed è questa l'occasione giusta?" mi si para davanti e mi sposta i capelli dal viso.
"Potrebbe esserlo." si avvicina.
Il cuore mi batte all'impazzata, non riesco a muovermi e tutti i miei sensi hanno smesso di funzionare. Siamo così vicini che i nostri nasi quasi si toccano...
"Rick!" ci giriamo, è Edoardo. Possibile che debba sempre essere in mezzo si coglioni? Non posso stare sola con Rick che lui appare, porca miseria. Non lo sopporto.
"Hey Ed, complimenti. Hai un tempismo fantastico." dice Rick, visibilmente infastidito dall'arrivo dell'amico.
Edoardo ride, cosa che mi fa ancora più innervosire.
"Stavo andando a lezione di canto, quando vi ho visti qui e ho pensato di venirvi a salutare." dice, come se avesse fatto un bel gesto.
"Okay, grazie mille. Ora vattene a lezione o farai tardi." dice Riccardo, facendogli segno di allontanarsi con una mano.
"Uffa, quanta cattiveria. Ciao, è stato bello incontrarvi. Ciao Ana." mi fa l'occhiolino, poi si allontana.
Aspetto che svolti l'angolo, prima di parlare. "Lo odio, deve sempre arrivare nei momenti meno opportuni. Odio il suo modo di voler essere sempre al centro dell'attenzione."
"Pensava che, dopo che vi siete lasciati, tu avresti continuato a cercarlo e lo avresti pregato di tornare, e invece non lo hai fatto e ora..."
"E ora gli rode il culo." lo interrompo.
Riccardo ride: "Si, possiamo dire così."
All'improvviso mi prende in braccio, facendomi urlare dalla sorpresa. Inizio a dimenarmi e a dirgli di lasciarmi andare.
"Ora, mia principessa, mi permetta di portarla al suo castello." mi dice, dopo che ho smesso di muovermi.
Io continuo a ridere: "Ma certo, mio principe."
Mi porta nel piccolo castello di plastica dove da piccoli giocavamo per pomeriggi interi, facendo esattamente lo stesso gioco che stiamo facendo ora.
Io rido, continuo a ridere. E finalmente me ne rendo conto: i sorrisi che facevo a lui e insieme a lui, non li facevo con e a nessun altro.Hey, guys! Scusate se questo capitolo è un po' lunghino, ma non potevo dividerlo in due.
Spero comunque che non vi abbia annoiati (lasciate un commento, se vi va!).
Un abbraccio e al prossimo capitolo. xx
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Inside of me.
Casuale"Ho cantato pensando a te." Ana è una semplice ragazza, Rick il suo migliore amico. O almeno così è stato fino ad ora. Fan Fiction su Riccardo Ridolfi, componente dei My Dreams.