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『 Settembre 2019 』

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"Maestra!" gridò Kimhee "Ho perso la mia sciarpa!"

"Ehi Kihyun" dissi al bambino di sei anni "puoi pulire la lavagna da solo?"

Il bambino si illuminò di gioia siccome amava avere affidate delle responsabilità. Annuì entusiasta. "Ovvio!"

Risi e lo ringraziai per il suo duro lavoro prima di incamminarmi verso Kimhee che non la smetteva di piangere. Gentilmente, le strinsi la piccola mano e le dissi che avremmo cercato la sua sciarpa nel parco giochi.

Nel frattempo, i genitori stavano venendo a prendere i loro bambini. Avevo bisogno di assicurarmi che i miei alunni fossero in buone mani, quindi portai Kimhee con me ogni volta che salutavo un genitore.

"Si sta facendo tardi Kimhee" dissi abbassandomi per raggiungere la sua altezza "Non piangere tesoro, la cercherò, okay? Dubito che la tua sciarpa sia fuggita"

Respirando a malapena, la piccola bambina annuì continuamente mentre le asciugavo le lacrime con un fazzoletto. Notai che tutti i bambini erano andati via.

"Sembra che i tuoi genitori siano in ritardo" Prima che potesse farsi prendere dal panico, aggiunsi velocemente: "Non me ne andrò finché non vengono a prenderti, non preoccuparti"

In quello stesso momento, uno sconosciuto apparve nella classe. Stava ansimando come se avesse corso una maratona. Prima che potessi parlare, la mano di Kimhee lasciò la mia e lei corse dallo sconosciuto. 

"Fratellone" gli abbracciò le gambe.  Lui rise per poi arruffarle i lunghi capelli castano scuro.

"Huh" il suo sguardo si posò sulla mia figura, facendomi bloccare "Mi dispiace tanto signorina, nostra madre non è potuta venire. Così sono arrivato il più in fretta possibile" sbottò

La sua bellezza mi aveva colpito. Davanti a me c'era un giovane uomo che sembrava bello senza sforzo. Aveva setosi capelli castano scuro che gli coprivano la fronte. I tratti del suo viso erano altrettanto morbidi e belli, aveva un fascino mortale.

Alla fine, mi scrutò confuso prima di sorridere

"Signorina?"

Imbarazzata, potetti sentire le mie guance bruciare. "Si- va bene!" Ritornai in me e sorrisi a Kimhee. "E' tuo fratello, Kimhee?"

L'alunna annuì rompendo l'abbraccio e prendendogli la mano. "Il suo nome è Taehyung"

Sia io che suo fratello ridemmo mentre un enorme sorriso si faceva spazio sul suo volto, probabilmente godendo dell'attenzione.

"Bene!" dissi prendendo il foglio delle presenze "Signore, deve firmare qui, proprio accanto al nome di Kimhee"

Feci del mio meglio per non indietreggiare, nonostante il suo aspetto intimidatorio.

Prese la penna che gli porsi, sfiorandomi leggermente la mano. Feci nervosamente un passo indietro, mentre vedevo apparire sul suo volto un sorriso squadrato. Il mio cuore batteva all'impazzata mentre inspiravo la sua forte colonia.

"Ecco" Ritornò la pena e il foglio "Ancora, mi dispiace di essere arrivato in ritardo signorina..."

"Signorina (y/n)" dissi timidamente

"Giusto" sorrise, annuendo "Mi dispiace, signorina (y/n)"

Scossi la testa da sinistra a destra. "Non si disturbi. Apprezzo la compagnia di Kimhee". La ragazza ridacchiò. "A proposito, non riusciva a trovare la sua sciarpa".

"Davvero? Hai perso la sciarpa?". Si accucciò per incontrare lo sguardo triste della sorella. "Non preoccuparti, te ne comprerò una nuova".

Aveva una voce dolce ogni volta che parlava alla sorella, che mi intenerì.

"La cercherò più tardi" sorrisi a Kimhee in modo rassicurante "Per ora, puoi andare a casa"

La tristezza scomparve quando promise che la prossima volta avrebbe fatto attenzione. Alla fine la salutai.

"Arrivederci, maestra (y/n)! Ci vediamo domani!" esclamò la ragazza, ovviamente eccitata all'idea di tornare a casa.

Un dolce sorriso apparve sul mio volto mentre lei conduceva il fratello verso l'uscita. Mentre se ne andavano, lui si rivolse a me. "Arrivederci maestra (y/n)", disse scherzando, "ci vediamo presto", mi fece l'occhiolino.

Non appena se ne andarono, emisi un forte sospiro. Non riuscivo a trattenermi dall'immaginare il sorriso seducente e l'occhiolino del fratello di Kimhee. È davvero bellissimo, pensai.

Abbassai lo sguardo su me stesso e grugnii di disgusto. Naturalmente avevo scelto il peggior vestito possibile, un abito nero che nascondeva a malapena le dimensioni del mio stomaco paffuto. Chiunque poteva vedere quanto fossi grassa. Probabilmente prima si era comportato in modo terribilmente educato, non era possibile che fosse interessato a questo.

olympe || k.th x chubby reader [embrace yourself series] [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora