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 『Ottobre 2019 』

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 『Ottobre 2019 』

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È sempre stato strano per me aprirmi, soprattutto con persone che non conoscevo bene. Pur essendo sensibile ed emotiva, non parlavo mai dei miei sentimenti ad alta voce, né con i miei amici più stretti né con la mia famiglia. Mentre Taehyung esprimeva apertamente la sua attrazione per me, io non ci riuscivo nonostante il sentimento reciproco.

Il venerdì sera era stato divertente. Mi sentivo a mio agio con lui, apprezzando la sua presenza più di quanto pensassi. Tuttavia, il mio stupido io ha dovuto rovinare tutto. "Diventiamo amici!" avevo detto, che idiota. Erano passati due giorni e non avevo ancora notizie di Taehyung. Ero quasi certa che non avesse intenzione di richiamarmi.

"Sei l'unico che mi ama!". Suga, il mio grasso gatto bianco, si è arrampicato sulle mie ginocchia mentre lo accarezzavo. 

Il suono del citofono ci interruppe improvvisamente. Mi accigliai, non aspettandomi nessuno. Con Suga in braccio, mi diressi verso la porta e aprii, solo per sentire una voce profonda e familiare.

"Pronto? Parlo con (y/n)?".

"Taehyung? Come hai..."

"Grazie a Dio!" mi interruppe "Volevo farti una sorpresa ma non ero sicuro di come entrare nel tuo palazzo, così ho dovuto citofonare. Ti sto disturbando?".

Un piccolo sospiro mi sfuggì dalla bocca. "Per niente. Di cosa hai bisogno?".

Lo sentii ridacchiare. "Ho bisogno che tu apra la porta perché mi sto congelando qui fuori!".

"Giusto! Terzo piano, porta 309".

Premetti il pulsante per sbloccare la porta e lo sentii entrare nell'edificio attraverso il citofono. Riattaccai velocemente e corsi in soggiorno per cercare di pulire il più possibile. Per fortuna tenevo sempre la casa pulita e in ordine, anche se gli unici ospiti erano i miei genitori. Beh, forse lo facevo a causa di mia madre e del suo continuo assillarmi.

Pochi secondi dopo suonò il campanello. Suga saltò giù dal divano e corse a nascondersi sotto il tavolo da pranzo. Dopo aver sistemato per l'ultima volta i miei capelli, aprii la porta e vidi Taehyung, avvolto in una grande giacca invernale marrone. Mi sfoggiò un ampio sorriso, evidentemente orgoglioso di lui.

Aggrottai un sopracciglio, con le braccia conserte sul petto. "Ti rendi conto che presentarsi a caso a casa di qualcuno è una cosa maleducata?".

Lui si schernì, chiaramente non infastidito. "Allora non sarebbe una sorpresa". Prima che potessi ribattere, batté le mani in segno di eccitazione. "Allora, mi fai entrare?".

Con un sospiro pesante, lo feci entrare. All'ingresso si tolse il berretto, i guanti, la giacca e le scarpe. Indossava una tuta nera con una felpa marrone, casual ma affascinante.

"Mi piace la tua casa!", esclamò l'uomo, scrutando il soggiorno "Sembra calda e accogliente".

Stavo ancora cercando di elaborare ciò che stava accadendo. Pensavo che non mi avrebbe più rivolto la parola, eppure eccolo presentarsi spontaneamente alla mia porta. A dire il vero, mi sentivo sollevata.

"Puoi sederti sul divano". Dissi dirigendomi verso la cucina a vista: "Vuoi qualcosa da bere?". Sbirciai il frigorifero: "Coca, acqua o, beh, ancora Coca!".

Scelse l'acqua. Ne versai un po' in un bicchiere e gliela diedi. Per evitare una situazione scomoda, scelsi di sedermi proprio di fronte a lui. Bevve un sorso d'acqua e posò il bicchiere sul tavolino. I suoi occhi spumeggianti mi fissavano.

"Allora, perché sei qui?". 

Inclinò la testa di lato. "Credevo che fossimo amici". Un rossore incontrollabile mi scaldò le guance. "Non dovremmo uscire insieme?".

"Giusto." Lo derisi: "Ma non puoi venire qui senza dirmelo!".

"Va bene, hai ragione". Si arrese, alzando le mani in aria. "Vuoi che me ne vada?" Le labbra si serrarono, il nervosismo si impadronì di tutto il mio essere mentre i suoi occhi marroni si posavano su di me "Hai perso la lingua?".

Il mio cuore ebbe un sussulto. Il suo sorriso presuntuoso faceva capire che sapeva che non volevo che se ne andasse. Che essere ridicolmente bello.

"Puoi restare, ma mi aspettavo che portassi del cibo".

Prima che Taehyung potesse rispondere, si udì un forte suono di fusa. I suoi occhi si allargarono non appena una grande figura bianca gli saltò addosso. Preoccupata, mi avvicinai a entrambi.

"Ohhh--ehi tu~" la sua grande mano accarezzava delicatamente Suga, che sembrava gradire "Hai un gatto! Adoro i gatti". Taehyung era raggiante

Emisi un sospiro e mi sedetti accanto a lui, arruffando il pelo di Suga. Lui mostrò i denti, non gradendo che io disturbassi il suo momento di coccole.

"Sembra che io gli piaccia di più". Alzai gli occhi al cielo. "Certo che no. Suga ama la mamma più di chiunque altro~". Sorrisi, punzecchiando il pancino del gatto.

"Suga? Dolce".

"Sì, è bianco come lo zucchero".

"Come lo zucchero bianco intendi? Perché esiste anche lo zucchero di canna".

"Ovviamente mi riferisco allo zucchero bianco, idiota!".

"Ehi!" Taehyung brontolò: "Gli insegnanti non dovrebbero essere maleducati".

Mi alzai dal divano. "Come vuoi. Cibo?"

Lui annuì. "Bene. Che ne dici di ordinare? Pago io".

Per quanto desiderassi del cibo spazzatura, non volevo lasciarlo pagare. Inoltre, c'era della carne che dovevo cucinare prima della sua data di scadenza.

"Sai che ti dico? Cucinerò io per noi".

Taehyung inarcò un sopracciglio, fissandomi con un'espressione esitante.

"Sai almeno cucinare?".

"Guardami." Ridacchiai: "Come faccio a soddisfare questo pancione se non so nemmeno cucinare?".

Finimmo per guardare un film a casa mia mangiando cibo fatto in casa.

olympe || k.th x chubby reader [embrace yourself series] [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora