CAPITOLO 1-Tipica giornata-

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T/N stava tornando a casa da lavoro, oggi è stata una giornata abbastanza pesante per lei, e la ferita alla testa nonostante si sia già richiusa le faceva male: Se l'era preocurata per via di un suo paziente, che a seguito di un attacco di rabbia la ha attaccata , verbalmente e fisicamente.

Lei non era arabiata con quest'ultimo, sapeva che lungo quelle crisi non aveva il controllo delle sue azioni e non diceva cose che pensava davvero.
Provabilmente adesso sarà seduto a terra in un angolo, a pensare in silenzio a quello che aveva combinato,in preda ai sensi di colpa.
Da lucido era sempre gentile dopo tutto, e non è la prima volta che accade.

Appena la donna entrò in casa, tolse i tacchi di colore scuro, appogiandoli sulla scarpiera all'angolo sinistro della porta.
Tirò un sospiro di stanchezza, che fungeva un po'  come sfogo contro la lunga giornata appena passata, piena di imprevisti e incidenti.
Suo marito non era ancora tornato, quindi decise di chiamarlo per dirgli che è tornata a casa e per chiedergli a che ora tornerà lui.
La telefonata non ricevette risposta.
T/N si sentiva in pensiero ogni volta che accadeva, ma sapeva che se non rispondeva era perchè è troppo impegnato con il lavoro, quindi decise di non farci troppo caso.

Si dirisse verso il bagno, e iniziò a sistemare la vasca da bagno, sistemando su un mobile di fronte l'accappatoio e un libro , "Alice in the Wonderland".
Sapeva che era un semplice romanzo per bambini, ma una delle sue frasi la faceva ragionare parecchio: "Siamo tutti pazzi qui".

È vero. Nessun umano è del tutto normale, avrà sempre un lato nascosto che lo rende leggermente pazzo.
Magari lo nasconde talmente bene da non accorgersi nemmeno lui della sua esistenza, ma non c'è via di scampo. Esiste.
È quel lato di te che nemmeno le persone a te più vicine conoscono,che tu nascondi e cerchi di annullare. Accettarlo, vuol dire cedere alla pazzia.
T/N si ritrovava spesso a pensare quale sia questo suo lato nascosto, e nonostante non riesca proprio a trovarlo è sicura della sua esistenza.
Questo lato esiste in tutti: in lei, nei suoi genitori, in suo marito, nei suoi colleghi...

Così si ritrovò a rileggere la stessa pagina per svariati minuti,senza capire cosa stesse effettivamente leggendo: era troppo concentrata su quella frase...

Una volta finito di lavarsi,uscì dal bagno avvolta dal solo accappatoio,i capelli lasciati sciolti sgocciolare leggermente sul pavimento.
Si stava dirigendo tranquillamente verso la camera da letto in modo da potersi cambiare,quando sentì due braccia avvolgerle la vita  da dietro.
<<Com'è andata a lavoro, tesoro?>>

La giovane donna sentendo queste parole praticamente soffiate al suo orecchio arrossì istintivamente,e diede una gomitata improvvisa al mento del povero partner, per poi scappare dall'altra parte della stanza e accovacciarsi a terra, con le mani a coprire il volto, mentre l'altro si massaggiava il viso dopo il colpo subito.

<<Caspita T/N! Siamo sposati e per un abbraccio reaggisci ancora come se fossi un malintenzionato!>> Si lamentò il giovane uomo, un po' alterato ma allo stesso tempo divertito dalle reazioni esagerate della moglie.

<<Taci! Non so se tu lo abbia notato ma sono appena uscita dalla vasca da bagno e non ti ho sentito entrare! Quindi non solo è imbarazzante ,ma mi hai anche fatto venire un infarto!>> Rispose  per giustificare la sua azione abbastanza violenta lei, togliendo le mani dalla faccia ,lasciando visibile la cicatrice lasciata dal suo paziente.

Lui notandola si avvicinò a lei, e la mise in piedi tirandola per il braccio, per poi alzarle il volto con delicatezza, in modo da poterla espezionare meglio.
<<Lasciami indovinare,un tuo paziente?T/N?>>

La sua voce aveva un qualcosa di cupo, e allo stesso tempo risultava come se ironica.
Guardava la giovane con uno sguardo freddo, che la intimoriva in parte,cosa che la fece esitare nel rispondere.
<<Sarebbe gradita una risposta,sai?>>

<<Emh,Si...>>

<<Capisco>>

Rimase a fissarla per qualche istante, per poi lasciarla improvvisamente e dirigersi verso la cucina.
<<Idiota.>>

<<H-Hey!>>

Questo era normale in quella casa ,accadevano spesso situazioni simili... Quando erano insieme c'erano frequenti momenti di imbarazzo ,che finivano con gomitate o calci per quel poveretto e inevitabili momenti di panico per lei.

Si creava proprio una bella atmosfera...

                         

-Spazio autrice-
Non ho idea se questo verrà letto o meno da qualcuno.
Ho pensato a fare vedere come erano le interazioni di normale nella coppia per iniziare,e lasciare un po' conoscere il carattere della protagonista e i suoi pensieri. In questa fan fiction abbiamo una protagonista che si imbarazza molto facilmente e il nostro Sanzu di sto passo finirà con il naso rotto... Ma dettagli.
Vi ricordo solo che non andrà tutto rose e fiori, anche se già lo sapete.

The lie under my wedding|| Sanzu x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora