cap.3

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Ci troviamo sul treno e sono in cabina con Draco, Blaise , Pansy, Theodore e i miei fratelli.

Mentre loro parlano di quiddich io sono totalmente immersa nei miei pensieri , anche se non è nulla di preciso.

Poggiai la testa sul finestrino guardando il panorama, il cielo è grigio e totalmente ricoperto di nuvole , non c'è nemmeno un frammento di sole a rallegrare questa giornata , ma a me piaceva così.

«Bex!»
Urla Pansy per attirare la mia attenzione e finalmente ci riesce.

Sposto lo sguardo su di lei e noto che tutti mi stanno guardando preoccupati , riporto l'attenzione su Pansy soffermandomi su quello che ha da dirmi.

«mh»
rispondo guardandola aspettando una risposta che non tarda ad arrivare.

«Ti avró chiamato mille volte , stai bene?»
Chiede guardandomi , così come fanno tutti tra l'altro.

Sto bene.

«Sto meravigliosamente Pansy»
dissi sorridendole leggermente per poi riconcentrarmi sul panorama.

Mi misi a pensare al gruppo , a tutti noi, al perché adesso mi trovo in questa cabina con loro e non con qualcun'altro , al cos'è che ci tiene uniti e al cos'è che abbiamo in comune.

soprattutto al come faccio ancora a sopportare certi elementi qui presenti .

Restai ferma a guardarli , tutti loro singolarmente vedendo tutto quello che ci differenziava l'un dall'altro e cercando di capire chi in questo gruppo si voleva bene e chi si trovava all'interno per noia o per non mostrarsi solo.

Mi soffermai inizialmente su Pansy , lei era la luce del gruppo , era colei che risolveva ogni singolo conflitto tra chiunque di noi, era lei che ha messo in piedi questo gruppo ed era lei che lo reggeva ancora in piedi.
Pansy era quel tipo di persona che aveva sempre il sorriso stampato in faccia ma era la più fragile fra tutti qui , una volta l'ho vista sprofondare, le stetti vicino e rimasi sorpresa nel vederla in quelle condizioni , ma non voglio riportare a galla vecchie esperienze.
Anche lei era una delle poche in questo gruppo per cui provavo un briciolo d'amore ma non lo dimostravo , è l'unica che c'è sempre stata nei miei momenti bui , nonostante io respingessi tutti lei non ha mai voluto saperne di abbandonarmi , e sapeva perfettamente che anche io avrei fatto lo stesso per lei , ma non l'avrei mai ammesso.

Successivamente mi soffermai su Theodore , mi ha sempre incuriosito notevolmente il suo essere , nessuno riusciva mai a capire cosa stesse provando o a cosa stesse pensando, aveva sempre la stessa espressione seria in ogni occasione , non mostrava le sue emozioni con nessuno , positive o negative, nessuno sapeva niente sul cosa provava quel ragazzo e lo ammiro per questo , mi ci rivedo.
Esteticamente è un ragazzo abbastanza attraente , non si poteva definire bello , ma era veramente attraente, non so quale sia quella specifica caratteristica che lo rendeva tale , ma era così e non mi disturbava.

Poi puntai Malfoy , in quel momento stava parlando animatamente di quello che identificavo come quiddich vedendo i movimenti che faceva con le braccia. Draco a differenza degli altri era una persona a cui non fregava un cazzo di far sapere alle persone cosa stava provando, questo valeva per tutte le emozioni che provava in quel momento tranne per la tristezza , questa è l'unica cosa che abbiamo tutti in comune, nessuno voleva farsi vedere debole da nessuno. Malfoy era una persona estremamente tossica con chiunque, soprattutto con le ragazze che si portava in dormitorio la notte per fare solo dio sa cosa , ma nessuna osava lamentarsi , era anche lui un ragazzo estremamente attraente , l'unica cosa positiva che si puó dire riguardo al suo carattere è che era una persona ambiziosa e sicura di se , forse un pó troppo.

Poi c'era Blaise , il mio punto debole in un certo senso. Blaise era l'anima del gruppo , ma esternamente a noi, riusciva a equilibrare le sue emozioni in modo impeccabile, aveva un determinato comportamento con ogni persona e nessuno , al di fuori delle persone che avevano la sua completa fiducia, lo aveva visto una singola volta dire una parola che avrebbe potuto fotterlo , era sempre perfetto, sapeva sempre regolarsi sul ció che dire e ció che mantenere per se. A tratti era anche lui una persona abbastanza tossica , era bipolare, se in un momento gli stai simpatico, tieni conto del fatto che nel corso di dieci secondi potresti stargli sul cazzo , nessuno sa perché ma è fatto così. Nonostante questo è un amico d'oro ma solo con chi coglie la sua attenzione o la sua simpatia, e sono poche quelle persone che hanno questo privilegio.

Poi c'erano i miei fratelli , non c'era molto da dire su di loro , avevano un cuore d'oro ma lo tenevano nascosto , non mostrano mai i loro sentimenti e come Theodore , non si riusciva mai a capire cosa provavano , erano sempre così seri , ma non disturbava nessuno.

Improvvisamente sentii il bisogno di dover uscire dalla cabina, l'aria stava diventando pesante e il fastidioso chiacchiericcio di Malfoy era così alto che mi stava facendo venir voglia di strapparmi le orecchie.

«devo uscire»
dissi improvvisamente interrompendo il discorso di Malfoy che mi fulminó all'istante con lo sguardo.

«mi hai interrotto Lestrange»
disse continuando a guardarmi estremamente male.

«lo so , prego»
esclamai girandomi verso gli altri terminando la frase mentre Draco alzava gli occhi al cielo notevolmente infastidito ma poco mi importava , oltretutto avevo espresso la verità con quel "prego" , quel ragazzo ha una voce alquanto irritante.

Uscii finalmente dalla cabina facendomi un giro per i corridoi dei treno, in realtà non sapevo perché fossi uscita , non credo ci sia nemmeno un motivo specifico ma ogni volta che passo troppo tempo in una stanza l'aria comincia a mancarmi e sono costretta a cambiare aria.

Stavo camminando tranquillamente ma sentii all'improvviso una spinta sulla spalla , non era una spinta potente , non lo era per niente , e vedendo chi era la persona con cui mi ero scontrata ho capito il perché quella spinta mi fece solletico invece di farmi male.

In realtà non la conoscevo, era una ragazza del secondo anno , una biondina con occhi celesti, sapevo chi fosse solamente di vista essendo che apparteneva ai serpeverde e a volte la incrociavo nella sala comune.

«attenta a dove metti i piedi biondina»
le dissi infastidita , la squadrai da capo a piedi per qualche secondo e prima di darle la possibilità di dire qualcosa mi girai e cominciai a dirigermi nuovamente verso la mia cabina.

Quella ragazzina non mi ispirava per niente.

unexpected \\riddle brothersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora