Un Mistero Sanguinoso A Firenze - Volume 1

CAPITOLO OTTAVO

ALTRI INDIZI

La luna splendeva alta e illuminava le strade e i tetti di Firenze, poche persone erano in giro a quell’ora.
Appena Vittorio e Ginevra misero piede in casa vennero subito accolti da Paolo, da Tommaso e Ilaria

«Cosa avete scoperto?» chiese quest’ultima, i quattro si sedettero e raccontarono quello che quel ragazzo aveva raccontato a Tiberio
«Sembra che ci sia qualcos’altro dietro» concluse Vittorio «
Sta diventando sempre più assurdo questo mistero» disse Ginevra chinando la testa
«Be’ dobbiamo pensare che se voi due non vi foste messi insieme non vi sareste mai uniti per trovare il colpevole» disse Tommaso spostando lo sguardo tra i due «Già, su questo non c’è dubbio» disse Ilaria ridendo, Vittorio e Ginevra arrossirono.

Non appena Tommaso e Ilaria uscirono dalla sala con il cane Ginevra e Vittorio rimasero da soli
«Abbiamo nuovi indizi, e siamo già a buon punto» disse quest’ultimo non appena ebbe finito di scrivere tutto quello che avevano sentito quel giorno
«C’era davvero il bisogno di bere quella robaccia? Sa di pipì di gatto?» chiese Ginevra incrociando le braccia
«In teoria saresti autorizzata a bere solo vino, ma cos'è le vita senza rischio?» chiese Vittorio sorridendo.

Ginevra sorrise piano, ma salì le scale per andare in camera, era stanca e voleva dormire

Si chiuse la porta alle spalle ma Vittorio la riaprì dopo pochi secondi, e la richiuse.

Poi si allontanò e si vestì per andare a dormire, Ginevra prese i suoi abiti e se andò in un’altra stanza più piccola per cambiarsi per la notte, quando tornò Vittorio indossava dei pantaloni molto larghi e neri, e una camicia bianca aperta sul davanti, era seduto a letto appoggiato alla testiera del letto e leggeva un libro, Ginevra appoggiò la testa sulla sua scapola

«Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» disse leggendo ad alta voce

«L’ho sempre detto: Dante è stato una delle persone più importanti della letteratura, è come se certe volte descrivesse il popolo italiano» disse Ginevra osservando il testo «Esatto, lo dico sempre anche io» disse Vittorio guardandola, poi le diede un bacio sulla testa.

Per qualche minuto rimasero in silenzio a leggere il racconto di Ulisse, poi con delicatezza Vittorio mise la sua mano sulla pancia della ragazza e lei unì la sua «Chi sono io per te?» chiese piano «In teoria saresti mio marito…» rispose lei sussurrando piano
«Sai come si dice in inglese?» chiese, Ginevra scosse piano la testa «Husband, io sono il tuo husband» Ginevra strinse con le due dita il ciondolo della collana dorata del ragazzo, come se volesse tirarlo a sé. Vittorio appoggiò il libro e la guardò in faccia.

Le labbra si avvicinavano sempre di più, unendosi in un piccolo bacio.
Dopo essersi staccati Vittorio tornò al viaggio di Dante, Ginevra tornò a fissare il libro stringendo la collana, mentre piano piano tutto diventava sempre più offuscato.

La mattina dopo nella camera da letto dei due il silenzio venne rotto di prima mattina da un bussare
«Si... avanti...» bofonchiò Vittorio ad alta voce mentre si stropicciava gli occhi «Buongiorno, scusate il disturbo…» disse timidamente Ilaria
«Che succede?» chiese Ginevra confusa «Stamattina è arrivata questa lettera» disse prendendola dalla tasca «Scusate ancora il disturbo» disse facendo un inchino e poi uscì.
Vittorio ancora assonnato si stropicciò gli occhi, si mise a sedere e lesse la lettera, arrivato in fondo la appallottolò e la lanciò contro il muro «Bastardo» disse furioso e si alzò in piedi, Ginevra non capì, si avvicinò e prese la lettera da terra e la lesse

Cari Ginevra Carlini e Vittorio Solimberghi,

Come state? Forse non vi aspettavate una lettera da parte mia, ma vi chiedo di ascoltarmi.
Per favore, sto vivendo un periodo molto intenso.
Se mi darete l’opportunità dopo aver parlato potrete insultarmi quanto volete.
Ho bisogno di parlarvi, dopo che vi avrò parlato spero che possiate capirmi.
Possiamo vederci nei prossimi giorni in un luogo privato?
Aspetto vostre notizie