Parte 2

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La bambina era cresciuta e si era trasformata in una ragazza determinata e testarda.

Ala prime luci dell'alba Yuko tornò a casa, ma appena aprí la porta venne investita dalle urla della madre.

- DOVE SEI STATA? SONO TUTTE LE NOTTI CHE TE NE VAI, COSA PENSI DI FARE EH? VUOI FINIRE AMMAZZATA?
PENSA PIUTTOSTO A TROVARTI UN MARITO!

Questa scenata si ripeteva più o meno tutti i giorni, Yuko tornava sempre a casa all'alba, stanca, sporca di sangue e fango e alcune volte pure ferita.

Sua madre Sato era furibonda, voleva solo che la figlia si trovasse un marito e le desse dei nipoti.

Non sapeva che in realtà sua figlia si addestrava in segreto.
Infatti senza saperne il motivo Yuko vedeva parlava con Yorichi, veniva addestrata da lui, combatteva con lui, addirittura con il tempo le comparve sulla fronte la sua stessa identica voglia che copriva quando era con sua madre.

In una notte di luna piena, la ragazza stava combattendo contro la prima luna calante.

- Il nobile Muzan mi ha detto di portargli la tua testa quindi sbrigati a morire!

Senza accorgersene troppo preso dal suo discorso, aveva lasciato un apertura nella sua guardia che Yuko puntualmente sfruttò per tagliargli la testa.

Quella mattina tornò a casa stanca e sporca più del solito.

- Yuko , Yuko svegliati

- Mhhh ho sonno

- non mi interessa devo parlarti di una cosa molto importante.

Un quarto d'ora dopo, Yuko era seduta con la madre intenta ad ascoltarla.

- Yuko, hai ormai diciotto anni, sei bella e in perfetta età da marito, ho trovato un uomo disposto a prenderti in moglie nonostante tu non abbia dote. Ti sposerai tra due settimane.

- non voglio, non ho intenzione di sposare un uomo che non conosco e non amo.

- invece lo farai e poi si può imparare ad amare. Domani avrete il vostro primo incontro che ti piaccia o meno.

Il giorno seguente la ragazza venne preparata e acconciata perfettamente, il trucco leggero e la frangia la facevano sembrare innocente e pura.

L'unica cosa che aveva scelto lei da indossare era il braccialetto, lo teneva sempre, in battaglia, in allenamento, mentre puliva, non lo toglieva neanche la notte.

- è arrivato, comportati bene
Le disse come ultimo avvertimento Sato.

- buongiorno signora.
Disse una voce.

La cosa più sorprendente fu che Yuko riconobbe quella voce.

Non era possibile.

Davanti a lei c'era Doma, che non era invecchiato di un giorno dal loro incontro.

Quindi non solo sua madre le aveva programmato un matrimonio, ma la stava anche facendo sposare con un demone, un demone anche piuttosto forte.

Non vedeva scritte nei suoi occhi, però percepiva la sua forza.

- Doma?
Chiesi con un sussurro.

- Ti ricordi di me?

- Sì

- Allora voi umani non siete completamente smemorati

- noi umani?
Chiese lei fingendosi ingenua.

- oh per favore non fare l'innocente cacciatrice.

- Tu... Come ?

- Il tuo odore, è uguale a quelle sui cadaveri.

- Hai intenzione di uccidermi?

- No, sarebbe un peccato e poi non lo hai notato?

- Cosa?

- È giorno

- Questo lo so ma... Tu... Ma ...

Doma stava al sole senza polverizarsi o sentire dolore.

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