Rose Granger-Weasley era fermamente convinta che il mondo, magico e non, fosse spaccato in due principali metà: le persone solari, nate per essere in mezzo alla gente, lontane da pensieri malizi e quelle nate con una nuvola in testa.
Con un salto, James si sedette sulla sedia. "Eccomi.", salutò ammiccando, lui faceva parte della prima categoria.
"Mi chiedevo perché gli uccellini avessero smesso di cantare.", il fratello, Albus, era nato con una dannata tempesta sopra il capo.
"Dici è stata la mia bellezza?"
"Suppongo siano stati terrorizzati dalla tua demenza, ma credi a ciò che vuoi, Peter Pan.", mise il filtro della sigaretta tra le labbra.
"Divertente.", il maggiore dei Potter finse una risata. "E togli questo schifo."
Il minore roteò gli occhi, ignorandolo.
"Perché siamo qui?", Lucy alzò una mano, guardando i cugini.
La Stanza delle Necessità aveva le sembianze della tana, solo più ampia e senza la sua vera essenza.
Era un illusione.
Non si sentivano a casa, non c'erano i loro genitori a punzecchiarsi come bambini o l'ennesima infornata della Nonna a solleticare i loro nasi.
Frank Longbottom la guardò con ovvietà. "La scuola é iniziata da tre settimane e nessuno, dico nessuno, qua ha pensato a organizzare una festa di inizio anno!"
Roxanne Johnson-Weasley gli rivolese un'occhiata adirata. Lei era sempre arrabbiata, constatò Rose, era il suo tratto distintivo che esplicitava con il secondo figlio di Neville e Hannah. "Forse perché non c'è niente da festeggiare, idiota."
"Sei sempre così amorevole, tesoro. Sei la madre dei miei figli, ti amo.", le mandò un bacio che lei finse di afferrare e calpestare, per poi sputarci sopra.
"È il mio ultimo anno, non ci servono motivazioni. Voglio una festa anche per l'anniversario di quello svitato di Nick Senza Testa, Merlino.", Fred sbottò.
Il migliore amico si tirò fuori. "Sono Caposcuola quest'anno, non posso mettermi nei guai."
Lily e Albus guardarono il fratello maggiore. "Perciò lo scherzo a quelli di terzo non è stata opera tua?"
Mise una mano sul petto. "Dargli dei biscotti con l'erba magica dello Zio Percy prima di una lezione di tre ore con la McGranitt? Morgana, non lo farei mai."
"Quindi chi è stato?"
"Io.", fece spallucce, allungando il palmo per farselo battere dal migliore amico.
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No Morgana, io passo
FantasyForse, Rose Granger - Weasley saprebbe spiegare cosa significhi avere un Malfoy che si fida completamente di te, nella maniera più pura e assoluta. Lorcan Scamander potrebbe raccontare quanto sia difficile vedere oltre la facciata di egocentrismo e...